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Autore: Elis12    02/07/2010    1 recensioni
"Sangue. Voleva sangue. Voleva sentire quel sapore metallico sulle labbra, sulla bocca, sul palato, sui canini appuntiti. Ne aveva bisogno. Sì, ne aveva troppo bisogno. Ma non poteva farlo, non l’avrebbe mai accettato. Non avrebbe mai accettato quello che era diventato, quello che stava diventando. Un mostro sanguinario."
Genere: Azione, Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono e questa fic non è stata scritta a scopo di lucro.

Che dire? Questa fic è completamente dedicata a Zero e al suo passato, con qualche intervento anche di Yuki. Spero vi piaccia

Buona Lettura

Ricordi Dolorosi e Pensieri Tormentati
 

Sangue. Voleva sangue. Voleva sentire quel sapore metallico sulle labbra, sulla bocca, sul palato, sui canini appuntiti. Ne aveva bisogno. Sì, ne aveva troppo bisogno. Ma non poteva farlo, non l’avrebbe mai accettato. Non avrebbe mai accettato quello che era diventato, quello che stava diventando. Un mostro sanguinario. Eppure, il collo di Yuki a pochi centimetri da sé, lo attirava, quella morbida pelle, quella pelle fresca, quella vena azzurrina che pulsava. Zero, cercava a tutti a costi di allontanarsi da lei, non voleva farle del male, non poteva ferire Yuki, non se lo sarebbe mai perdonato. Ma lei, sicura di sé, gli si avvicinò ancora di più, mostrando il collo.

“Fallo Zero, ti prego. Non voglio vederti soffrire, fai quello che devi.”

“No Yuki, vattene!” la respinse il ragazzo.

“Ne hai bisogno, non voglio che tu muoia. Rimani con me. Voglio aiutarti.” lo implorò lei.

“Per favore smettila. Non potrei perdonare me stesso.”

“Scusami Zero. Facciamo insieme la cosa più imperdonabile.”

Yuki avvicinò la testa del ragazzo al suo collo con una mano. Zero poteva sentire il suo respiro caldo, il suo battito irregolare, che accelerava spaventato. Non poteva farlo, ma ne aveva bisogno. Spalancò la bocca, mostrando i canini affilati. Per un momento cercò di ritrarsi, ma poi affondò i denti nel collo della ragazza, in cerca di quella vena così gustosa, così morbida. Yuki gemette al morso. Un liquido caldo pervase la bocca di Zero, quando cominciò a succhiare; una sensazione di piacere, quel liquido scuro che non voleva, ma che al tempo stesso lo faceva stare bene, lo faceva sopravvivere. L’odore di sangue gli riempiva le narici, odore che perfino i ragazzi della Night Class avrebbero sentito in quel momento.

Molte teste si girarono, infatti, verso la finestra, gli occhi rossi in direzione dei dormitori della Day Class. I canini di quella classe di vampiri uscivano desiderosi di sangue. Kaname assunse un’espressione triste, pensando alla sua amata nelle mani di qualcun altro. Qualcuno che sapeva di conoscere. In quell’istante entrò nell’aula il professore Yagari, costringendo tutti ad abbandonare quella sensazione di piacere e ad ascoltare la lezione.

Zero si staccò da Yuki, lasciandole due profondi buchi rossi sul collo e una goccia di sangue che le scendeva velocemente fino al colletto della camicia bianca. Si pulì la bocca col dorso di una mano.

“Scusami Yuki, approfitto troppo di te”

“Non è niente Zero, mi fa piacere aiutarti” rispose la ragazza.

 

Zero, sdraiato sul materasso del suo letto nei dormitori maschili della Day Class, stava ripensando a quello che era appena accaduto in bagno. Non accettava il fatto che sarebbe diventato un vampiro, e mai l’avrebbe accettato. Lui era un hunter, era un cacciatore non un vampiro. Aveva sempre desiderato seguire le orme dei suoi genitori, e così avrebbe fatto. Non gli importava cosa diceva la gente, lui sarebbe diventato un cacciatore di vampiri. Li avrebbe resi fieri, e al tempo stesso li avrebbe vendicati. Avrebbe vendicato la dolorosa fine che avevano fatto. Pensando al livello E, in cui prima o poi anche lui sarebbe caduto, pensando a quello a cui era destinato diventare, prese vita nella sua mente la voglia di morire. Voglia che spesso si era fatta strada, che certo avrebbe preferito piuttosto che diventare un assassino. Se non fosse per Yuki, l’avrebbe già fatto. Ma perché quella ragazzina voleva così tanto aiutarlo? Perché non scappava alla vista della sua vera natura? Aveva accettato l’esistenza dei vampiri, aveva accettato Kaname, vampiro di sangue puro; ma lui era diverso, lui sarebbe diventato un mostro, non come il nobile e gentile Kaname. E con quei pensieri le palpebre di Zero si fecero pesanti, maledisse mentalmente il giorno in cui era stato morso per la prima volta, e si addormentò come un bambino.

 

Fuori petali di neve cadevano lenti dal cielo depositandosi sui loro simili, su quella distesa bianca. Ichiru non era ancora tornato, e Zero era molto preoccupato per il fratello che certamente si sarebbe riammalato. La notte era ormai scesa e l’istinto di Zero, il suo istinto da futuro cacciatore di vampiri, capì che c’era qualcosa che non andava. Si precipitò alla porta, ancora prima dei suoi genitori, spalancandola. Una donna avvolta in un kimono bianco era in piedi fuori da casa Kiryu. I lunghi capelli lilla ricadevano sulle spalle ondeggiando insieme al vento. Quella bellissima donna che emana una candida luce, l’aveva già vista. Lui e Ichiru l’avevano incontrata un pomeriggio durante una passeggiata. Lei era posata elegantemente su un ramo di un albero, un ciliegio dai petali rosa che cadevano ricoprendo le teste dei due gemelli. Quella donna, però, nonostante l’aspetto che diceva il contrario, era pericolosa. Quella donna era… un vampiro. Un vampiro Purosangue.

“Shizuka Hio” il padre di Zero era arrivato con la moglie alla porta.

La donna con un solo e velocissimo gesto, si avvicinò e prese Zero in braccio senza che nessuno se ne accorgesse. A debita distanza da quei hunter, Shizuka affondò i canini nel collo di Zero. Il bambino sentì un forte dolore al collo, seguito dalla sensazione di qualcosa che gli veniva succhiato via, tolto con la forza. Sapeva che sarebbe morto, la donna lo stava svuotando di sangue, e lui sentiva le forze abbandonarlo. Provava una paura immensa, e forse fu quella che gli impedì di svenire li su due piedi. La donna però lo lasciò andare, e Zero si accasciò a terra tremando ed esausto sentendo così lontano le urla disperate dei genitori.

Alzò di poco la testa, per quando il dolore glielo permettesse. Sangue, intorno a lui c’era solo sangue. Ricopriva il pavimento di chiazze scure. Poco più in là riconobbe i corpi dei suoi genitori, immobili, sanguinanti. Zero non voleva accettare la realtà, ma sapeva che ormai per i suoi genitori, era troppi tardi. Un'alta figura era eretta davanti alla porta. Shizuka sorrideva a quello spettacolo.

“Perché? Perché l’hai fatto?” Zero riuscì a malapena a parlare... Una rabbia irrefrenabile mista al vento gelido della notte lo facevano tremare violentemente.

“Per vendetta” rispose la donna sempre sorridendo.

La figura di un bambino comparve al suo fianco, un bambino che gli assomigliava così tanto, un bambino che non avrebbe dovuto essere lì.

“Ichiru, scappa!” urlò Zero. Ma il gemello non si mosse.

“Ichiru!” lo chiamò di nuovo disperato. Non poteva permettere che anche il suo adorato fratellino facesse quella fine, doveva difenderlo come meglio poteva. Ma le forze, ormai, lo aveva abbandonato lasciandolo lì per terra, incapace di muoversi. Un sorriso si increspò sulle labbra di Ichiru.

E con movimenti fluidi, lui e la donna si allontanarono insieme e sorridendo. Zero temendo il peggio per il fratello, svenne accanto ai corpi ormai morti dei suoi genitori.

 

Zero si svegliò di soprassalto, ricoperto di sudore. “Avrei dovuto capirlo allora, che Ichiru non sarebbe morto. Avrei dovuto capire che la volta successiva, avrei rivisto un volto da traditore che mi rispecchiava” si disse.

Poche stanze lontano un ragazzo identico al primo riposava tranquillo, solo i capelli erano un po’ più lunghi.

 

Angolo dell'Autrice:

Questa è la mia prima fic su Vampire Knight. Stamattina, appena sveglia, ho detto, c'ha mettiamoci a scrivere qualcosa su Zero. Mi piace troppo per non dedicargli una fic. Comunque sia, devo precisare una cosa. Le frasi:

“Per favore smettila. Non potrei perdonare me stesso.”

“Scusami Zero. Facciamo insieme la cosa più imperdonabile.”

sono state dette veramente da Yuki e da Zero nell'anime. Mi piacciono troppo e non potevo non metterle. Detto questo, mi auguro che vi sia piaciuta.

Commentate e consigliate. Grazie anche a chi si è limitato di leggere. ^.^ Bye Bye

  
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