Pastorella
Felice la gentil pastorella
il cui recondito pertugio
violato fu dal nobil vallo.
Ed ella ardea d'amor carnale
qual archibugio le fu fatale
del nero cavalier s'andò a infatuare.
Travolgea la passion focale
nel turbinio d'esaltazion infernale.
Caldo bianco color
c' ha l’candor de la neve
per tutto correa sul dolce corpo,
e rosso di furore si dipingea il loro amore.
Lambì un gelido vento le costor membra che ghiaccio portò il cuore,
in eterno oblio profondo il loro amore, che rotto fu dalla corporal morte.
Ma forte della vita continuo in morte
che niente poté cancellare
il loro amor fatale.