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Autore: Night Sins    04/07/2010    1 recensioni
Tre mesi estivi, tre anni diversi, due fratelli e una vita.
"Quel giorno Dean non lo scorderà facilmente. Oltre all'afa infernale, fu la prima volta in cui pensò seriamente che suo fratello fosse pazzo, molto pazzo."
(SPOILER per l'inizio della 4x01)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio, Quarta stagione
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Titolo: Summer story of a life
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Pairing: Dean/Sam
Rating: PG15 (tanto per sicurezza)
Genere: commedia
Avvertimenti: incest, one shot, slash
Timeline pre-serie/quarta stagione
Spoiler 4x01 - Lazarus Rising
Conteggio Parole: 677 (194+296+189) (FDP)
Dedica: alla moglia nessie_sun, perché sta passando un periodo stressante e difficile con gli esami e dato che non posso far molto, spero almeno di distrarla e farle piacere per qualche minuto ♥ ♥ ♥ ♥
Ringraziamenti: alla cognatah sacchan90 per la pre-lettura ♥
Disclaimer: "Io scherzo... forse." (cit. A.Costa) // I personaggi non sono miei, ma degli autori e di chiunque ne abbia diritto; tanto meno sono utilizzati a fini di lucro, ma solo per mero piacere personale. 
Note: - Scritta per il contest Summer of Love di Amimy, che richiedeva un bacio e una citazione (che indicherò alla fine, solo per non 'rovinare la sorpresa' XD).
- Okay, non so se Sam e Dean conoscessero Bobby anche da piccoli, ho provato a cercare online se dicevano qualcosa, ma non ho trovato nulla al riguardo. ._.'' In caso, prendetela come licenza poetica XD non voglio credere che quando erano molto piccoli né che John se li portasse "sul campo" (e da quanto visto nella quarta stagione, non penso) né, però, che li lasciasse totalmente incustoditi.


Luglio (1991)

Quel giorno Dean non lo scorderà facilmente. Oltre all'afa infernale, fu la prima volta in cui pensò seriamente che suo fratello fosse pazzo, molto pazzo.
Sam aveva otto anni e la non curanza tipica dei bambini di quell'età, nonostante la loro vita fosse tutt'altro che tipica.
John aveva appena finito di raccomandare loro di fare i bravi, che sarebbe tornato presto e che, se ci fosse stato bisogno, potevano chiamare 'lo zio Bobby'. Ovviamente erano per lo più consegne fatte a lui, a Sammy si limitava a dire "fai il bravo e non fare confondere tuo fratello".
Quella volta, però, dopo lo sbuffo di rito non venne il solito "Non sono più un bambino!" che li faceva sempre sorridere.
"Ma io non lo faccio confondere! E' mio marito. Io sono gay."
La convinzione con cui l'aveva detto, per un momento, era quasi riuscita a convincere lui stesso mentre lo osservava con gli occhi spalancati dallo stupore. Solo lo sguardo di suo padre, tutt'altro che divertito, riuscì a distorglierlo.
"I-io non c'entro niente!" esclamò, indietreggiando istintivamente di un passo, "Non so da dove gli sia uscita una frase del genere, lo giuro!"
Sam, dall'altro lato del tavolo, se la rideva sotto i baffi senza del tutto rendersi conto di ciò che aveva detto.


Agosto (1998)

Viaggiare da un posto all'altro senza una sistemazione fissa poteva creare molti problemi alla psiche di giovani adolescenti, lui lo sapeva bene, ma continuava a sospettare che per Sammy fossero più gravi che per chiunque altro.
Non tanto per la sua voglia di tranquillità -in fondo comprensibile, con tutti i rischi che correvano- o per la sua passione per lo studio -che lui non condivideva, ma i secchioni erano sempre esistiti-, più per ciò che avvenne uno dei tanti pomeriggi trascorsi da soli in un qualche motel di una qualche sconosciuta città di uno dei tanti stati d'America.
"Sammy, ci sei?" aveva urlato chiudendosi poi la porta alle spalle.
Diversamente dal solito, non erano tornati a casa assieme. Quando erano usciti dal cinema lui si era intrattenuto un po' con Sharon, una ragazza che aveva conosciuto il giorno prima, e quando era andato a cercarlo, Patricia, un'amica di Sharon, gli aveva detto che se ne era già andato via; lui era corso al motel senza nemmeno ringraziarla, sperando che quell'incosciente di suo fratello fosse tornato lì.
Si guardò intorno senza trovarlo, mentre cominciava a sentire l'ansia che gli montava in petto.
Dopo interminabili istanti che gli parvero secoli, sentì il rumore di una porta che si apriva; era quella del bagno e suo fratello ne stava uscendo.
"Sono qui." rispose tranquillamente.
"Sono qui?" ripeté Dean incredulo, incapace perfino di arrabbiarsi tanto era stato il sollievo di vederlo sano e salvo.
Ma qualcosa non andava, se ne rendeva conto.
"Sammy, cos'è successo?"
"Niente." borbottò scuotendo le spalle.
"Sam!" chiamò di nuovo, serio, prendendolo per un braccio e facendolo voltare a guardarlo in volto.
Ebbe appena il tempo di pensare a quanto suo fratello si fosse liberato in fretta prima di ritrovarsi con le spalle al muro e quello stesso fratello premuto contro di sé, che ora lo stava baciando.


Settembre (2008)

Erano passati ancora dieci anni, lui era appena tornato dall'Inferno e sempre di più pensava a Sam Winchester come all'essere più assurdamente folle che avesse conosciuto nella sua vita -e nella sua morte. Era certo che il suo ritorno sulla Terra fosse opera sua e gli veniva in mente una sola possibilità per cui ci fosse riuscito.
C'era voluto un bel po' al giovane per convincere lui e Bobby di non aver fatto nessuno patto con nessun demone, e nemmeno chissà che altro, per riavere suo fratello con sé, nonostante fosse stato per mesi il suo desiderio più grande.
Una volta sollevato da quel peso, Dean poté sul serio gioire del suo ritorno al mondo e dei piaceri che esso gli dava, che non erano pochi.
Uno su tutti gli faceva pensare che, in fondo, l'irrazionalità e il non senso erano da sempre parte della sua famiglia e della sua vita, quindi non poteva stupirsi se nemmeno lui ne era immune; e certamente non riusciva a definirsi del tutto sano di mente mentre festeggiava quella nuova esistenza tra le gambe di suo fratello, provando più piacere di quanto ritenesse dovesse esser lecito.



Fine

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La citazione è: "Io non gli dò noia! E' mio marito. Io sono gay.", che è una frase di mia cugina, riferita a me. XD (qui la *prova*)



N/A Per chi avesse il buon cuore di commentare la mia fic, qui sotto ci saranno le risposte alle recensioni. ;)

@Anle Grazie mille. ^__^ Non avevo idea che in Italia il Wincest fosse così raro. XD (E' la prima volta che scrivo su di loro e non mi ero addentrata molto nella sezione, ho visto appena un paio di stagioni e mezza... la maggior parte la so da amiche che però loro stan più nel fandom americano XD) Comunque, grazie ancora, anche per mia cugina. XD
   
 
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