02/07/2010
4 recensioniCredits: L’unica cosa che non posso regalarvi sono il caro Rob e il sublime Judsie, che sfortunatamente non mi appartengono
Una dedica in particolare ad Aglaja, che mi segue dall'inizio e sa che con le Lemon ho un rapporto conflittuale <_< Tesoro, ci son riuscita! ♥
***
Una corsa trafelata prima di arrivare. Aprire con impazienza la porta di quella dannata camera e vederlo lì, sdraiato sul letto in una comica replica del Sherlock Holmes che hai amato. Solo, non è nudo. Almeno, non nella realtà.
Cazzo, Jude, il tuo subconscio lavora male.
« Prima di Natale, avevo detto » uno sbuffo divertito gli sale alle labbra, che si piegano in un sorrisetto beffardo.
Scrolli le spalle.
« Scuuusa » sbuffi pateticamente, alzando le braccia al cielo « è colpa di quell’arrapato del cazzo della receptionist »
La sua espressione cambia. D’un tratto diviene curiosa, sospettosa, quasi.
« Mi ha anche palpeggiato » soggiungi a mezza voce –vuoi vedere la sua reazione.
Ma Robert si sofferma sulla parte del periodo che non implica il prendere una spranga –o qualsiasi tipo di oggetto contundente- e stroncare la miserabile vita di quell’idiota che ha osato toccarti, e il suo naso si arriccia leggermente.
« Quindi » asserisce con una punta di divertimento « Secondo il tuo eccelso parere anche io sarei un arrapato del cazzo »
Chissà come, ti sei avvicinato tanto da poter vedere chiaramente ogni filo di barba mal fatta sul suo viso, e gli soffi un bacino sul naso, ridendo.
« No, Robert. Tu sei un arrapato del cazzo. »
Ridacchia. Non si è certo dimenticato che ti sei appena seduto sul letto su cui è adagiato con quasi tutti i bottoni della camicia slacciati.
Probabilmente le asole stanno meglio senza bottoni.
Il suo sguardo guizza dalle tue labbra socchiuse in un sorriso alla gocciolina di sudore che ti scivola lungo il Pomo d’Adamo.
Non è certo un gentleman, questo l’hai capito. Ma ci sa fare.
Il tempo di sbattere le ciglia e le tue labbra sono incollate alle sue, il tuo torace appoggiato languidamente al suo, che si alza e si abbassa ritmicamente in modo ipnotico.
Ti sfila ogni abito con grazia ma con forza prorompente, soffermandosi sull’elastico dei tuoi boxer. Si diverte a far ondeggiare il dito sull’elastico delle tue dannate mutande firmate, facendoti impazzire.
E quando finalmente si decide a liberarti, il tuo membro svetta in maniera imbarazzante sul tuo petto, mentre quell’idiota è ancora vestito di tutto punto ed il suo sorriso si allarga a vista d’occhio.
Un basso ringhio sfugge dalle tue labbra, mentre si sfila gli ultimi due bottoni della camicia con lentezza esasperante.
Sono solo due. Due, cazzo!
Sorride beffardamente, vedendoti affrettarti a scostargli le dita, provvedendo a combattere contro le asole e i bottoni, che improvvisamente sembrano fermamente decisi a rimanere insieme per la vita. Quasi rischi di strappargli la camicia.
In un sol gesto ti sovrasta, schiacciandoti contro i cuscini, e scalcia via boxer e pantaloni insieme.
Sorride, premendo le labbra contro le tue, e in un chiaro invito sfrega il bacino contro il tuo ventre.
Ringhi ancora sulle sue labbra, esprimendo il tuo disappunto.
Ridacchia.
In un magnanimo lasso di tempo, porta una falange a stuzzicare il tuo anello muscolare, preparandoti con lentezza.
Un ennesimo basso ringhio proveniente dalla gola lo interrompe.
« Da quando sono diventato la reginetta delle fate? »
Ridacchia ancora, lanciandoti uno sguardo liquido, fremente. Deglutisci piano, riconoscendo lo stesso desiderio che provi nei suoi occhi.
Fa spallucce, divertito, come a dire "l'hai voluto tu" e ti asseconda, sfregando il suo sesso contro il tuo interno coscia.
Un gemito offeso ti sfugge dalle labbra, perché senz’alcun preavviso sta affondando dentro di te fino ai testicoli.
È delizioso.
Un calore intossicante ti invade, perché sentirlo dentro di te, fuori da te, ti fa sentire vivo, e vivaci sentimenti di ogni tipo ti soverchiano.
Si ferma per qualche secondo con un sospiro sofferente, appropriandosi delle tue labbra con foga, cominciando a dondolarsi cautamente dentro di te.
Porti le gambe sulla sua schiena per facilitarlo, soffocando un gemito tutt’altro che contrariato nelle sue labbra, mentre la sua mano schiacciata tra i vostri ventri comincia piano a dedicare attenzioni alla tua eccitazione.
Mugoli, ormai assuefatto, e gli mordicchi il collo. Comincia a spingere più forte, ansimandoti nell’orecchio, e la tua schiena si inarca, chiedendo di più.
« Più forte » ringhi con una voce che non ti appartiene, roca, sconvolta dal piacere.
Robert sorride, lanciandoti uno sguardo obliquo, e spinge più a fondo, sempre più veloce.
In un idilliaco momento di lucidità, ammiri le goccioline di sudore scendere sulle sue spalle, il suo calore ti riempie completamente, e, tremando, riversi il tuo piacere tra i vostri ventri allacciati.
Dopo qualche spinta feroce, anche Robert si riversa dentro di te e, stremato, si accascia sul tuo corpo, ansimando contro il tuo torace.
Lo sorreggi il tempo che esca e si sdrai accanto a te, affondando la testa nel cuscino.
Un tepore vischioso ti avvolge, e vorresti soltanto che il tempo si fermasse in questo istante.
« Ehi, Judsie »
Come non detto.
Come fa ad avere la forza di parlare anche dopo aver fatto sesso, è un mistero sconosciuto ai più.
« Mh? »
« Io non sono un arrapato del cazzo »
Un risolino ti sfugge dalle labbra, mentre replichi, indolente:
« No, certo che no. »
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Nabucco’s Caramel Shop
Devo ringraziare le ultime, magnanime persone che hanno commentato la mia ultima Rob/Jude. Grazie di cuore çVç
Grazie a Sweet Bee, cieli_neri, Aglaja, e julwings.
Devo inoltre aggiungere che il titolo, sebbene sia ispirato, non centra molto con la storia. Lasciatemi sognare, suvvia
X°D Grazie a chiunque leggerà, ma soprattutto a chi commenterà. Grazie, mi rendete una scrittrice felice çVç. Vostra speranzosa, Nabucco ♥