“ahi!! che male!”
Ero atterrato di fondoschiena sul pavimento roccioso della grotta, cosa che mi aveva procurato un grande dolore. Mismagius era accanto a me, guardandomi con una faccia sconsolata
“beh che c'è? Capita a tutti di atterare male!”
Il pokémon sospirò, poi improvvisamente si girò verso destra con aria seria. Mi zittii e tesi le orecchie, per capire cosa potesse aver sentito. Un rumore di passi, debole, echeggiava per la grotta; ad ogni passo seguiva un altro di intensità maggiore, segnoo che chiunque fosse si stava avvicinando.
“dobbiamo nasconderci!”
Perlustrai con lo sguardo la galleria nel quale mi trovavo, cercando di individuare un possibile rifugio nei paraggi. La fortuna volle che trovai una piccola rientranza che mi avrebbe permesso di passare inosservato a chiunque stesse arrivando.
“non entriamo in due. Mismagius torna” una luce rossa si proiettò dal centro della pokéball colpendo Mismaguis, che divenne rossa come essa prima di scomparire e tornare nella sua sfera. La misi nella cintura e corsi a infilarmi nel mio nascondiglio appena in tempo; infatti, poco dopo, un gruppetto di persone del tutto simili a quelli che avevo visto prima, passarono per la galleria. Ora che li avevo più vicini potevo guardarli meglio: erano vestiti tutti esattamente uguali, con delle tutine bianche e nere, su cui capeggiava in bella vista una G dorata. Inoltre, avevano anche lo stesso taglio di capelli , nonché lo stesso identico colore
-sicuramente l'individualità non è il loro forte..- pensai trattenendomi dal fare una risatina.
Aspettai nascosto li dentro ancora qualche minuto, ascoltando con attenzione qualsiasi possibile rumore sospetto, ma ormai sembrava che più nessuno dovesse arrivare. Uscii dal pertugio e richiamai Mismagius
“seguiamoli...non mi sembrano tipi molto raccomandabili..” il pokémon annuì
La galleria proseguiva per altri 300 metri circa, per poi allargarsi fino a creare una specie di piccola grotta, dal quale dipartivano alter due gallerie
“grandioso...ci mancava solo un bivio..:”sbuffai spazientito
Mismagius si avvicinò ad una delle due uscite, guardando attentamente il terreno. Incuriosito mi avvicinai anche io ad osservare il terreno, ma non notai niente. Neanche il mio pokémon dovette notare qualcosa, perché andò all'altra galleria e ricominciò ad osservare il terreno
“ma mi spieghi che stai fac...”
“Mismagius!!”
lo spettro emise quel verso all'improvviso, facendomi trasalire dallo spavento. Mi avvicinai a lui di corsa e finalmente compresi quello che aveva fatto: il terreno appariva smosso, non come quello dell'altra entrata,. E ciò significava che qualcuno di recente era passato di lì
“Misagius, sei un genio” le dissi sorridendo
“Mis..” il pokémon annuì convinto e rise
La galleria era stretta e buia, un posto veramente brutto, che ogni tanto si restringeva improvvisamente, costringendoci a passare in fila indiana. Dopo un tempo che parve infinito, la galleria terminò in una enorme caverna naturale, grossa all'incirca quanto un centro pokémon, anzi, un po' di più. Rimasi disorientato un attimo da quella maestosità, tanto dal non accorgermi immediatamente di dove fossero quei tizi. Mi riscossi solo quando sentii una voce provenire dal fondo di quella grotta: un gruppo di persone vestite in quel modo stava ammassato sul fondo della grotta, mentre due persone erano su una specie di roccia che sembrava fatta apposta per fare da palco. La cosa che mi colpì, era che quelle due era il loro aspetto fisico: entrambe avevano delle tute bianche e nere con la G, che significava appartenenza allo stesso gruppo degli altri, ma erano acconciate in modo diverso. La donna aveva dei capelli viola, pettinati con una specie di coda di cavallo che andava in alto, e una verso il basso. L'altro era un uomo, con dei capelli blu acconciati in modo tale che sembrassero delle corna
“certo che quasi quasi era meglio il caschetto degli altri” commentai a bassa voce. Il mio pokPmon fece una faccia divertita.
Ci avvicinammo un po', grazie alle numerose rocce presenti, che offrivano un buon nascondiglio. Osservando bene, compresi che qualcosa non andava: il ragazzo era a braccia conserte e occhi chiusi, mentre la donna camminava su e giù ed era piuttosto contrariata
“insomma quando arriva Mars??”esplose all'improvviso “doveva essere qui con noi prima delle reclute, e invece loro sono già arrivate e di lei nessuna traccia!”
“calmati Jupiter...”disse l'uomo aprendo gli occhi “avrà avuto un contrattempo...comunqeu sia non importa...”
“come non importa?? Saturn ma dobbiamo fare...”
“Il discorso possiamo farlo senza di lei...” Saturn si avvicinò alle reclute, circa una trentina, e si schiarì una voce “amici...grazie a tutti voi per essere venuti qui a Monte Corona...è passato ormai un anno..da quando il nostro capo Cyrus è scomparso nel nuovo universo creato da Dialga e Palkia...e da quando i nostri piani sono stati infranti. Il Team Galassia in quel momento si è sciolto, e molti di noi son stati arrestati..come me. Dopo un anno esatto dalla scomparsa di Cyrus, siamo riusciti ad evadere e oggi siamo qui per rifondare ufficialmente il Team Galassia.” un sorriso comparve sul volto dell'uomo, ma era un sorriso che non nascondeva nulla di buono “ e dato che ormai non possiamo più ambire a creare un nuovo universo, dobbiamo puntare a governare questo universo e renderlo come vogliamo” un grido di gioia si levò dalle reclute sottostanti
“ma possibile che tutti io li trovo gli esagitati che vogliono governare il mondo?” sospirai
Saturn continuò “i vostri comandanti saremo noi due e Mars, che doveva essere qui ma è in ritardo. Faremo qui, nelle viscere del monte Corona, il nostro nuovo quartier generale, e nascosti qui cominceremo la nostra scalata al successo” un nuovo grido della folla si levò forte e rimbombò in tutta la grotta
“meglio svignare epr il momento...non vorrei che ci trovassero...”dissi a Mismagius, che annuì.
Facendo molta attenzione, tornai indietro fino alla galleria che avevo percorso in precedenza e la percorsi velocemente, guardandomi indietro per captare eventuali movimenti sospetti. Finita la galleria tornato alla piccola grotta dove c'era il bivio, però, mi scontrai senza accorgermene con una persona
“ahi!!” caddi all'indietro “che botta..ma chi..” rimasi di stucco quando alzai lo sguardo
Davanti a me era seduta una donna con i capelli rossi, pettinati in un modo strano. Ma la cosa che mi sorprese fu il vestito: un vestito bianco e nero con una G dorata sul petto