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Autore: SilviaPeyton    11/07/2010    4 recensioni
Cosa accadrebbe se Damon venisse ferito in uno scontro con Katherine e Elena ne fosse spettatrice? Post S1!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Note: I know, I know… dovrei scrivere l'ultimo capitolo di "Breathe Me" ma non mi è ancora arrivata l’spirazione giusta… Nel frattempo mi è venuta in mente quest’idea e ho deciso di scrivere una one shot. Questa volta ci sono ben tre POV (ebbene sì c'è anche quello di Stefan). E' un momento piccolo che se volete potrebbe essere ambientato verso la fine della S2. Attendo vostri commenti! Buona lettura!

 

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IS THIS THE END OF A MOMENT?

 

 

 

[Damon’s POV]

Non era per nulla intenzionato ad arrendersi o a permettere a Katherine di torcere un solo capello ad Elena. Il suo “averla mandata all’inferno” non le aveva fatto per nulla piacere. L’aveva fatta infuriare e rendere ancora più decisa ad uccidere quella che aveva definito “la copia di se stessa”.

 

Cosa potevano trovarci in un’umana era stata la domanda che aveva posto a lui e a suo fratello. Damon e Stefan Salvatore. Continuava a dire che lei aveva donato loro un’esistenza migliore. Che avrebbero vissuto tutti insieme ma prima doveva liberarsi di Elena. Era stufa di quel quadrangolo. Non era una cosa per lei. Lei, Katherine, amava essere al centro dell’attenzione e che qualcuno, un’umana in particolar modo, le rubasse la scena non le stava bene.

 

Avrebbe ripreso il controllo di Mystic Falls e lei, Damon e Stefan l’avrebbero governata. Ma quando non aveva ricevuto l’appoggio di quelli che erano stati i suoi burattini nel 1864 aveva capito che l’unico metodo per farli collaborare era sbarazzarsi di Elena.

 

Damon sapeva che Stefan avrebbe difeso Elena fino alla morte, quindi si era preso la parte di azione affrontando Katherine per primo. Mossa per nulla furba e alquanto suicida ma non avrebbe permesso a Katherine di prendere lei.

 

Lei, l’unica che gli avesse di nuovo fatto sentire la sua umanità. Lei, l’unica che gli aveva mostrato un amore che gli era sempre stato negato. Negato da suo padre, negato dalla donna che aveva amato per più di 145 anni e che lo aveva solo ingannato.

 

Elena.

 

Lei era stata l’unica a preoccuparsi sinceramente per lui, l’unica a donargli la sua amicizia, l’unica ad andare oltre il suo lato crudele e a fidarsi e a credere in lui.

 

L’unica persona che avesse mai fatto qualcosa per lui. L’unica persona che lo avesse fatto innamorare sul serio.

 

Avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei. Anche sacrificare la propria esistenza. Almeno lei avrebbe potuto essere felice con Stefan.

 

Ironico.

 

Ironico come ogni volta lui e suo fratello si ritrovavano ad essere in lotta per l’amore di una donna e che lui ancora una volta fosse “l’altro”. Perché aveva sempre saputo che Katherine preferiva Stefan. Era per questo che aveva iniziato ad odiarlo.

 

E questa volta aveva sperato che forse con Elena sarebbe stato diverso… che forse lei avrebbe scelto lui. Ma aveva poca importanza ciò che lui voleva. Aveva poca importanza il suo egoismo.

 

Perché per lei era pronto a metterlo da parte.

 

L’aveva proprio conciato male. Lui, Damon, condizionato dall’amore per un’umana.

 

Si lanciò contro Katherine pronto alla lotta. Consapevole di quanto lei fosse forte e avesse molti più poteri di lui. Si ritrovò sbattuto a terra ma si riprese velocemente e continuò a combattere.

 

Sembrava che non riuscisse in alcun modo a colpirla sufficientemente forte. Qualsiasi mossa per lei era prevedibile o comunque non abbastanza efficace.

 

E poi lo sentì. Un dolore lancinante all’altezza dello stomaco. Katherine gli aveva conficcato un paletto di legno e ora arretrava ridendo e contenta della sua vittoria.

 

Si accasciò a terra e l’ultima cosa che sentì fu una voce urlare il suo nome.

 

 

 

[Stefan’s POV]

La sentì gridare “Damon!” a pieni polmoni come se le avessero strappato via un pezzo di se stessa. Tentò di trattenerla ma fu inutile. La sentì scivolare via dalle sue mani e la vide correre verso suo fratello spaventata a morte.

 

Lui e Damon avevano fatto di tutto per proteggerla, ma il piano di Katherine si stava realizzando. E ora non era ferito solamente lui, ma anche Damon. Fino a quel momento Damon era riuscito a far loro da scudo in modo che non accadesse nulla ad Elena e lui non fosse ferito ulteriormente.

 

Elena si era subito occupata di lui cercando di dargli sangue che lui aveva rifiutato. Non era ferito gravemente, poteva farcela. Era sempre così cara e gentile verso di lui. Aveva visto la preoccupazione nei suoi occhi.

 

Ma ora… per Damon vedeva il terrore.

 

Sì, era terrorizzata all’idea che fosse successo qualcosa a Damon.

 

La vide accasciarsi accanto al corpo sdraiato di suo fratello e continuare a chiamarlo con voce spezzata. Riusciva a percepire il dolore di lei. Gli penetrava dentro come la lama di una spada. Elena era dilaniata per suo fratello.

 

Non l’aveva mai vista in quelle condizioni. Di solito sapeva riprendersi, passare all’azione. Non era mai stata il tipo da stare ferma a piangere. Ma anche da quella distanza vide le lacrime di lei cadere copiose lungo quel viso così delicato.

 

L’aveva vista avvicinarsi sempre di più a Damon con il tempo. Capirlo, affezionarsi e amarlo. Aveva percepito quella strana connessione che c’era tra di loro. E ne era geloso. Invidioso che lei guardasse suo fratello come non aveva mai guardato lui.

 

All’inizio era spaventato da quel legame. Diceva che non voleva che Elena soffrisse a causa di Damon. Ma la realtà è che aveva sempre visto quanto suo fratello fosse diverso accanto a lei. Ciò di cui aveva più paura era che Elena realizzasse quanto in realtà amasse Damon più di quanto amasse lui.

 

E adesso sapeva. Sì, lo aveva sempre saputo… ma ora ne era certo. Lei era innamorata di Damon. E lui l’aveva persa.

 

 

 

[Elena’s POV]

Aveva abbracciato Damon stretto a sé mentre continuava a chiamarlo ripetutamente ma lui aveva gli occhi chiusi e sembrava non sentirla.

 

Gli tolse il paletto dallo stomaco.

 

Sentiva le lacrime scorrerle senza fermarsi mentre tentava di risvegliarlo.

 

Quando l’aveva visto cadere a terra era come se qualcosa le si fosse frantumato dentro. Non si era mai sentita così distrutta. Ma le sue gambe avevano preso vita lo stesso e aveva corso velocissima per raggiungerlo.

 

Lui non poteva… non poteva…

 

Non riusciva nemmeno a completare quel pensiero. Doveva risvegliarsi, non gli avrebbe permesso di lasciarla. Era sempre lì attorno a disturbarla e ora che era lei a chiamarlo rimaneva immobile.

 

Era riuscita a sollevarlo un poco in modo che la sua testa fosse sopra le sue gambe mentre continuava ad avvolgerlo con le braccia e fissava il suo viso nella speranza che lui aprisse gli occhi e potesse vedere di nuovo quel color ghiaccio tanto familiare.

 

Voleva di nuovo sentire la sua voce che faceva commenti sarcastici. Voleva che apparisse dal nulla come suo solito. Voleva… voleva… solo che si riprendesse. Per lei.

 

Non poteva lasciarla così. Non ora.

 

Non ora che… sapeva.

 

Sapeva come si sentiva verso di lui. Era un sentimento che aveva respinto con tutta se stessa miliardi di volte. Ma ora non riusciva più a nasconderlo.

 

“Ti prego non lasciarmi…” sussurrò lei piano con la voce rotta e tremante.

 

Spezzò ogni distanza tra lei e Damon e gli diede un leggero bacio a fior di labbra mentre le lacrime di lei cominciavano a cadere sul viso di lui e si mischiavano a quel piccolo primo e allo stesso ultimo bacio rendendolo salato e ancor più disperato.

 

Quando staccò le labbra da quelle di Damon le vide dischiudersi un poco.

 

“Pensavo che avrei sempre fatto la parte del bel principe invece di quello della bella addormentata… dovrò comprarmi una parrucca bionda”

 

Un sorriso cominciò a dipingersi sul volto di lei e rise sollevata come se le avessero tolto un macigno dalle spalle.

 

“Sei vivo… sei vivo…” continuava a mormorare mentre appoggiava la fronte a quella di lui e finalmente si rilassava.

“Non è così semplice farmi fuori…” rispose lui stanco ma con il suo solito sorrisino stampato sul viso “Inoltre non ti libererai facilmente di me”

“Sembra che dovrò sopportarti ancora”

 

Lui rise e le accarezzò il viso e poi sentì le dita di lui scorrerle tra i capelli. Percepì di nuovo il suo cuore battere, come se fino a qualche istante prima avesse cessato di farlo.

 

“Non vado da nessuna parte, Elena” bisbigliò lui.

“Non ti permetterei di farlo” rispose la ragazza ad occhi chiusi.

 

E questa volta le mani di lui si misero a coppa sul suo viso fu lei a sentire le labbra di lui avvicinarsi alle sue. Erano morbide e calde. Il bacio si fece sempre più profondo e si ritrovò completamente immersa in esso senza riuscire a pensare a nient’altro.

 

“Dopo questo non ho alcuna intenzione di farmi uccidere”

“Sarà meglio per te se non vorrai essere perseguitato”

 

Damon rise e le asciugò le lacrime dolcemente con i pollici.

 

“Non vedo l’ora di continuare questa discussione più tardi… facciamo in camera tua?”

  
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