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Autore: St. Jimmy    05/07/2010    2 recensioni
E' il 4 Luglio 2010 a Venezia e i tre Green Day attendono, come il resto del numerosissimo pubblico, l'inizio della giornata dedicata al rock. Non sanno ancora che cosa li attenderà da lì a poche ore, specialmente Billie Joe...
Prima fic che abbia mai scritto in vita
Intro aggiornata: 13 settembre 2011
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I walk a lonely road


Ore 5:00.


Cazzo! Ok, ora sono sveglio. Ma è possibile che non riesca a dormire? Ma che giorno è? Dov'è Adie? Dove sono Joey e Jakob? e soprattutto...Dove cavolo mi trovo?...Ah già, ora ricordo! sono a Venezia, e questa dev'essere la suite dove alloggio, in uno dei più lussuosi hotel della città. Merda! oggi devo suonare con Mike e Trè all'Heineken Jammin'! Me ne ero completamente dimenticato! E Adie e i ragazzi non hanno neppure voluto venire con me... Non li biasimo... Bè, almeno ora posso sbronzarmi quanto voglio!

O mio Dio! Sono le 5! I concerti iniziano alle 15! Voglio dormire, ma non ci riesco...Mi sa che proverò qualche canzone della scaletta di oggi... ok...Vediamo...21 guns non mi va, American idiot inizia a stancarmi e Wake Me up when september ends mi fa pensare a mio padre...Mi sa che proverò Before the Lo..

-Hey Billie!- ci mancava solo Mike.

-Che vuoi?! Stavo dormendo!-

-Non è vero! Ti si sentiva imprecare dal secondo piano!

-Ma fatti i cazzi tuoi!-

-Io ci provo, ma li urli a tutti! Comunque io e Trè siamo nei camerini a provare. Vieni, così muovi un po' quel culo! -Arrivo...-.

Dov'è la mia matita nera? Dio! Ho delle occhiaie pazzesche...


Ore 13:45.


-E dai Trè piantala di bere! E' dalle 6 che non fai altro.-

-Lo so, ma che ci posso fare! Mike quante birre rimangono?-

-Tre lattine.-

-Passa qui. la birra non va sprecata! non sei d'accordo Billie?-

-Sì sì...Certo...- Non ne posso più. guardo i ragazzi. Mi guardo. Sono tutti e due così dannatamente felici...E io così maledettamente teso! E va bene...

-Mike, lanciami una lattina!- Ecco, così va meglio. Mi sento sollevato. Non ho ancora capito come l'alcol riesca a migliorare la mia vita, però lo fa. Tra poco meno di due ore salirò sul palco e allora la mia esistenza avrà di nuovo un senso. La musica e il Punk sono la mia anima, senza di loro non sono niente.

Pranzo, mangio una pizza e bevo una Coca.

Metto il gel sui capelli e la matita attorno agli occhi. Ho un po' sbavato il trucco, ma non è importante. Fa caldo, molto caldo, ma io mi vesto come cazzo voglio, al diavolo la praticità dell'abbigliamento! Se sto bene e sono figo, è tutto a posto. Mi infilo i miei jeans neri, tenuti su da una cintura con borchie metallizzate, la mi fedele camicia (rigorosamente nera) e mi annodo al collo la cravatta rossa. Ecco, ora sì che mi sento me stesso! incastro un fazzoletto nero a pois bianchi nella tasca posteriore destra dei jeans... Si va in scena!


Ore 16:30.


Dal camerino in cui mi trovo riesco a sentire solo le urla dei fan scatenati che acclamano i loro idoli. Penso a quando entreremo noi sul palco. Sorrido. Quanto casino riusciranno a fare quei ragazzi vedendoci? La mi mente è invasa. Provo a scacciare i brutti pensieri che si rincorrono nella mia testa. Ci saranno belle ragazze tra il pubblico? Comunque sia farò girare la testa a tutte loro!

Aspetta, ma che...?

-Ho ragione io, bello!-

-Non è vero!-

-Questo poi lo vedremo!- Trè e Mike stanno di nuovo litigando.

Mi intrometto, non li sopporto quando fanno così.

-Ehy ehy, che avete da rompere?-

Mi risponde Trè, con le sue solite battute del cavolo

-Abbiamo scommesso su quante ragazze riuscirai a farti sul palco! Per me 15!

-Per me 45! Sei un conquistatore, lo sai.- -

Ah ah! Che spiritoso che sei,- Parlo, ma in realtà sono perso in un mondo tutto mio, fatto di sogni e di convinzioni. Tracanno un'altra birra, e tutto torna a posto. Meno un'ora alla nostra comparsa sul palco.


Ore 17:25.


Ecco, ora tocca a me. Prendo un bel respiro e muovo il primo passo verso la luce del palco. Mentre cammino guardo in basso e osservo i miei piedi. Le mie All Star nere sono coperte da un costume rosa.

-Ed ecco che arriva Billie Joe Armstrong ragazzi!- Jared dei 30 Second to Mars mi sta presentando al pubblico in delirio. Abbozzo un sorriso, pensando a tutti quei fan, ignari di ciò che tra poco vedranno. Entro salutando con le grosse mani rosa che mi ritrovo addosso.

Non ci credo.

Sono sul palco dell'Heineken Jammin' Festival, a Venezia, di fronte a migliaia di persone, a ballare al fianco di Jared Leto in un fottutissimo costume da maiale! Dio che umiliazione...Fortuna che i miei figli e mia moglie non sono qui a vedermi. Cosa penserebbero di me Jakob, Joey e, soprattutto, Adrienne? Inizio a muovermi e a saltellare e le ragazze impazziscono. Questo è il bello del mio lavoro: qualunque cosa io faccia i miei fan mi appoggiano, sempre. lentamente, molto lentamente, passano 5 minuti e io sono ancora qui a dimenarmi. Nel costume da scemo che indosso penetra un vento forte e freddo e qualche goccia di pioggia. Oh cazzo! Non ora! Non può venire giù il diluvio universale proprio due minuti prima della nostra esibizione! Bestemmio a bassa voce. Jared mi lancia uno sguardo preoccupato e, un secondo dopo, ecco che mi ritrovo nel bel mezzo di un vento che tira a 75km/h... Corro verso il camerino dei Green Day. Sento che ho il viso completamente bagnato. Il trucco inizia a sciogliersi. Fortuna che sono zuppo e le lacrime calde che mi sgorgano dagli occhi per la disperazione si confondono con la pioggia. Che giornata di merda! Entro nella stanza dove Mike e Trè mi stanno aspettando, sempre con quei sorrisetti da coglioni che si ritrovano stampati in faccia. Ho il volto tra le mani. Piango. Piango e loro non se ne accorgono.

-Hey BJ com'è andata lì fuori? Sono tutti impazziti per te vero?- Trè non capisce quanto male sto.

Mike insiste un po' per farmi parlare, e finalmente tolgo le mani dagli occhi. Mi osservano e immediatamente i loro sorrisetti del cazzo spariscono. La matita nera mi ha rigato tutta la faccia e io sono disperato. I ragazzi si siedono accanto a me. Trè mi dà una pacca sulla spalla, ma io non me la sento di reagire. Credo di aver pianto così tanto solo quando è morto mio padre. Urlo. Doveva essere il concerto più figo di tutti i tempi, e invece mi ritrovo in un camerino a farmi consolare dai miei due migliori amici. Sento qualcuno bussare alla porta. Entra un tipo che, come se non avesse visto in che condizioni sto, inizia a parlare

-Mi dispiace ragazzi, ma il vostro concerto è saltato. Dimenticatevi di cantare e suonare oggi, c'è troppa pioggia e ho visto pure dei lampi. Il pubblico è già stato fatto evacuare. Sarà per un'altra volta.-

Ma porca puttana! Voglio gridare, ma non ci riesco! Sono scosso totalmente dai singhiozzi e ormai le lacrime hanno inondato il mio viso. Mi sento morire!


Ore 18:30.


Mi sto ancora asciugando gli occhi e il mio cellulare suona. Boulevard of broken dreams rompe il silenzio del camerino. Suoneria azzeccata in questo momento... rispondo

-Pronto?- sto ancora singhiozzando

-Ciao Billie! Com'è andato il concerto amore mio?- Adrienne...E ora come faccio? Non voglio che sappia cos'è successo, anche se tra poco lo saprà tutto il mondo. Mento.

-Benissimo tesoro! Il pubblico è stato fantastico!-

-Sono felice che sia andato tutto come volevi! Ci vediamo presto! Ricordati che ti amo.-

-Anche io Adie-

Riattacco. Odio fare il bugiardo con mia moglie, mi fa sentire uno schifo. Non ci penso, e finisco di togliermi la matita dalla faccia. Almeno le ho evitato la sofferenza di avere un perdente per marito. Non saprà che i Green Day non hanno suonato per delle stupide gocce di pioggia, come dei completi sfigati. O almeno non lo saprà fino a domani, quando la notizia si spargerà. Il mio 4 Luglio 2010 si è concluso qui, nel modo più stupido di tutti, con me sbronzo, sdraiato su un fottuto divano, con i segni indelebili delle lacrime che mi solcano le guance e l'ennesima fottuta birra in mano.





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