La mia prima fic su Nana, dedicata al mio idolo, il mitico e stupendo Ren. Ho voluto "salutarlo" con questafic, visto quello che gli è successo è una specie di addio. XD

Buona Lettura ^.^

Personaggi: Ren x Nana, un piccolo accenno a Ren x Reira

Un fiore: il nome di lui, il tatuaggio di lei

Nana: “Se io morissi, moriresti con me?”

Ren: “Certo…”

A distanza di due anni, quando quel giorno ti ho rivisto, quando i miei occhi si sono posati sui fan dei Trapnest che esultavano cercando di afferrare o di toccare anche con un solo dito le mie gambe, ho visto tra il pubblico una persona che mai mi sarei aspettato di trovare lì in mezzo. Te…. Certo non eri lì per il nostro live, perché sono sicuro che i Trapnest li odiavi, come odi tuttora, per avermi portato via da te. Capivo che se eri lì era solo per me, capivo che avevi fatto uno sforzo enorme per riuscire ad entrare, e vederti lì con gli occhi pieni di lacrime incollati su di me mi ha messo nel panico. Quella sera sbagliai anche alcune note con la chitarra, ma non mi importava. Ciò che mi importava era che ti avevo rivisto, e una luce di speranza si riaccese nel mio cuore. Speranza che ormai dopo due anni se ne stava andando, ma che era prigioniera del mio amore per te.

La nostra storia d’amore ha continuato a vivere in noi, sempre. Quando sono partito per Tokyo senza di te, quando non ci siamo sentiti per due anni ritenendolo inutile, quando un mese fa tu sei scappata e anche tuttora mentre continui ad evitarmi. Perché so che il mio amore per te è infinito e che durerà per sempre qualunque cosa accada.

Sento la tua mancanza, Nana, sento la tua mancanza in modo insopportabile. E mi drogo, e ancora e ancora, per cercare di attanagliare quel dolore che mi strazia dentro, quel vuoto che sento ora che te ne sei andata. Mi piacerebbe rivederti per un ultima volta, mi piacerebbe davvero avere ancora tempo.

Hachi mi ha chiamato un attimo fa. Spaventata e preoccupata allo stesso tempo, perché ero in macchina da solo. Domani saremmo dovuti andare insieme da Nana, a Osaka. Perché domani è il suo compleanno, e io non ho né il tempo per darle il mio regalo, né il tempo per farle gli auguri.

Perché ora sono qua, in macchina, a Osaka, così vicino a te ma anche così lontano. Però sono felice. Perché mentre sfrecciavo a tutta velocità sulla strada scivolosa per la neve, impaziente di raggiungere la mia destinazione, mi è sembrato di vederti in mezzo alla strada, e quella immagine mi ha distratto. Mi ha distratto dalla strada, la tua immensa bellezza, i tuoi capelli neri, i tuoi vestiti da punk, ed è per questo forse che ora sono qui, immobile, morente. Mentre osservavo quei movimenti fluidi, ho perso il controllo della macchina, che si è schiantata contro il muro di casa mia. E ora so di non avere più tempo, perché l’odore di sangue e il dolore su tutto il corpo mi fanno capire che è la fine. Però sono felice, sono felice che l’ultima cosa che ho visto prima di morire è stato un gatto nero che attraversava la strada proprio davanti alla mia macchina. Un gatto che ti assomigliava tanto.

* * * *

No so cosa provare. Sentimenti confusi sono i miei. Provo tante emozioni diverse in questo momento. Rabbia, dolore, tristezza, rabbia, molta rabbia verso di te; che ora se qui sotto i miei occhi, in una bara completamente fasciato. Solo le tue mani sono scoperte, ed è un miracolo ha detto il dottore. Perché le tue mani sono l’unica parte rimasta incolume dall’incidente. Il tuo corpo era talmente coperto di tagli, graffi, sangue da non potersi nemmeno riconoscere, mi ha detto Nobu. Io non ho avuto il coraggio di entrare e vederti in quello stato. E ora che sono qui davanti al tuo corpo bendato circonadata da persone che piangono, vedo le tue mani illese, e una grande rabbia mi cresce dentro. Perché tra quelle mani perfette, con le dita incrociate tra loro, spunta un plettro con la scritta “Trapnest” in rilievo. Lacrime calde mi scendono dagli occhi, perché per quanto cerchi di negarlo, so che hai fatto di tutto per proteggere le tue mani, per impedire che almeno loro si ferissero, per paura di non poter più suonare la chitarra se mai ti fossi ripreso, o per amore del tuo lavoro, della tua chitarra che ami con tutto il cuore. E ora sotto gli occhi ho la prova concreta che tu tenevi di più ai Trapnest che a me, tanto da abbandonarmi, e andartene da solo a Tokyo per suonare con loro.

* * * *

Già forse il mio amore per i Trapnest supera perfino quello provato per Nana. Avrei fatto di tutto pur di proteggere i Trapnest, e me lo sono giurato quando ho annunciato a Takumi che avrei lasciato al band per disintossicarmi. E Nana spero che tu non debba mai saperlo, che quella sera, la sera del 4 marzo, io non stavo vendendo a Osaka per te, ma per la donna che odi tanto. Per la donna, per cui mi hai pregato di smettere di suonare. Ma io dovevo andarci, dovevo raggiungerla, dovevo convincere Reira a non lasciare i Trapnest e smettere così di cantare per causa mia. Perché senza di lei, senza la sua magica voce, i Trapnest sarebbero stati rovinati per sempre, e io dovevo proteggerli…

Ma nonostante questo io ti sempre amata e mai ho smesso di farlo. E ora Nana ti porto per sempre con me, nel mio cuore… E sono felice di morire pensando a te, e solo a te.

Ma ora, Nana, rispondi tu a quella domanda…

“Se io morissi, tu moriresti con me?”

Angolo dell'autrice:

Questa fic mi è uscita un pò così. Volevo scrivere qualcosa su Ren, qualcosa che lo ritraesse nei suoi ultimi istanti di vita, per quando è triste la sua morte. Ma non mi è uscita proprio come mi aspettavo, speravo meglio XD. Ma comunque ho detto, va beh pubblichiamola lo stesso, farò meglio la prossima volta. Mi rendo conto che il titolo non centri una beneamata mazza con il resto, ma volevo un titolo che colpisce nel segno. E ora noi fan di Ren non possiamo dire altro se non R.I.P. tesoro. XD Spero che almeno a qualcuno sia piaciuta.

Consigliate e commentate.

Grazie anche a chi si è limitato a leggere. Bye bye ^-^