07/07/2010
2 recensioniSindrome di Stoccolma
Prologo
Il motore si accese bruscamente, il camion partì ed uscì dal deposito.
L’autista, apparentemente calmo, prese l’autostrada in direzione di Nagano, perché, a quell’ora, sapeva che non era particolarmente trafficata.
Spinse sull’acceleratore, incurante del limite di velocità, e si augurò di non essere scoperto da quella maledetta scorta che gli era stata alle calcagna per tutto il tragitto percorso con la moto da lui e dalla giornalista.
Intanto, appena dietro di lui, nel rimorchio, si trovava Kiyomi Takada, la portavoce di Kira.
La ragazza tremava nel buio, e sperava con tutta se stessa che Light la salvasse, perché, in fondo, lui la amava.
Oppure no?
Soltanto in quel momento la giornalista si accorse che, quanto dettogli da Yagami, era stato semplicemente uno stratagemma per servirsi ad arte di lei. No, non l’aveva mai amata sul serio.
Ed era per questo che ora lo avrebbe fatto. Sì, avrebbe ucciso il suo rapitore, Mihael Keehl, così finalmente Light sarebbe stato fiero di lei, e l’avrebbe amata.
Kiyomi prese in mano la penna nascosta precedentemente nei suoi indumenti, che, attraverso un abile inganno, era riuscita a non far trovare a Mello.
“Mihael Kee…”
La ragazza sì bloccò, impotente di continuare. Anche se avesse scritto quel nome, Yagami non l’avrebbe comunque amata, e
Calde lacrime scesero sul volto della giornalista, che strappò il foglio che aveva tra le mani, gettandolo poi sul pavimento del rimorchio.
Il ragazzo alla guida, che rispondeva al nome di Mello, aveva fermato il camion proprio all’interno di una vecchia chiesa abbandonata.
Il biondo aveva lo sguardo fisso davanti a sé.
- Matt… - sussurrò.
Sulla sua guancia cadde una lacrima, poi un’altra e poi un’altra ancora.
Perdonami, Matt. Non pensavo che ti avrebbero ucciso… Scusami…
Pochi minuti prima, la morte del suo migliore amico, gli aveva stretto il cuore in una morsa opprimente, insopportabile.
Improvvisamente, una fiammata partì dal retro dell’automezzo, che cominciò a prendere fuoco.
Il ragazzo, avvertito immediatamente l’odore del fumo sempre più crescente, scese dal camion, ed uscì fuori da quella chiesa, che, con le sue mura cadenti e vecchie, era stata quasi il suo rifugio di morte.
…
Lo spettacolo di una chiesa in fiamme era quasi bello visto da lontano, se non fosse che sarebbe stato sicuramente più piacevole vederlo attraverso lo schermo di una televisione seduti comodamente sul proprio divano, piuttosto che averlo davanti agli occhi.
Non doveva finire così… Dovevamo salvarci entrambi Matt!
Affranto e con un profondo senso di vuoto dentro di sé, Mello si incamminò verso l’autostrada.
Dopotutto, che altro poteva fare dato che la moto e il camion erano miseramente bruciati, se non tentare il tutto per tutto facendo l’autostop?
Note dell'autrice:
Bene, bene, bene, eccomi qui con una nuova Fanfiction! xD
Queta volta, ho voluto fare un esperimento: voglio provare a scrivere una FF a più capitoli e a riuscire a finirla! xD
E' da quasi due mesi che ce l'ho in mente, e finalmente mi sono decisa a buttarla giù! ^^
Spero che il prologo, per quanto corto, sia piaciuto. ^^
Sono bene accette sia critiche che consigli.
Baci! ^^
Sachiyo