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Autore: kiky_43v3r    12/07/2010    1 recensioni
Anna, ragazza sedicenne con problemi di alcool e di droga, si ritrova a dover passare un mese con la sorella maggiore, Alessia, e la sua ez migliore amica Gaia, insieme a un gruppo dell'oratorio. qui troverà tutto quello che cercava con l'alcool e la droga: l'amore.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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***

Anna POV

Sento il cellulare squillare nella pochette.

Sono ubriaca fradicia, come tutti i sabati sera da due anni a questa parte d’altronde.

Sto pomiciando con un perfetto sconosciuto di cui so solo il nome: Luca.

Ignoro il suono insistente del cellulare e mi metto a cavalcioni su di lui, dando più passione al bacio e rendendolo più eccitante per tutti e due.

Lui posa le sue mani sul mio sedere e piano piano mi alza il vestito, già corto di suo.

Le sue mani percorrono le mie cosce mentre io gli mordicchio il collo.

L’aggeggio continua a suonare e devo ammettere che ora inizia a darmi fastidio.

Do un ultimo morso al suo collo per poi voltarmi a cercare la pochette senza però scendere dalle sue gambe.

Dove cavolo si sarà cacciata la mia pochette?

Provo a tastare il divano e la trovo.

Luca comincia a mordicchiare il mio collo e i lobi delle mie orecchie mentre io rispondo.

Non guardo neanche chi è.

Nessuno oserebbe distrarmi a quest’ora, quindi o è mia mamma o è mia sorella più grande Alessia.

Premo il tasto e rispondo portando indietro la testa inclinata di lato, per facilitare Luca.

-Pronto?-

Rispondo con voce strascicata e non lascia dubbi sul mio stato.

-Anna ma sei ancora ubriaca?-

Okay, è mia sorella, poteva andarmi peggio.

Se era mia madre mi avrebbe messa in punizione e mi avrebbe tenuta rinchiusa in casa per un mese, e sarei stata costretta a scavalcare la finestra per il mese seguente, il che non era un problema all’andata, il problema era quando tornavo all’alba ubriaca fradicia.

-Mmmmmmh… cosa intendi esattamente per ubriaca?-

Rido come una scema.

Mi piace dare risposte casuali alla gente in modo che si scervella ore e ore per capire cosa intendevo.

-Bene, dimmi con chi sei e cosa stai facendo-

Oddio forse era meglio mamma, almeno lei non mi chiedevo con chi ero e cosa facevo.

-Mmmmmmmh… sono con Luca e non ti dico cosa sto facendo perché te lo puoi immaginare, scusa ma sono molto occupata al momento, chiama più tardi-

Rido giuliva e riattacco il telefono.

So che qualsiasi cosa ho intenzione di fare la devo fare il fretta e furia perché quando Alessia si mette in mente qualcosa la fa e so che, anche se è in vacanza in montagna con i suoi amichetti dell’oratorio, che erano anche i miei amichetti, ma che ora non cago più, mi troverà e mi riporterà a casa.

-Muoviamoci-

Butto il cellulare sul divano a caso, e mi avvento su di lui strappandogli la camicia.

Alessia POV

Tu-tu tu-tu

Cavolo mi ha riattaccato, non è possibile, e ora come faccio a ritrovarla?

Mi manca la vecchia Anna, quella brava e gentile con tutti, quella che il sabato sera non si ubriacava, quella che non fumava come un turco, chissà perché è sparita.

Al suo posto ora c’è un Anna diversa, che s ubriaca tutte le sere, che va alle feste, che si è tatuata e si è fatta dei piercing, che va a letto con il primo ragazzo che le capita davanti.

-Allora dov’è?-

Alzo lo sguardo e gli occhi verdi e preoccupati di Gaia sono davanti a me.

Fino a quattordici anni era lei la sua migliore amica, andavano sempre in giro insieme, erano delle brave ragazza, peccato che poi Anna è cambiata.

La cosa che più mi piace di Gaia è che lei, nonostante Anna gliene abbia dette di tutti i colori, l’abbia insultata e mandata a quel paese, lei continua a preoccuparsi e a volerle bene.

Non che io non voglia più bene a mia sorella, è solo che ora provo compassione e litighiamo sette giorno alla settimana, ventiquattrore su ventiquattro.

-Non ne ho la più pallida idea, ma so come scoprirlo-

So che Chiara è con lei, la sua migliore amica ora, ma so che non è davvero sua amica, sennò non la lascerebbe bere, drogarsi, fumare, farsi tatuaggi o cose del genere.

Compongo veloce il suo numero mentre controllo l’orario.

È l’una di notte e lei sarà già ubriaca da tre ore.

Risponde al settimo squillo mentre io batto il piede nervosa sul pavimento.

Assumo una voce profonda, maschile.

-Ehy bambola, dove siete?-

Lei ride giuliva mentre sento la musica a tutto volume dall’altro capo del telefono e un tipo che le dice cose sconce.

-Siamo da Luca, in via Bertoldi 16-

Riattacco senza dire una parola.

Perfetto, ora so dove sono.

Il problema è come raggiungerla.

Siamo in campeggio con l’oratorio e non possiamo spostarci senza un animatore che ha l’auto, e se dovremmo farci aiutare da un animatore scoprirebbero tutto.

Oddio che faccio.

-Hai scoperto dove sono?-

Ero talmente intenta a pensare come andarla a prelevare che non mi sono neanche accorta che Gaia mi si è avvicinata tesa.

-Si, il problema è arrivarci-

Si guarda in giro pensierosa.

-Dovremmo dirlo a un animatore, ma di chi ci possiamo fidare? Menny forse-

Non ha tutti i torti, Menny ci segue sempre e ci aiuta in tutto e per tutto, in più conosceva anche mia sorella prima, dobbiamo cercarlo.

-Andiamo a vedere dov’è, a quest’ora penso che lo troveremo in tenda-

-Perché cercate Menny?-

Una voce profonda e melodiosa alle nostre spalle ci risveglia dal nostro piccolo inferno.

Mi volto e mi trovo faccia a faccia con Mattia, un ex amico di mia sorella.

Che fare?

Penso che se glielo diciamo non spiffererà tutto in giro.

Di lui ci possiamo fidare dai.

Scambio uno sguardo d’intesa con Gaia per poi rivolgermi di nuovo a Mattia.

-Mia sorella è nei guai e dobbiamo andarla a prendere a una festa, solo che è a due ore di viaggio da qui, quindi dobbiamo cercare Menny per farci portare in macchina-

Il suo sguardo si fa triste.

Sono sempre stata convinta che lui avesse una cotta per mia sorella, e questa sua tristezza rafforza le mie convinzioni.

Sospira.

-Va bene, vengo anch’io, vado a cercarlo-

Gli sorrido, è davvero un ragazzo d’oro.

-Grazie, noi intanto prepariamo l’occorrente-

Mattia corre via e Gaia mi guarda interrogativa.

-Cosa dobbiamo preparare?-

Non è mai venuta con me a prendere mia sorella dopo una festa, mi sembra troppo piccola e innocente anche se ha solo un anno in meno di me.

-Dobbiamo portare dell’aspirina per il mal di testa e del sonnifero, sennò scatenerà un putiferio in macchina e non ti puoi neanche immaginare cosa è capace di fare da ubriaca-

Corro frenetica per la camera cercando di non svegliare la mia compagna di stanza Jessica, che ormai dorme da ore.

-Che succede?-

Sulla porta compare Menny in pigiama, gli occhi gonfi e rossi dal sonno, i capelli in disordine, dietro di lui Mattia.

-Mia sorella è nei guai, ci puoi portare in città con la tua macchina ti prego?-

Lo guardo implorante.

Sembra pensieroso e indeciso.

-E cosa diremo al Don?-

È vero, non ci abbiamo pensato a questo.

Non mi permetterà mai di tenerla qui, a meno che non gli dica la verità, ossia che è nei guai e penso che un soggiorno qui potrebbe aiutarla.

-Diremo la verità-

Mi guarda ancora un po’ pensando.

-Va bene, scendete e montate, io intanto vado a prendere le chiavi-

Gaia e Mattia iniziano a scendere le scale di corsa, io sono l’ultima.

Mi fermo vicino a Menny e lo bacio sulla bocca.

-Grazie-

Anna POV

Apro gli occhi.

Vicino a me giace un ragazzo bellissimo, a petto nudo, coperto solo da un lenzuolo, proprio come me.

La testa mi fa malissimo e gira tutto.

Dalla stanza vicino provengono delle urla disumane, di ragazze e ragazzi.

Chissà cosa succede.

Ma chi sene, io sono qui con questo fusto e penso a quello che succede di là.

Sono proprio strana forte eh.

Volto le spalle alla porta e metto la testa sul petto del ragazzo di cui non ricordo nemmeno il nome.

Sento qualcosa sbattere.

Mi giro e mi trovo davanti la faccia furiosa di mia sorella che mi guarda incavolatissima.

-Alzati e vieni con me-

Lo dice gridando e questo mi irrita parecchio.

Odio quando la gente urla, figurati poi quando ho un mal di testa post sbronza.

-Non gridare cazzo!-

Si avvicina al letto e mi strattona giù.

-Muoviti, ti porto via-

La guardo furiosa, chi cazzo è lei per dirmi quello che devo fare?

-Non vengo via con te e con i tuoi patetici amici.

Mi guarda come se non avessi parlato, ormai è indifferente ai miei insulti.

-Menny, l’ho trovata, vieni a aiutarmi-

Oh perfetto, non solo si è portata dietro Gaia e Mattia, ma anche il suo ragazzo.

Quanto la odio.

Menny entra nella stanza e mi viene incontro.

Mi sbatte sul letto e mi tiene ferma per i polsi.

Vedo mia sorella cercare qualcosa nella borsa per poi tirarci fuori delle gocce e una pastiglia.

Capisco subito cosa vuole fare, è patetica.

Serro le labbra decisa.

Mi tappa il naso, e io tengo chiusa la bocca finchè non ho più aria e, arrabbiata come non mia la paro di poco per prenderne un po’.

Lei ne approfitta e mi ci infila le gocce e la pastiglia.

Menny mi prende in spalla e mi porta fuori, in macchina.

Piano piano sento le forze abbandonarmi, finchè non mi addormento sotto effetto del sonnifero.

***

Anna: http://images2.fanpop.com/images/photos/6300000/Elena-Gilbert-k-the-vampire-diaries-6353428-684-893.jpg

Chiara: http://www.alcinema.info/wp-content/uploads/stewart2.jpg

Alessia: http://static.thehollywoodgossip.com/images/gallery/whitney-from-the-city.jpg

Gaia: http://www.seriesblog.es/wp-content/uploads/2008/06/kristin-kreuk-76.JPG

Mattia: http://static.thehollywoodgossip.com/images/gallery/paul-wesley-picture.jpg

Menny: http://26.media.tumblr.com/tumblr_kq38ehHaMH1qa44a8o2_400.jpg

Vestiti Anna e Chiara: http://www.polyvore.com/capitolo/set?id=20656440

Vestiti Gaia e Alessia: http://www.polyvore.com/capitolo/set?id=20658485

Vestiti Menny e Mattia: http://www.polyvore.com/capitolo/set?id=20659125

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Vi prego recensite

  
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