la bimba ha ormai cinque anni e anche se ha capito che con il nostro lavoro non possiamo passare tutti i giorni con lei quando proprio si mette in testa che non dobbiamo partire, non c'è santo he tenga.
come è successo l'ultima volta quando è toccato a me partire. la mattina aveva messo la valigia vicino alla porta come tutte le volte. sarei partito presto mentre lei ancora dormiva, avremmo così evitato i pianti isterici dell'ultima volta.
così la mattina scendo, preparo le ultime due cose e mi avvio alla porta accompagnato dalla mia amata mogliettina.
voltiamo l'angolo e davanti alla porta troviamo Alice con il suo adorabile brocio.
i capelli castano chiaro legati in due chingno mettevano in risalto gli occhi chiari socchiusi in modo arrabbiato.
continua a guardarmi come se la volessimo abbandonare. i sento terribilmente in colpa anche per me quando vado su un set e sto via anche mesi è difficile.
Ashley le si avvicina dolcemente abbassandosi per guardarla negli occhi -tesoro, quante volte ne abbiamo parlato?-
abbassa lo sguardo triste gonfiando le gote come fa spesso Ashley quando sa di avere torto.
-ma uffa, non puoi restare a casa- mi dice disegnando per terra dei cerchi invisibili con il piede. Ashley sorride, sa sempre come prenderla - se vuoi che mamma e papà siano come i genitori normali, daccordo papà rimane a casa- colta in fallo, comincia a scuotere la testa e farsi da parte per farmi uscire.
prendo la valigia e la ringrazio. poi fermo un attimo e l'abbraccio baciandola sulla fronte -quando torni?- mi chiede però sempre triste - presto cucciola, un mese massimo- . sembra poco convinta ma accetta, la rimetto a terra e si appoggia al muro. poi saluto Ashley baciandola dolcemente. -ti amo- le dico al'orecchio. sorride -ti amo anch'io-.
saluto di nuovo ed esco di casa. Ash prende Alice in braccio e mi guardano salire in macchina e scomparire dietro l'angolo
è gia passato un mese e finalmente sto tornando a casa.
a casa so che mi stanno aspettando e questo non fa che accrescere la mia impazienza nell'abbracciare le mie ragazze.
sicuramente saranno in cucina, Ashley starà aiutano la piccola a fare i compiti.
l'ultima curva che mi divide da loro e poi sono di nuovo a casa. la mia intuizione era giusta, la luce in cucina è accesa e appoggiata al tavolo c'è Alice seduta accanto ad Ashley.
chiudo la portiera e nel farlo cerco di farmi sentire il piu possibile. Alice se ne accorge subito e scatta alla porta.
in pochi secondi me la ritrovo in braccio che mi abbraccia forte.
la bacio dolcemente sulla fronte e insieme entriamo in casa. la metto giu e mi avvicino a mia moglie.
nel momento in qui Alice non c'è l'attiro a me e la bacio, la prendo in braccio e la faccio girare, quando la rimetto a terra a tutti i capelli spettinani le sposto una ciocca da davanti gli occhi e la bacio di nuovo.
-mi sei mancato- mi dice a pochi centimentri dal mio volto
-mi sei mancata anche te amore- stiamo per ricominciare a baciaci quando sentiamo Alice che ci chiama da camera sua. da che lo sappiamo che è camera sua? semplie è sopra il salotto dove siamo noi.
-arrivo cucciola-
mi stacco da Ashley e la raggiungo in camera sua. c'è qualcosa di diverso nella camera, poi capisco.
le pareti non sono piu bianche ma verdi e fuchsia. è veramente bellina.
-ti piace papà?- mi chiede speranzosa.
-è bellissima l'hai tinta tu?- lei tutta felice dice si di
-con mamma-.
la serata trascorre tranquilla tra un po di coccole sul divano e il sequel in camera da letto.
buondi ecco cosa partorisce la mia mente malata ma sopratutto ecco come mi immagino la piccola Alice!!!
----- eccola qui----non
è teneraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa???????????????