Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: IAmWillyWonka    02/07/2010    3 recensioni
" qualnque cosa accada io ti amerò per sempre... zero-chan " una promessa infranta... ali rosse come la porpora... un amore cancellato dal tempo vi prego di essere clementi è la mia prima fanfic ^//^ comunque lasciate commenti I LOVE YOUUUUUU
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Zero Kiryu
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Crimson Butterfly'
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cap1

Cap.  1 Desiderio "hikary"





apri gli occhi riuscivo appena ad intravedere il soffitto la stanza era buia totalmente oscurata, l'unica fonte di luce proveniva da un piccolo spacco tra le tende nere che coprivano la grande finestra della mia stanza,il letto era coperto da lunghi teli rossi le lenzuola era nere come la pece, s'intonavano alla perfezione con le tende accanto al letto due comodini in marmo nero su uno dei due era poggiato un teschietto di cera dinanzi al letto attaccato era sistemato un televisore con un lettore dvd accanto ad essi decine de decine di DVD splatter e horror sulla destra erano accatastati in una piccola libreria innumerevoli libri... demonologia ... stregoneria... esorcismi applicati ... anatomia .... metodi di tortura ...
certamente non erano titoli che le persone normali avrebbero aprezato sopratutto non erano titoli che si addicevano ad una signorina di 16 anni, anche se ero sempre un anno avanti ai miei compagni di classe... i miei ... compagni ...
li odiavo tutti non sopportavo di stare a scuola, no ... io stavo bene nella mia ampia e buia stanza si assieme a quel meraviglioso scheletro le sue ossa erano sempre lucide candide come la mia pelle lui si chiamava jack era il mio amico più fidato... confidavo a lui tutto ciò che agli altri non potevo rivelare amavo il mio jack era il mio prezioso ....
Toc Toc
la porta si apri dietro di essa vi era la sagoma di un uomo alto circa due metri i suo capelli erano bianchi e lisci gli occhi color ghiaccio, indossava una maglia aderente che copriva anche il collo e le braccia muscolose sopra di essa un piccolo panciotto rosso attillato che si abbinava con i pantaloni attillati anch'essi, ed un paio di anfibi
- allora sei pronta? - mi chiese lui con voce molto perplessa - si ... ho finito di preparare le valige -
- i libri e tutto il resto ti verranno recapitati all'arrivo - io annui soddisfatta
 - molto bene ... ora però vado a fare un po di pulizia-
- vuoi che chieda ad abel di farti da spalla? -
sorrisi lievemente cercando di tranquillizzarlo
 - ormai non bo più bisogni di una balia dovresti saperlo dante -
 lui ricambiò con un sorriso malinconico - per me sei sempre la mocciosa ke ha bussato alla porta della Devil May Cry - imbronciai il volto
- sono passati un bel pò di anni da allora non credi - mi carezzo energicamente la testa
 - quella è la fossa dei leoni hikari! puoi benissimo declinare la missione la nostra agenzia... - lo interrupi
- no! questo è l'unico modo che ho per rivederlo... io voglio rivederlo- calai leggermente il viso poi presi un lungo cappotto nero si abbinava alla perfezzione con i shorts e il bustino, non uscivo mai senza coprirmi il collo dovevo coprirla dovevo coprire quella dannata cicatrice a forma di farfalla stampata sul mio collo, oggi non era molto visibbile ciò mi sollevava odiavo quando iniziava a brillare di rosso inteso ... il rosso era sempre stato presente nella mia vita il rosso dei miei capelli il rosso dei mie occhi, il rosso del sangue, il rosso... delle mie farfalle.a ddifferenza di tutti quelli della mia raza i miei occhi erano costantemente il colore del sangue ... ed a ddifferenza dei membri della mia razza non avevo mai bevuto del del sangue e non avevo mai fatto uso delle compresse, l'odore del sangue mi disgusta ed ogni volta che tentavo di berne una sigola goccia venivo attaccata da un incontrollabile nause che spesso mi riportava al rigurgito... cosa curiosa per una come me, un livello A .
indossai un collarino nero e dei stivali che arrivavano fino alla coscia poi uscii dalla stanza lasciando dante dantro la stanza con il suo solito atteggiamento bislacco.
scesi le scale presi due enormi pistole yami è hikari le posi nelle fondine sotto il cappotto poi presi la l'enorme fodera per chitarradove nascondevo la mia spada feci per dirigermi verso la porta ma prima di aprirla ...
- allora alla fine nemmeno dante ti a convinta he!-  una donna dai lunghi capelli biondi mi sorise amorevolmente
- non è poi una tragedia mi sto solamente trasferendo in un altra scuola -
- hahaha! certo che sei veramente testarda-  io ricambiai con un'alto sorriso - l'unica cosa che veramente m'inquieta sono quelle divise ridicole!!!-
- bè l'unica cosa che posso dirti è di fare attenzione -
- grazie trish... -
- hikariiiiiiiiiiiii !!!!!!!! - un uomo vestito con una lunga toga nera e dei capelli argentei raccolti in una coda mi venne incontro correndo i suoi occhiali erano appannati a causa delle lacrime - hooooo..hikari la mia bimba sta per andarsene non riesco a sopportare  il doloreee -
- pa..padre abel non preoccupatevi ... starò bene - dietro di lui una ragazza con dei capelli corti e neri una grade cicatrice dominava il suo viso ed il colore dei suoi occhi  l'uno rosso e l'alto blu splendevano come due gemme
- e normale che siamo preoccupati, da quando sei qui non hai mai abbandonato la sede per un periodo così lungo-
-ledy ormai sono in grado di difendermi non cè nulla di cui preccuparsi - donai loro l'ultimo sorriso e usci dalla grande porta
lasciandomi alle spalle quella che per  nove anni circa fu la mia casa ...

camminai per circa mezz'ora pima didirigermi verso quella che per un breve periodo sarebbe stata la mia nuova casa avevo un ultima missione da compiere ...
entrai dentro un bar il fetore dell'alcol era fortissimo, erano sette compreso il bar man erano sette le mie prede ma tre di loro non erano demoni ... erano anni che non ne vedevo in questo territorio tre livel E ...
il solo pensiero di poterli togliere di mezzo mi eccitava le mani cominciavano a prudermi
- cosa desidera singnorina - io cotinuai a tenere lo sguardo basso
- assenzio... puro -
-signiorina ...???-
-questo non è di certo il posto adatto per un bocconcino come te- mi rispose un uomo alto dai biondi capelli -qual buon vento ti porta qui - soghignai e alzai lentamente
- l'odore del sangue qui è sicuramente più forte di quello dell'alcol -
frushhhhhhh
uno di loro mi sflilo il collarino alla vista indietreggiarono mi temevano ed io adoravo sentire l'odore della loro paura
- farfalla purpureaaaaaa!!!!!!!!- uno mi attaccò alle spalle lo evitai in pochi secondi estrassi le pistole cominciai a colpire sentivo i proiettili perforare le carni di quelle creature non capivo il perchè ma provavo un perverso piacere nel ammazzare quelle belve ....
quando ebbi finito il mio corpo era interamente ricoperto dal loro sangue la mia vita era stata macchiata col sangue e col sangue avrebbe continuato a macchiarsi ciò che rimaneva erano cumuli di carne e cenere - ed ora posso anche adare -
una volta uscita da quel lugo trovai una macchina nera ad attendermi un uomo anziano usci dall'auto e fece un profondo inchino
- nobile drakulia la singiora nagahara mi ha ordinato di scortarvi fino al collegio- ricambiai con un lieve inchino -ti ringrazio per la tua disponibilità sebastian -
l'uomo mi fece cenno di salire in auto, io accolsi l'invito con un sorriso.
una volta partita l'auto presi dalla tasca una piccola scatolina d'argento dalla quale estrassi una piccola pallina nera rotonda c'en erano molte al suo interno, portai la prescielta verso le mie labbra e l'infilai tra di esse sfruttai le mie zanne per romperla con più facilità nel momento della rottura dell piccola pallina un sapore amarissimo infestò il mio palato mente un orripilante fetore risalì verso le narici, pochi istanti dopo osservando il mio riflesso cominciai a vedere gli effetti del farmaco... i miei occhi improvvisamente cambiarono colore il rosso intenso svanì lasciando posto ad un color e differete ... molto lentamene l'iride divenne verde smeraldo
- nobile drakulia per precauzione la devil mya cry e l'associazione hunter ha creato un'identità per proteggerla da eventuali problemi - 
sebastian mi passò un foglio dove erano stati scritti parte dei miei dati anagrafici

nome : hikari suou
data di nascita ... residenza ... ecc ... sezione 1-G day class -ti ringrazio sebastian-  
-dovere my ledy-
" voglio rivederlo ... il mio unico desiderio è riverlo... non mi importa se dopo dovessi morire... voglio rivederlo ancora una volta..."
mentre questo pensiero dominava la mia mente osservavo il placido tramonto, improvvisamente fui investita da una piacevole senzazione di tranqillità chisi gli occhi e mi abbandonai ad un lungo sonno... al mio risveglio mi sarei ritrovata in qel luogo l'unico psto dovre avrei potuto rivedele lunica ragione della mia vita... avrei ritrovato la persona che piu ho amato... l'unico motivo per la quale avevo deciso di
combattere e di continuare a vivere ... avrei potuto rivedere l'unico uomo che ho amato.
- nobile drakulia siamo arrivati ... - scesi dalla vettura con l'impazienza di una bambina il mio desiderio si era finalmente avverato... l'avrei rivisto.
una maestosa struttura si staglaiva dinanzi a me... era antico suppongo sia stato edificato in età vittoriana
-noblile drakulia posso servirle a ... - nemmeno mi voltai mi sentivo così vicina ormai il resto nn contava - nobile drakulia ...??? -
- perdonami sebastian ero disratta ... - sorrisi e cominciai a salire la grande scalinata che precedeva il cancello ormai ero vicina ... non mi sarei fermata nemmeno se il mio corpo si fosse trovato in fin di vita.
superai il cancello l'edificio visto dall'interno era ancora più maestoso - prego mi segua - mi invitò l'anziano maggiordomo, lui non aveva mai avuto a che fare con la mia famiglia però era l'uomo di fiducia della famiglia naghara questo mi era sempre bastato, poichè ledy naghara era la sorella della mia amata madre.
- il preside l'attesa parecchio nobile drakulia - disse sebastian mentre ci dirigevamo verso la presidenza ... una volta giunti sebastian bussò deicatamente alla porta poi con il suo solito portamento aprì la porta dietro di essa ... un uomo alquanto curioso era seduto dietro la scrivania il suo volto mi ricordava vagamente quello di padre abel non sò il perchè ma questo mi rasserenava, mi chinai veros di lui e sebastian seguì il mio gesto
- piacere di conoscierti ... hikari drakulia - l'uomo coscieva la mia identità sapeva chi fossi ma questo non mi angoscio minimamente... in oltre ritenevo che tutto questo fattore di protezione nei miei cofronti fosse solo una perdita di tempo conoscievo le mie potenzialità sapevo che in caso di pericolo sarei riuscita a cavarmela da sola.
- il piacere è tuttomio... direttore- io ed il vecchio maggiordomo tornammo pin posizione coposta poi lui mi fece cenno di saluto col capo e usci dalla stanza - le auguro buona fortuna noblie drakulia -
non capivo... perchè tutti erano preoccupati per la mia incolumità, è vero possiedo un fisico mingherlino e sarei stata un anno più piccola rispetto ai miei compagni di classe ma ormai ero abbituata a questo genere di situazione, ma continuavo a non capire perchè tutti si ostinavano a proteggermi ... io non volevo ...odiavo essere protetta ...lo odiavo io e solo io nessunaltro era in grado di proteggermi solo io potevo proteggere me stessa... non volevo vedere la mia pelle macchiata dal sangue di nessuno... nessuno mi doveva proteggere... non volevo che qualcun'altro donasse la propria vita per la mia troppe vite erano state stroncate per il mio bene... le persone che amavo non c'èrano più per questo... mi avevano protetto...mi aveva protetto e mi avevano lasciata sola... ma in fondo era colpa mia... fu la mia vita la mia esistenza ad averli uccisi... il mio peccato era essere in vita.
- la devil may cry ha esitato parecchio prima di graziarci della tua presenza... bambina - odiavo quell'appellativo però mantenni  la calma - direttore... gradirei se si rivolgesse a me col mio nome o con quello della mia famiglia... mi perdoni per la mia arroganza... ma non mi piace che mi si rivolga con diminutivi e verseggiativi - lui sorrise amichevolmente poi si sedette facendomi cenno di avvicinarmi
- sei già stata informata del ruolo che dovrai assumere all'interno dell'istituto? -
annuii e caccennai un leggero sorriso - in qualità di migliore hunter devil della mia agenzia occuperò il ruolo di guardian... è tutto ciò che mi è stato riferito - lui allargò ancora più il suo sorriso - bene allora credo che non ci sia altro che dovresti sapere ... - lui mi porse un foglio con su scritto quale fosse la mia camera e le lezioni alla quale dovevo partecipare
- direttore mi dica apparte lei c'è qualcuno che sà chi io sia relmente -
- dante mi ha pregato di tenerti d'occhio... sta tranquilla apparte me nessuno sà chi tu sia, e grazie al farmaco che assumi non hai alcun problema nel farti riconoscere - improvvisamente però la sua espressione bonaria divenne seria
- ascoltami hikari per quanto riguarda un tuo possibile attacco di fame...-
-stia tranquillo è una cosa assolutamente impossible... il mio metabbolismo è praticamente "intollerante" al sangue e alle compresse mi basta mangiare circa il doppio di un comune essere umano per stare in forma anche se tale soluzione non mi permette la rigenerazione delle ferite rapida come il resto della razza vampira - il sorriso si stampò nuovamente sullvolto dell'uomo - bè non credo ci sia altro di cui dobbiamo parlare... sarai stanca puoi anche andare a riposare se lo desideri -
io ricambiai l'invito con un lieve inchino e usci sileziosamente dalla stanza ... il corridoio sembrava non concludersi mai alla fine arrivai davanti alla mia stanza l'interno era semi vuoto appatre un letto, una scrivania e una liberia.
 vicino ad un angolo era appeso un vecchio specchio coperto da un tessuto bianco che tolsi energicamente... nello specchio la mia immagine riflessa... gli specchi mi mettevano  disagio... la mia immagine era così diversa... i miei occhi non erano più quelli di un tempo... non erano più quegli occhi puri ed innocenti di una bambina... ora erano gli occhi di un assasina... un hunter devil... cos'altro potevo essere se non un assassina... una volta in una missione dovevo occuparmi di un demone parassita, siera insediato nel corpo di un bambino provai ad esorcizzarlo ma senza risultato l'unica soluzzione era sbarazzarmi del
corpo ospite assime al parassita... non esitai nemmeno un istante com'ero potuta diventare così perfida?
mi voltai verso il letto ai piedi di esso erano stati poggiate le mie valige alcuni dei miei libri erano già arrivati e posti nella libreria sopra al letto un completo nero ed una camicia bianca al solopensiero che avri dovuto indossare quella stupida divisa mi faceva sentire malissimo, vicino ad essa c'era una fascia da braccio col marchio della scuola. una volta sistemata ogni singola cosa mi distesi sul letto erano giorni che non dormivo apparte il piccolo pisolino nell'auto avevo paura di dormire avevo paura di ricordare i loro volti le loro grida non volevo
ricordare... non volevo ma il sonno stavolta prevalse sulla mia volontà inghiottendomi per l'ennesima volta in quegli incubi senza fine

" è buio ... fa freddo .... la mamma il papà e mia sorella... non ci sono più... io sono ....sola.... no quell'uomo non mi lasciava mai sola... ogni notte veniva da me beveva il mio sangue.... e mi toccava... le sue mani gelide... le sentivo su tutto il corpo... mi faceva male io non volevo... ma lui continuava... continuava... non serviva piangere. poi una corda... attorcigliata al mio collo... il corpo era così pesante mi lasciai cadere la corda strinse .... sempre di pìu... crack .....tum tum tum ....gli ultimi battiti l'ultimorespiro l'ultima lacrima e poi... giù... nelle tenebre.... giu... all'inferno... perchè non sono ancora arrivata perchè il mio corpo
riesce amuoversi... era tutto finito io non vedevo più... non sentivo più... allora perchè camminavo... vedevo solo rosso... ali tante ali rosse... migliaia di farfalle m'indicavano la via... e poi lentemente e dolorosamente entravano in me... mi ridavano la vita... faceva male la mia vita mi faceva sofrire... perchè mi era stato permesso di tornare.... poi una voce...l'avrei riconosciutra tra mille saremmodovuterimanere insime per sempre... eravamo nate insieme...
avevamo vissuto...e dovevamo... morire... assieme..... era una promessa io l'ho infranta come ho potuto lasciare che accadesse eravamo l'una parte dell'altra... il rituale doveva essere completo io sono fuggita ti ho abbandonata ho spezzato la nostra promessa il debbole filo che ci teneva unite io l'ho distrutto... è tutta colpa mia sorella cara... è colpa mia.... perdonami "

mi sveglia di soprassalto un intensa angoscia si espanse pe tutto il mio corpo
- di nuovo....di nuovo.... basta non voglio più sognare non voglio più vedere... basta... basta -
ci volle un pò ma alla fine mi calmai ormai era mattina mi diresssi verso il bagnio una bella doccia fredda e tutto passava l'aqua frantumata in piccole gocce percorreva tutto il mio corpo...ora stavo meglio ero pronta
- devo per forza indossarla questa stupida divisa .... uff -
a malincuore comicia ad indossare la gonna poi la camicia la giacca .... mi sentivo malissimo un paio di parigine scure e dei stivaletti la cosa che più mi angosciava era quel dannato nasrino rosso appena ebbi finito di legarlo mi sentii come strangolare lo sciolsi ed arrangiai un piccolo nodo... già andava meglio quando vidi il mio riflesso rimasi sorpresa i miei occhi erano tornati a loro colore originale mi affrettai a prendere il farmaco... eccco..ora ritornarono quel verde intenso... mi era stato detto che avrei pattugliato la scuola durante la notte per me non era un problema potevo rimanere sveglia per giorni in altri casi
anche per settimane... il problema è che non potevo di certo giare in una scuola con un enorme spada sulla schiena... mi ricordai un trucco che m'insegnò ledy presi la rebellion e cominciai ad accarezzare delicatamente la sua lama in pochi secondi ominciò a rippiccolirsi fino ad assumere le dimenzioni di un coltellino lo infilai nelle fibie che portavo sotto la maica sinistra nessuno sene sarebbe accorto... infilai la fascia e uscii dalla mia stanza mettendo un minuscolo pezzo di scoatch tra la porta ed il cornicione tanto per sicurezza...

scesi la lunga rampa di scale che conduceva al piano terra una folla interminabile di studenti era davanti alla pota principale le porte si aprirono e tutti si diressero verso l'edificio scolastico attesi per qualche secondo poi mi girai a guardare il dormitorio... era vuoto non cera più nessuno... lui non c'era... forse era immezzo a quella folla forse era uscito prima...non lo sò... però prima o poi ci saremmo incontrati occupavamo lo stesso ruolo all'interno dell'istituto.

arrivai davanti la mia classe il pofesore mi fece cenno di attendere fuori poi entrò in classe... riucivo appena a capire cosa stesse dicendo... poi con la mano mi invitò ad entrare il mio sguardo era rivolto a terra riuscivo a vedere con la coda dell'occhio l'aula poi icuriosita alzai lo sguardo la classe non sembrava quella di una classe superiore ma si avvicinava ad una classe universitaia
- hikari suou ... non sarà solo una nuova compagnia della vostra classe ma anche la nuova guardian... quindi se si dovesse presentare l'occasione di aiutarla in questo compito non esitate... ci siamo capiti cross... kiryuu... -
a quel nome sobbalzai era li era proprio li... quei capelli argentei quegli occhi violacei quella pelle candida come porcellana... era proprio come lo ricordavo solo un pò più alto, lo era sempre stato per me ma non perchè fossi più piccola di lui ma per via della mia statura alcuanto bassa, il cuore era totalmente impazzito non capivo cosa stesse acadendo al di fuori della mia testa, po lui scattò rapidamente la testa verso di me quegli occhi per quanto tempo ho desiderato poterli rivedere, il suo sguardo era severo e assente allo stesso tempo...
finalmete l'ho trovato ho trovato  il mio amato zero-chan.

















   
 
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