NDA: prima di leggere questa storia,vi consiglio di leggere “2000 light years away” se non lo avete già fatto,perché le situazioni a cui faccio riferimento sono quelle che ho descritto lì.
Letters
Erano
quasi le undici di sera,ma nonostante questo Billie Joe era nel suo studio.
Ormai
erano quasi un’ora che cercava disperatamente un testo che aveva scritto
qualche giorno prima,aveva promesso al manager che il giorno successivo lo
avrebbe portato alla riunione settimanale,ma sembrava che non volesse saperne
di saltare fuori.
Stava
iniziando ad innervosirsi,possibile che lui,la persona più precisa di questo
mondo quando si parlava dei suoi testi,non riuscisse a trovare un
maledettissimo foglio di carta?
Cercò
per l’ennesima volta nei cassetti della sua scrivania e sembrò che finalmente
la fortuna fosse tornata a sorridergli,perché lo trovò nascosto fra altri due
fogli.
Soddisfatto,estrasse
il testo dal cassetto e mentre faceva questo,un altro foglio cadde lì vicino.
Billie
lo prese in mano per rimetterlo al suo posto e quasi inconsciamente guardò di
cosa si trattasse.
Un
sorriso si dipinse sul suo volto,chiuse il cassetto e andò a sedersi sul
divanetto che teneva nello studio per la “meditazione”,ossia per quei momenti
in cui era impossibile dormire nelle altre stanze della casa.
Come
aveva fatto quel foglio a finire in mezzo ai suoi testi?
Non
ne aveva la più pallida idea,ma si sa,a volte il destino si diverte a giocare
degli strani scherzi,a riportarci indietro nel tempo per il semplice piacere di
farlo.
Billie
Joe tornò al 1994,al 1° Luglio di quell’anno,la vigilia del giorno che gli
aveva cambiato per la seconda e non ultima volta la vita.
Quella
lettera che ora stringeva fra le mani era stata un’idea di Adrienne,le belle
idee venivano sempre a lei d’altronde.
Qualche
giorno prima del 2 Luglio,il giorno del loro matrimonio,la ragazza aveva
lanciato una proposta:entrambi si sarebbero scritti una lettera dove si
dicevano tutto,ma proprio tutto quello che provavano l’uno per l’altro,perché a
volte era difficile farlo di persona,non perché non volessero,ma perché c’erano
sempre talmente tante cose da dire che inevitabilmente si finiva per
dimenticarne qualcuna.
Sebbene
Billie non amasse particolarmente scrivere lettere aveva accettato,non se l’era
sentita di deludere Adrienne,che sembrava entusiasta della sua idea.
Billie
non se ne era mai pentito,erano passati undici anni,ma continuava a
considerarla una delle cose più intelligenti che avesse mai fatto.
Avevano
deciso di consegnarsele il giorno prima del matrimonio,il 1° Luglio appunto,e
così avevano fatto,il pomeriggio si erano incontrati per mettere a punto le
ultime cose e prima di lasciarsi si erano scambiati le lettere.
Billie
era tornato a casa sua,si era chiuso in camera,onde evitare irruzioni di Mike e
Tré che,ci avrebbe giurato,avevano in mente di fargli qualche strano scherzo
pre-matrimonio,e aveva iniziato a leggere.
1° Luglio 1994
Ciao
Billie!
Fantastico,ho
superato lo scoglio più grande,come cominciare...non male come punto di
partenza,tu non credi?
Non
so da dove iniziare,vorrei dirti così tante cose...beh,forse partendo dal
principio tutto sarà più semplice.
Tante
volte mi sono chiesta come sarebbero state le nostre vite se quel giorno,dopo
il concerto,avessi deciso di tornare a casa,di non dare ascolto a Cheryl e di
rinunciare all’occasione di avere l’autografo del mio cantante preferito: le
nostre esistenze si sarebbero comunque incrociate quella sera,ma tu avresti
avuto per me lo stesso interesse oppure sarei stata solo una bella ragazza come
ce ne sono tante in giro?
Ok,lasciamo
perdere queste domande inutili,so bene quanta fantasia hai,potrei davvero
arrabbiarmi sentendo le tue ipotesi,pensiamo alla realtà.
Da
quel singolo istante,dal momento in cui ti sei seduto al mio tavolo,la mia vita
è cambiata radicalmente,è diventata senza che io me ne rendessi conto un
tutt’uno con la tua e ti assicuro che è stato il cambiamento più bello che mi
potesse capitare.
Ho
avuto tanti dubbi all’inizio,tu eri una celebrità ed io una normalissima
ragazzina,mi chiedevo se tu fossi serio e coinvolto quanto lo ero io,mi
chiedevo se per te ero solo una cotta del momento o una storia seria.
Sai
quando ho eliminato del tutto questi dubbi?
Una
sera,non so dirti esattamente quando,siamo usciti e siamo andati a vedere dei
miei amici suonare.
Abbiamo
passato tutta la sera seduti ad un tavolino a parlare,ridere e a fare quello
che tu chiami i “fidanzatini zuccherosi”,poi,ad un certo punto,mi hai preso la
mano,mi hai fissato con quei tuoi stupendi occhi verdi ,mi hai sorriso e mi hai
detto: “Ti amo”.
In
quelle due parole ho trovato tutte le risposte che cercavo,i miei dubbi si sono
dissolti,rimpiazzati da meravigliose certezze.
Dopo
aver detto queste due minuscole,ma al tempo stesso immense parole mi hai
baciato e ricordo ancora oggi quanto ero felice,quanto mi sentivo bene in quel
momento,abbracciata a te,fissando i tuoi occhi così dolci.
Ti
ho mai detto quanto amo i tuoi occhi?
Credo
di non aver mai visto due occhi così belli,i miei due smeraldi,come mi piace
chiamarli,così espressivi,capaci da soli di emozionarmi,commuovermi,farmi
ridere...quanto potere hanno,eh?
Quante
cose dicono a me,che ho imparato a capirli...ti chiedi come faccio a sapere
quando c’è qualche problema,quando non stai bene,quando mi nascondi qualcosa?
Mi
basta guardare i tuoi occhi e tu non hai più segreti per me.
Ci
sarebbero ancora tante cose da dire,ma forse è meglio che mi fermi
qui,primo,perché potresti montarti la testa,secondo,perché domani vorrei
sposarti,quindi non finirei in tempo,probabilmente non basterebbe tutta la vita
per dirti quello che provo per te.
Ti
amo,Billie Joe Armstrong e senza dubbio posso affermare che domani sarà il
giorno più bello della mia vita.
Adrienne
Così come undici anni prima Billie Joe,una volta terminato di leggere la lettera,si sentì incredibilmente felice,si sentiva il ragazzo più fortunato del mondo,allora perché si rendeva conto che avrebbe sposato una ragazza meravigliosa che lo amava e che lui amava più di quanto avesse mai creduto possibile,oggi perché gli sembrava un miracolo che dopo così tanto tempo le cose fra loro non fossero mai cambiate,sembrava che i loro sentimenti,la gioia dello stare insieme,le emozioni che Adrienne sola sapeva regalargli fossero gli stessi di undici anni prima.
In
tutto quel tempo ne erano successe di cose,c’erano stati periodi difficili,ma
anche periodi splendidi,in più erano nati Joey e Jakob,i loro due meravigliosi
figli,che avevano portato nella loro vita una ventata di nuova
felicità:tante,tantissime cose davvero,ma nulla era riuscito ad intaccare quel
legame profondo che era nato fra loro due dal primo istante che si erano visti.
Sempre
sorridendo ripiegò la lettera e la sistemò dove avrebbe dovuto stare,nel
cassetto dove teneva tutte le cose più importanti,ma subito dopo la riprese in
mano e decise di rileggerla un’ultima volta.
Billie
Joe non poteva immaginare che,qualche camera più in là,Adrienne stava facendo
esattamente la stessa cosa.
****************
Adrienne
amava i suoi figli,no,amare era anche troppo poco,Adrienne adorava e venerava i
suoi figli,erano la cosa più bella della sua vita e non aveva alcun dubbio su
questo,ma in quei giorni,proprio come quello appena passato,in cui avevano
quell’incontenibile voglia di fare giochi molto stancanti e sentivano
l’impellente bisogno di coinvolgerla,la tentazione di mettergli un sonnifero
nella merenda si faceva piuttosto insistente.
Si
buttò sul letto e sorrise fra sé:non lo avrebbe mai fatto,in fondo vederli
felici le faceva dimenticare tutta la stanchezza,poco importava se il giorno
dopo camminare sarebbe stata una tortura atroce,era riuscita a fare quello che
più le premeva,era riuscita a farli ridere.
Fortunatamente
ora i bambini stavano dormendo e dal momento che Billie risultava disperso da
qualche parte nello studio decise di dedicarsi ad un po’ di sana lettura.
Aprì
il cassetto del suo comodino e prese il libro che stava leggendo,ma la sua
attenzione fu attratta da una busta che teneva lì dentro praticamente da
sempre.
La fissò
per qualche istante,poi decise che preferiva leggere quella al posto del
libro,la prese in mano ed estrasse il foglio dalla busta.
Si soffermò sulla calligrafia di Billie,le era sempre piaciuta,caotica,ma comprensibile.
Quella dello scriversi quelle lettere restava,a parer suo,la migliore idea che avesse mai avuto.
Sapeva che Billie non era stato propriamente entusiasta quanto lei all’idea,ma Adrienne sapeva anche che con la giusta tattica poteva fargli fare tutto quello che voleva.
Dopo aver salutato Billie il pomeriggio prima del loro matrimonio era tornata a casa con la ferma intenzione di leggere la lettera che lui le aveva dato,ma non aveva potuto farlo fino alla tarda serata,infatti non appena aveva messo piede in casa sua madre l’aveva letteralmente sequestrata per sottoporle una serie di quesiti a detta sua fondamentali e solo dopo molte ore e molta pazienza Adrienne era riuscita a salire nella sua stanza e a rimanere finalmente da sola.
Si era sdraiata sul suo letto,avvolta nella sua coperta preferita,aveva aperto la busta e aveva iniziato a leggere.
1° Luglio 1994
Mio unico amore,ciao!
Abbastanza sdolcinato come inizio,lo so,ma è difficile
cominciare,è come scrivere una canzone,più ci tieni alla buona riuscita,più
difficile ti sembra da scrivere e ti assicuro che ci tengo che questa lettera
sia qualcosa di decente,che valga la pena di rileggere in futuro.
Andiamo con ordine...
Partiamo dal giorno in cui la mia vita ha subito la
virata più brusca e piacevole che potesse capitarle,il giorno in cui,Dio ti
ringrazio,hai deciso di chiedermi quell’autografo.
Dal preciso istante in cui ho incontrato tuoi
occhi,sono diventato quello che avevo sempre giurato di non diventare,ossia un
ragazzo pronto a tutto per una ragazza,un ragazzo perdutamente innamorato,io,lo
spirito libero per eccellenza,sono diventato uno zuccherino.
Vuoi la verità?
Anche se da quel giorno fare parte dei Green Day è un
incubo,perché Mike e Tré non perdono occasione per prendermi in giro per la mia
devozione verso di te, detto fra noi non è poi così male.
Quando dicevo che mai mi sarei ridotto ad essere il
burattino di una ragazza non avevo ancora conosciuto te,la tua dolcezza,la tua
allegria,la tua determinazione nel portare a termine qualsiasi cosa
inizi,allora ero solo un ragazzino deluso dalla vita che era stufo di farsi
manipolare da un destino che amava follemente accanirsi su di lui.
Non è un mistero che la vita non sia stata esattamente
una bella esperienza per il sottoscritto,ma da quando ci sei entrata tu,tutto
mi sembra più facile,più sopportabile,meno ingiusto,perché tu hai portato una
nuova luce nel mio pessimismo cronico,hai portato la gioia,l’allegria,la
serenità,la voglia di vivere che credevo di non poter più avere,ma soprattutto
hai portato l’amore,che mai credevo sarebbe davvero arrivato da me.
Solo da poco me ne sono reso davvero conto,ma ti ho
amata dal primo istante in cui ti ho vista,sei stata capace di colpirmi,ma non
come avrebbe fatto qualsiasi altra bella ragazza,tu mi sei entrata dentro
subito e non ne hai voluto saperne di lasciarmi,poi il destino,per una volta
favorevole a me,ha fatto il resto...come è andata poi è storia...
Ed ora sono qui,a fare l’ultima cosa che pensavo di
ritrovarmi a fare,ti sto scrivendo una lettera terribilmente sdolcinata...ma
d’altronde tu sai farmi fare quello che vuoi,io ci provo,a resisterti,ma come
si può resistere al tuo meraviglioso sorriso,ai tuoi occhi così dolci...ecco
che ci ricasco di nuovo,io non mi riconosco più...
Per il mio bene sarà meglio che mi interrompa qui,in
fondo quello che dovevo dirti l’ho detto,che altro può esserci ancora?
Beh,pensandoci bene qualcosa ci sarebbe:ti amo
Adrienne,ti amo come non ho mai amato nessuno e come non amerò mai nessuno e
domani sarà il giorno più bello della mia vita,perché finalmente lo potrò
urlare al mondo,quanto ti amo.
Te l’ho già detto che ti amo?
Billie
Adrienne adorava quella lettera.
Lo aveva sempre detto,bastava dargli un foglio bianco ed una penna e Billie Joe Armstrong era capace di creare un capolavoro e molte canzoni che aveva scritto ne erano la prova,ma la dimostrazione più lampante per lei restava quella lettera,nata per gioco,ma divenuta una delle cose più importanti del suo rapporto con Billie.
Non ne avevano quasi più parlato,di quelle lettere,entrambi erano sicuri che l’altro le conservasse,ma non c’era bisogno di parlarne,né di ripetere l’esperienza:gli bastava guardarsi negli occhi per ritrovarci tutto quello che avevano scritto quel giorno,lo sapevano e questo era per loro più che sufficiente.
La ragazza rimise la lettera al suo posto,poi guardò l’orologio:erano quasi le undici e mezza,forse era il caso di andare a recuperare Billie,ovunque egli fosse.
Si alzò e si diresse verso la porta,ma proprio mentre stava appoggiando la mano sulla maniglia,la porta si aprì e si trovò davanti Billie Joe.
Si guardarono per un attimo,metà sorpresi e metà divertiti.
Adrienne ‘stavo venendo a cercarti’
Billie ‘ed io stavo cercando te’.
Entrambi sorrisero per quella coincidenza,poi il ragazzo si avvicinò a lei e le prese la mano.
Billie ‘te l’ho mai detto che ti amo?’
Adrienne ‘me lo dici da circa quattordici anni...’
Billie ‘ah,ok,va bene,scusa’ e,facendo il finto offeso,fece per allontanarsi da lei,ma la ragazza non lasciò andare la sua mano e lo attirò verso di lei.
Adrienne ‘...ma non mi stanco mai di sentirtelo dire...’.
Il ragazzo la guardò sorridendo,chiedendosi come faceva ad essere sempre così maledettamente bella ed affascinante,poi le cinse la vita con le braccia e la baciò.
Billie ‘ti amo’
Adrienne ‘mmh...anch’io...’
Billie ‘qualche programma per le prossime...mmh...per le prossime ore?’
Adrienne ‘dipende...tu cosa proponi?’.
Il ragazzo non le rispose,si limitò a lanciarle un’occhiata divertita a cui lei rispose con un’altra fintamente ingenua,poi la baciò di nuovo,si voltò e spense la luce.
****************
Ebbene sì,cari miei,sono diventata più zuccherosa di
questi due piccioncini messi insieme!
Come direbbe la cara Meggie,smielata da cariare i
denti...
Non so che mi è preso in quel pomeriggio piovoso,quando
questa storiella ha visto la luce...
A dire il vero è da Agosto che mi chiedo cosa mi stia
succedendo,sto scrivendo una storia sui Green Day dietro l’altra...
Lasciamo perdere,qualunque cosa mi stia succedendo mi
piace,adoro scrivere su questi tre ragazzi e adoro scrivere su questa coppia
meravigliosa che è quella formata da Billie Joe Armstrong e Adrienne
Nesser...una delle famiglie più belle della musica,se me lo concedete...
Bene,augurandomi che questa storia vi sia piaciuta (e
che non siate annegati nello zucchero...) vi saluto e vi invito caldamente a
recensire!!
Bacionissimi!
Lady Numb
P. S. ricordate,tutto quello che ho scritto è
INVENTATO,non c’è nulla di vero!!
P (2). S. volevo semplicemente ringraziare tutti
quelli che hanno recensito le mie fiction sui Green Day fino a questo
momento,siete tutti carinissimi,gentilissimi...me felice!
Inoltre,un piccolo messaggino personale per Shaida
Black: effettivamente se fosse per me a questi tre mitici ragazzi succederebbero
delle cose tragiche,ma non perché sono loro,semplicemente perché io sono fatta
così,dammi una situazione molto tragica ed io ci faccio un film di quelli
colossali...però mi sono riscattata con questa,non è allegra,ma è tenera...e
inoltre forse,ma dico forse,ho in cantiere una cosuccia del tutto
demenziale...chi vivrà,vedrà!
P (3). S. Avrei bisogno di un piccolo
favore...se fra di voi ci fosse qualcuno particolarmente appassionato ai Good
Charlotte e che conosca qualcosa sulla storia dei membri del gruppo,potrebbe
farmi avere le informazioni per e-mail? Ultimamente ho cominciato ad ascoltarli
e alcune canzoni mi hanno ispirato,ma prima di scrivere qualcosa preferisco
saperne di più...grassie mille!!^__^