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Autore: ballerinaclassica    03/07/2010    2 recensioni
Quando era stato costretto a firmare degli accordi con Francia, Inghilterra aveva assunto un'espressione basita.
"Non che io ne sia felice, spero tu l'abbia capito."
[ Francia/Inghilterra, crisi di Fashoda ]
Genere: Introspettivo, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se lui pensa che sia una gara, allora dovrà anche convincersi che non ci sarà nessun trofeo e nessun Sudan in mano ai francesi.”
Inghilterra strinse la presa sulla sua tazzina di tè e aggrottò le sopracciglia (cosa che ogni volta comportava non poca fatica). Il suo boss, a qualche metro di distanza da lui, era alle prese con alcuni documenti inviati da Egitto e che comunicavano che ormai era tra le mani dei soldati britannici. Si erano fatti forti di ciò, gli inglesi, e avevano usato questa conquista come orgoglio e portabandiera.
“Non credo che per Francia si tratti di una gara, lui e il suo boss considerano l'area attorno a Fashoda come protettorato francese. Gli spetta di diritto.”
“E chi l'ha deciso? Dio?”
Inghilterra soffocò una risata e accavallò le gambe. Lì accanto, un vassoio pieno fino all'orlo di scones carbonizzati sembrava vagamente inquietante. Tuttavia, lui era abituato tanto all'atmosfera macabra quanto agli scones bruciacchiati.
“Fashoda rientra nella questione egiziana. Ed Egitto è sotto il nostro comando, di conseguenza-”
“Di conseguenza”, lo interruppe il suo boss, “Dovrebbe parlare con i francesi, non con me. Io sono dalla sua parte.”
Inghilterra annuì, arricciando le labbra in una smorfia contrariata. Odiava trovarsi davanti ai francesi, alla loro brutta faccia, odiava sentire la loro lingua melliflua, vagamente maligna, odiava Francia in generale ed era sicuro che Francia ricambiasse appieno i suoi sentimenti.




“Signore.”
E poi, sono arrivato fino lungo la striscia Sahel.
A cavallo? Fino al Sahel a cavallo?!
Francia sorrise, strofinando lentamente la mano sulla schiena di uno dei suoi soldati. Era sicuro che qualcuno gli avesse detto una volta (o probabilmente se lo era inventato durante uno dei suoi deliri da ubriaco) che bisognasse marciare al fianco dei propri soldati, per dargli conforto, per rassicurarli e per fargli capire che la loro Nazione avrebbe continuato a guidarli anche nel Continente Nero, destreggiandosi tra le sommosse e le rivolte dei popoli che non volevano lasciarsi soggiogare.
Non a cavallo, a piedi.
Francia sorrise al soldato. Poteva essere una leva di una ventina d'anni, una di quelle strappate alla famiglia, una di quelle che probabilmente non sapeva nemmeno dove stesse andando o che cosa ci facesse lì.
“Signore!”
Si voltò verso un altro soldato, un sopracciglio sollevato e l'aria di sufficienza.
“Cosa c'è?”
“Il suo boss... Il suo boss vuole parlarle.”
Come se il movimento potesse costargli la fatica di una vita, Francia poggiò le mani sulle ginocchia e si alzò in piedi. Una spolverata alla sua divisa militare fu sufficiente a renderla di nuovo abbastanza presentabile e piuttosto favolosa, come tutto il resto degli accessori che portava a addosso e almeno quanto il suo aspetto in generale.
“Questi uomini, non sanno mai quando è arrivato il momento di riposarsi un po'. Mi ricordano tanto-”
Quando nella sua mente comparve la faccia di Inghilterra (la brutta, orribile faccia di Inghilterra), Francia desiderò sparire sotto terra.




Inghilterra si voltò ad osservare il suo reparto. Ognuno dei suoi uomini combatteva, ognuno di loro sembrava avere la meglio. Era semplice tenere a bada la rivolta nel Mahdi, nessuna arma da fuoco, niente cannoni, nemmeno una spada ben affilata. In fondo, si trattava pur sempre di un governatore britannico e di uno del Sudan. Inghilterra poteva star sicuro di riuscire ad affermare il proprio, indiscutibile dominio anche soltanto in base a questo.
Quando il suo boss, quindi, gli riferì che ben presto avrebbero dovuto affrontare anche i francesi, Inghilterra strinse i denti e cercò di mantenere un'adeguata calma.
“Li chiamano
tirallieurs”, aveva detto il suo boss, “Erano soltanto centocinquanta.”
“Erano?”, domandò Inghilterra.




Quando era stato costretto a firmare degli accordi con Francia, Inghilterra aveva assunto un'espressione basita. Non era la prima volta che il suo boss prendeva decisioni senza curarsi minimamente della sua opinione, ma era la prima volta che quelle decisioni combaciavano alla perfezione con quelle del boss di Francia.
“Non che io ne sia felice, spero che tu lo abbia capito.”
Inghilterra gli rivolse un'occhiataccia carica di odio e disprezzo, per ricordargli che, nonostante i loro boss prendessero decisioni pacifiche ed affini, loro due non erano fatto per andare d'accordo. Anni e anni di guerra non si potevano dimenticare facilmente.
Nemmeno gli rispose, impegnato com'era a sellare il suo cavallo. Francia capì che comunque Inghilterra aveva afferrato pienamente il concetto. A Fashoda erano successe molte cose, la sommossa era stata placata, ma si era presto preparato qualcosa di più grande.
“Adesso sparisci, cretino, se non vuoi che ti dichiari guerra per aver occupato un territorio sotto il mio controllo.”
E Francia, che sapeva bene che Inghilterra era sempre stato una Nazione di parola, sparì.














Piccola FlashFic per ricordare l'episodio di Fashoda. =)
Molti hanno scritto sull'Intesa Cordiale, come se essa avesse avuto un'importanza rilevante tra la Francia e la Gran Bretagna. Beh, l'Intesa Cordiale è solo un'Intesa, non una vera e propria pace. Fashoda invece è stato il primo vero episodio di non belligeranza tra la Francia e la Gran Bretagna, grazie all'ordine ricevuto da Parigi di ritirare le truppe francesi. Questa FlashFic è un'ucronia, in quanto è citato anche il boss di Inghilterra.

E per finire, risposte alle recensioni a
Like you're so sure I'll be standing here:

kiretta: alla fine è riuscito a metter su una colonia e una nazione con tutte le capacità per tirare avanti e trascinare verso la luce gli altri. Credo che la frase che tu hai scritto sia bellissima e che in qualche parolina contenga tutto il merito di Inghilterra ed il suo orgoglio, che probabilmente rimpiange gli anni in cui si prendeva cura di America e si rende ora conto che America non ha più bisogno di lui. Adesso è cresciuto e probabilmente con quanto successo ha aiutato anche Inghilterra a crescere. Come al solito le tue recensioni sono bellissime, grazie. =)
kun: risorto dalle ceneri, tu! Grazie mille per tutte quante le tue recensioni, hai fatto una maratona mattutina di USUK o sbaglio? Sei molto gentile<3


Risponderò alle recensioni a questa FlashFiction non appena pubblicherò un'altra storia su questo Fandom.
A presto<3

   
 
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