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Autore: Fe85    01/07/2010    8 recensioni
“Vuoi anche sapere quando morirai?” un lampo di follia attraversò il suo volto. Quella domanda posta con tanta leggerezza, mi lasciò impietrito. Non sapevo se Beyond stesse recitando o se avesse realmente il potere di prevedere la morte di qualcuno, tuttavia, era davvero inquietante
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Beyond Birthday, Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ricordo con esattezza le circostanze in cui arrivai alla Wammy's House. Mi era stato detto che i miei genitori erano morti e un signore piuttosto distinto (a me sembrava uno di quei vecchi maggiordomi dell'eta' vittoriana; solo successivamente mi venne rivelato che era il fondatore della Wammy's House) mi aveva portato in un orfanotrofio per bambini prodigio. Mi occorse un po' di tempo per metabolizzare il tutto, ogni tanto capitava che mi chiudessi nel mio mondo  «virtuale» , però mi piaceva anche divertirmi con i miei coetanei; con uno di loro in particolare mi trovai subito in sintonia. Non so se definirla empatia sia esatto, ma il legame che ci unisce non si e' ancora spezzato in tutti questi anni.

Tuttavia, non sono qui a raccontarvi del mio incontro con quello che poi e' diventato il mio migliore amico. Oltre a lui e al suo acerrimo rivale, ci fu un'altra persona che attiro' la mia attenzione: B.

B era la lettera che rappresentava Beyond Birthday, un ragazzino di qualche anno piu' grande di me che aveva la peculiarita' di avere gli occhi rossi, colore assai raro e, per gli antichi, colore portatore di sventura. Essi erano come una calamita' bipolare: attiravano e allo stesso tempo allontanavano la gente che aveva a che fare con lui; personalmente propendo maggiormente verso la seconda possibilita'.

All'epoca circolavano strane voci sul suo conto: c'era chi lo definiva figlio di uno Shinigami perche', non si sa come, riusciva sempre ad intuire con precisione ed esattezza quando qualcuno doveva morire. Un compagno piu' grande mi racconto' di averlo visto guardare il telegiornale e sussurrare la data di morte del telecronista che mori' proprio il giorno predetto da B. Semplice fortuna o qualcosa di piu'?

Altri lo consideravano semplicemente un teppista, visti i guai che combinava: aveva decapitato senza tante cerimonie la bambola preferita di Linda, legato dei petardi intorno a delle ignare lucertole che erano poi esplose ed era stato spesso al centro di numerose risse. Nessuno di noi poteva immaginare che in futuro B sarebbe diventato un pericoloso serial killer.

D'altro canto, B era il secondo ragazzo piu' intelligente dell'istituto, superato solo da A; entrambi concorrevano al titolo di L. L era il detective piu' famoso del mondo, e soprattutto, il nostro idolo; tutti noi sognavamo di diventare come lui. Non ci fu mai concesso vederlo in volto, ma, una volta tramite un computer riuscimmo a dialogare con lui; o meglio, noi gli facevamo delle domande e lui rispondeva.

Mi sono sempre chiesto cosa provassero A e B durante la loro lotta per conquistare quel traguardo, dopotutto  prima di essere rivali, erano amici. Infatti, B accettava solo A al suo fianco, nessun'altro.

A era un ragazzino timido, riservato e schivo, ma se qualcuno era in difficolta', era sempre pronto ad offrire il suo aiuto. Come facesse ad andare d'accordo con un tipo violento e macabro come Beyond, e' tuttora un mistero. Stentavo a crederci, ma con la sua pacatezza e razionalita' riusciva a calmare l'animo inquieto di B. Purtroppo, a volte, non bastavano i richiami di A e B faceva comunque di testa sua, meritandosi le lunghissime e pesantissime sgridate da parte di Roger, il nostro direttore.

Non mi era mai capitato di avere a che fare direttamente con A e B: era come se  vivessero in una realta' differente dalla nostra, visto che preferivano starsene per conto proprio.  Tutto ad un tratto, il destino, celatosi sottoforma di una giornata di pioggia, decise che era giunto il momento che entrassi in contatto con i due «alieni», io e il mio migliore amico avevamo affibbiato loro questo nomignolo.

Era estate e stavamo giocando a calcio in cortile, quando improvvisamente ci sorprese un temporale che ci costrinse a rintanarci all'interno dell'istituto.

«Dannato temporale»  grugni' Mello mentre consumava avidamente una delle sue tavolette di cioccolata. Era piuttosto seccato perche' eravamo stati obbligati ad interrompere una partita che stavamo vincendo e Mello adorava vincere, ma soprattutto la competizione in generale.

«Vado a farmi una doccia» lo avvisai, dirigendomi poi verso il bagno comune, completamente sudato.

Mentre percorrevo i corridoi dell'orfanotrofio, sentivo il legno scricchiolare sotto i miei piedi scalzi e lanciavo di tanto in tanto un'occhiata fuori dagli enormi finestroni, privi di tende:  le saette squarciavano il cielo, contemporaneamente gli alberi venivano piegati da un vento e una pioggia impetuosi.

Pregustavo gia' l'idea di completare uno dei miei videogiochi preferiti, quando mi trovai di fronte B. Visto da vicino era ancora piu' spaventoso: gli occhi rossi sembravano i fanali di un'auto e il ghigno perennemente presente sulla sua faccia non prometteva nulla di buono. Un brivido mi percorse la schiena, facendomi accapponare la pelle e deglutire un paio di volte.

«Ciao, io sono…»  mi sembro' educato presentarmi e rompere il ghiaccio, ma il mio interlocutore non mi diede la possibilita' di proseguire.

«Lo so chi sei» B aveva sempre la risposta pronta.

Non sapevo cosa dire: il mio cervello mi suggeriva di scappare, ma il mio corpo non voleva cooperare. Fu Beyond a parlare al posto mio.

«Sei Matt. Anzi, non e' corretto: Matt e' il nome che ti hanno dato qui, in realta' ti chiami Mail Jeevas, dico bene? »

Come cavolo faceva a sapere il mio nome? Nessun'altro all'infuori di me era a conoscenza della mia vera identita'. Sospirai scoraggiato: se Beyond fosse stato il personaggio di uno dei miei giochi, mi avrebbe dato sicuramente filo da torcere, o forse avrei perso in partenza contro di lui.

«Si', esatto » confermai un po' impacciato.

«Vuoi anche sapere quando morirai? » un lampo di follia attraverso' il suo volto.

Quella domanda posta con tanta leggerezza, mi lascio' impietrito. Non sapevo se Beyond stesse recitando o se avesse realmente il potere di prevedere la morte di qualcuno, tuttavia, era davvero inquietante. Piu' inquietante di tutti i mostri che avevo dovuto sconfiggere nella mia carriera di videogamer.

«Sei davvero in grado di…cioe'…» mi bloccai, grattandomi la testa e sentendomi a disagio.

«Si', io vedo i numeri»

Secondo me i numeri non li vedi, ma li dai, fu il primo pensiero che mi attraverso' la mente, ma rimasi in silenzio per evitare di scatenare un'indesiderata reazione da parte di B.

«Smettila di spaventarlo, B » un aiuto inaspettato quello di A. Avete presente quando in un videogioco siete nei guai fino al collo e vi compare un'icona che vi permette di riacquistare la forza persa e di sbloccare la situazione? Ecco, definirei proprio cosi' il mio salvatore.

«Io sono A, piacere di conoscerti » affermo' A con un lieve sorriso, passando poi un barattolo di marmellata di fragole al suo amico. Finalmente, la tensione che si percepiva fino a poco tempo prima era svanita.

Beyond guardo' A perplesso, pensando che dopotutto non stava facendo nulla di male. Si limito' ad alzare le spalle e a mangiare la marmellata di fragole, prendendola direttamente dal barattolo con le dita.

«Quindi e' tutto vero: tu sei veramente il grillo parlante, cioe' la coscienza di Beyond! » esclamai agitato, puntando il dito verso A. A giudicare dalle loro espressioni stupite, dovevo aver detto la piu' grossa cavolata del secolo. Mi sentivo un completo idiota: avevo superato con successo l'incontro/ scontro con il cattivo di turno (Beyond) per poi vedermi comparire sulla testa la scritta « You lose» a causa della mia uscita infelice.

«Non e' proprio cosi'» si limito' a dire A con un sorriso malinconico, mentre B borbottava qualcosa.

«Andiamo, A»  intervenne poi B, richiamando apaticamente il suo compagno e avviandosi fiaccamente verso la loro stanza.

«Ciao, ciao bell'addormentato»  mi canzono' sarcastico Beyond, scoppiando poi a ridere. La sua risata era talmente sinistra, innaturale e grottesca che mi venne da paragonarla a quella di un burattino. Quella risata non poteva essere definita umana.

Evitai di rispondere alla sua provocazione, ormai abituato a subire quelle continue di Mello, e salutai A con un cenno della mano, prendendo la direzione opposta alla loro. Quella fu l'ultima volta che li vidi prima del fattaccio: pochi giorni dopo il nostro incontro, A si tolse la vita. I miei compagni sostenevano che si era ucciso perche' non riusciva piu' a sopportare la tensione provocata dalla corsa al titolo di L, altri dicevano che era colpa di B.

Se fosse vero che B poteva vedere la durata vitale di chi lo circondava, mi chiedo come abbia vissuto sapendo che il suo unico amico sarebbe morto. Ho provato per un attimo a mettermi nei suoi panni e sono giunto alla conclusione che non doveva essere facile per lui. Il suo era un dono e una condanna al tempo stesso.

Nonostante tutto, non aveva potuto fare niente per salvare A. Aveva dovuto accettare la sua morte. Sono fermamente convinto che sia stato questo evento a scatenare definitivamente la pazzia di B e a portarlo lontano da noi.

 

 

 

 

 

«A cosa stai pensando, Matt? » mi domanda Mello dopo aver chiuso il suo portatile.

«A nulla in particolare» gli rispondo con poca convinzione, seguendo il suo esempio e spegnendo il mio DS. Stiamo per abbandonare il nostro nascondiglio e attuare il piano di Mello che prevede il rapimento della giornalista Kyomi Takada.

Io e Mello siamo consapevoli di quello a cui stiamo per andare incontro, ma non abbiamo paura. So benissimo che, al contrario dei protagonisti dei miei videogiochi, non ci sara' una seconda possibilita'.

Accendo una sigaretta, aspirandone poi il fumo e pensando che forse quella volta avrei potuto chiedere a Beyond quando sarei morto.

 

FINE

Ho voluto provare a narrare un probabile incontro tra B e Matt. Grazie a chiunque commenterà o leggerà soltanto^^
   
 
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