“Se
lui pensa che sia una gara, allora dovrà anche convincersi
che non
ci sarà nessun trofeo e nessun Sudan in mano ai
francesi.”
Inghilterra strinse la presa sulla sua tazzina di tè
e aggrottò le sopracciglia (cosa che ogni volta comportava
non poca
fatica). Il suo boss, a qualche metro di distanza da lui, era alle
prese con alcuni documenti inviati da Egitto e che comunicavano che
ormai era tra le mani dei soldati britannici. Si erano fatti forti di
ciò, gli inglesi, e avevano usato questa conquista come
orgoglio e
portabandiera.
“Non credo che per Francia si tratti di una gara,
lui e il suo boss considerano l'area attorno a Fashoda come
protettorato francese. Gli spetta di diritto.”
“E chi l'ha
deciso? Dio?”
Inghilterra soffocò una risata e accavallò le
gambe. Lì accanto, un vassoio pieno fino all'orlo di scones
carbonizzati sembrava vagamente inquietante. Tuttavia, lui era
abituato tanto all'atmosfera macabra quanto agli scones
bruciacchiati.
“Fashoda rientra nella questione egiziana. Ed
Egitto è sotto il nostro comando, di conseguenza-”
“Di
conseguenza”, lo interruppe il suo boss, “Dovrebbe
parlare con i
francesi, non con me. Io sono dalla sua parte.”
Inghilterra
annuì, arricciando le labbra in una smorfia contrariata.
Odiava
trovarsi davanti ai francesi, alla loro brutta faccia, odiava sentire
la loro lingua melliflua, vagamente maligna, odiava Francia in
generale ed era sicuro che Francia ricambiasse appieno i suoi
sentimenti.
“Signore.”
“E
poi, sono arrivato fino lungo la striscia Sahel.”
“A
cavallo? Fino al Sahel a cavallo?!”
Francia
sorrise, strofinando lentamente la mano sulla schiena di uno dei suoi
soldati. Era sicuro che qualcuno gli avesse detto una volta (o
probabilmente se lo era inventato durante uno dei suoi deliri da
ubriaco) che bisognasse marciare al fianco dei propri soldati, per
dargli conforto, per rassicurarli e per fargli capire che la loro
Nazione avrebbe continuato a guidarli anche nel Continente Nero,
destreggiandosi tra le sommosse e le rivolte dei popoli che non
volevano lasciarsi soggiogare.
“Non
a cavallo, a piedi.”
Francia
sorrise al soldato. Poteva essere una leva di una ventina d'anni, una
di quelle strappate alla famiglia, una di quelle che probabilmente
non sapeva nemmeno dove stesse andando o che cosa ci facesse
lì.
“Signore!”
Si voltò verso un altro soldato, un
sopracciglio sollevato e l'aria di sufficienza.
“Cosa c'è?”
“Il
suo boss... Il suo boss vuole parlarle.”
Come se il movimento
potesse costargli la fatica di una vita, Francia poggiò le
mani
sulle ginocchia e si alzò in piedi. Una spolverata alla sua
divisa
militare fu sufficiente a renderla di nuovo abbastanza presentabile e
piuttosto favolosa, come tutto il resto degli accessori che portava a
addosso e almeno quanto il suo aspetto in generale.
“Questi
uomini, non sanno mai quando è arrivato il momento di
riposarsi un
po'. Mi ricordano tanto-”
Quando nella sua mente comparve la
faccia di Inghilterra (la brutta, orribile faccia di Inghilterra),
Francia desiderò sparire sotto terra.
Inghilterra
si voltò ad osservare il suo reparto. Ognuno dei suoi uomini
combatteva, ognuno di loro sembrava avere la meglio. Era semplice
tenere a bada la rivolta nel Mahdi, nessuna arma da fuoco, niente
cannoni, nemmeno una spada ben affilata. In fondo, si trattava pur
sempre di un governatore britannico e di uno del Sudan. Inghilterra
poteva star sicuro di riuscire ad affermare il proprio, indiscutibile
dominio anche soltanto in base a questo.
Quando il suo boss,
quindi, gli riferì che ben presto avrebbero dovuto
affrontare anche
i francesi, Inghilterra strinse i denti e cercò di mantenere
un'adeguata calma.
“Li chiamano tirallieurs”,
aveva detto il suo boss, “Erano soltanto
centocinquanta.”
“Erano?”,
domandò Inghilterra.
Quando era stato costretto a
firmare degli accordi con Francia, Inghilterra aveva assunto
un'espressione basita. Non era la prima volta che il suo boss
prendeva decisioni senza curarsi minimamente della sua opinione, ma
era la prima volta che quelle decisioni combaciavano alla perfezione
con quelle del boss di Francia.
“Non che io ne sia felice,
spero che tu lo abbia capito.”
Inghilterra gli rivolse
un'occhiataccia carica di odio e disprezzo, per ricordargli che,
nonostante i loro boss prendessero decisioni pacifiche ed affini,
loro due non erano fatto per andare d'accordo. Anni e anni di guerra
non si potevano dimenticare facilmente.
Nemmeno gli rispose,
impegnato com'era a sellare il suo cavallo. Francia capì che
comunque Inghilterra aveva afferrato pienamente il concetto. A
Fashoda erano successe molte cose, la sommossa era stata placata, ma
si era presto preparato qualcosa di più grande.
“Adesso
sparisci, cretino, se non vuoi che ti dichiari guerra per aver
occupato un territorio sotto il mio controllo.”
E Francia, che
sapeva bene che Inghilterra era sempre stato una Nazione di parola,
sparì.
Piccola
FlashFic per ricordare l'episodio di Fashoda. =)
Molti hanno
scritto sull'Intesa Cordiale, come se essa avesse avuto un'importanza
rilevante tra la Francia e la Gran Bretagna. Beh, l'Intesa Cordiale
è
solo un'Intesa, non una vera e propria pace. Fashoda invece
è stato
il primo vero episodio di non belligeranza tra la Francia e la Gran
Bretagna, grazie all'ordine ricevuto da Parigi di ritirare le truppe
francesi. Questa FlashFic è un'ucronia, in quanto
è citato anche il
boss di Inghilterra.
E per finire, risposte alle recensioni
a Like
you're so sure I'll be standing here:
kiretta: alla fine
è riuscito a metter su
una colonia e una nazione con tutte le capacità per tirare
avanti e
trascinare verso la luce gli altri. Credo che la frase che tu
hai
scritto sia bellissima e che in qualche parolina contenga tutto il
merito di Inghilterra ed il suo orgoglio, che probabilmente rimpiange
gli anni in cui si prendeva cura di America e si rende ora conto che
America non ha più bisogno di lui. Adesso è
cresciuto e
probabilmente con quanto successo ha aiutato anche Inghilterra a
crescere. Come al solito le tue recensioni sono bellissime, grazie.
=)
kun: risorto dalle ceneri, tu!
Grazie mille per
tutte quante le tue recensioni, hai fatto una maratona mattutina di
USUK o sbaglio? Sei molto gentile<3
Risponderò alle recensioni a questa FlashFiction non appena
pubblicherò un'altra storia su questo Fandom.
A presto<3