Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: Fly_ylF    10/07/2010    1 recensioni
Una storia che manca di qualcosa. Forse di un finale. Ma come si può scrivere di una fine che nessuno ancora conosce?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il mio cuore è di spine.

I miei occhi di ghiaccio.

Non so cosa sia successo.

Eppure.

Perché mi appari così lontana?

Ho perso. Contro me stessa. Contro di te. E adesso? Mi lecco le ferite che mi hai inflitto sapendo che l’unica persona che può farlo sei tu.

E non sai quanto male mi hai fatto.

Ma. Vorrei averti qui ora, qui con me. Vorrei sentire il tuo sorriso sulla mia pelle bagnato dalle tue lacrime. Vorrei abbracciarti, sentire le tue braccia che si aggrappano a me come se fossi l’unica roccia in grado di salvarti dalla cascata.

Ma tu non ci sei. E io non sono così forte.

Il telefono che vibra forte sul tavolo mi apre gli occhi, mi riaccende e illumino la realtà. Un messaggio. Una condanna? Una fine? Un nuovo inizio? Nulla? Mi tremano le mani, mi trema il cuore. Perché farmi uccidere da te è così piacevole?

Troppe domande. Voglio una risposta? Fa freddo.

“Vorrei che avessimo meno bolle di sapone.”

Non ti è mai piaciuto dire le cose con le parole giuste vero? Ti conosco da così tanto … Lo vorrei anche io … Vorrei che io e te fossimo una discesa senza ghiaia, invece siamo una salita abitata da lupi. Mi senti? Sto urlando per te, sto urlando il tuo nome perché ti odio. Odio il tuo coltello che ripassa sulle stesse cicatrici senza mai fermarsi, fino a logorarmi. Ma io amo il dolore. Ma io ti amo.

Vorrei che avessimo meno problemi. Ma tutti questi vorrei sono carte da gioco, basi fragili per castelli enormi destinati a essere abbattuti da bolle di sapone.

Io invece vorrei averti adesso.

Quando ti arriverà la mia risposta apparirò ai tuoi occhi come debole. Una debole persona che senza di te non è nulla, che ti vuole così tanto da abbattere sé stessa per te. Ma è anche per questo che mi vuoi. Ami avermi fra le tue mani e giocare con me come se fossi un piccola bambola di pezza.

Per un’ora ho aspettato una tua risposta, per un’ora mi sono logorata vagando per casa cercando di distrarmi ma continuando a tornare in quella stanza accanto al cellulare, aspettando quella scritta. Aspettando la tua risposta.

Uno squillo. Non il telefono. La porta. La apro.

Anche io volevo averti adesso

Sei davanti a me. Con quello sguardo. Quello sguardo vacuo, che tieni dopo aver pianto sperando così di riuscire a nascondermelo. Questa sera non farò finta di crederti. Tocca a me giocare ora.

“Hai pianto?”

Mi guardi, sorpresa. Mi fai cenno con la testa, chiedi il permesso per entrare. Te lo concedo ma ti blocco. Voglio saperlo. Lo so. Voglio sentirtelo dire. Voglio quelle quattro parole.

“No”

Perché menti? Ti tiro per il polso fino ad averti davanti. Faccia a faccia. Non hai più difese, per una volta, arrenditi. Abbassi lo sguardo, scrolli la testa come a voler scacciare qualcosa. Poi mi guardi di nuovo. E con un filo di voce –quel filo di voce così erotico e così triste- ti arrendi.

“Ho pianto per te”

E così finalmente. Noi due come mai abbiamo voluto ammetterci. Insieme. Tristi. Lo siamo sempre state, non l’abbiamo mai detto. Piangi davanti a me per la prima volta. Piangi con me per la prima volta. Stiamo davvero insieme per la prima volta. Ho tutto quello che voglio.

Il tuo sorriso. Contro le mie labbra. Bagnato dalle tue lacrime.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Fly_ylF