PREMESSA IMPORTANTE:
Come avrete letto nella
presentazione questa storia non è altro che un sequel di una mia storia scritta
in precedenza, ovvero Family Portrait che non è altri
che la prima storia che ho scritto e postato su questo sito nel aprile del
2008. Per chiunque non abbia letto la storia in precedenza (e non avesse voglia
di farlo) la riassumo brevemente qui, anche solo per presentarvi i numerosi
personaggi che sono frutto del mio cervellino malato:
Mark e Tim sono i due figli
di Gerard Way che assieme a Kyle Way (il figlio di Mikey Way), Daniel Iero (figlio
di Frank) e Cory hanno fondato una band alternative
al passo con i MCR ma decisamente più punk, gli ‘Five
Happy Dead Guys’. Gerard e sua moglie Bryana (sorella di Zacky Vengeance, sembra beautifull xD) hanno poi un’altra figlia, la primogenita Helena
fidanzata da tempo con il primogenito di Iero, ovvero
Eric. Mikey, rimasto vedovo aveva costretto i MCR a
sciogliersi ma grazie a Gerard e a Frank la band si è riformata e ha preso i
figlioletti come band supporto per i live danno a loro l’occasione per sfondare
come band. Il fattore love story ovviamente non manca: Mark è fidanzato con una
bella ragazza che si è da poco trasferita nel Jersey dalla california
di nome Charlotte, o Lotte, che ha rubato al ex rivale Kyle
con il quale, inoltre ha avuto scontri pesanti. Tim invece dopo aver scaricato
la bella chearlider Megan si è fidanzato con la
figlia di Ray Toro, Lucy. Le tematiche famigliari poi non sono rosee almeno al
inizio della storia inquanto Gerard e Mark si
scontrano spesso anche se poi vengono quasi sempre risolte. Mark è un ribelle
mentre invece Tim è un ragazzo brillante, un cult della scrittura: i gemelli
uguali ma opposti. La storia è finita con la band di Mark al debutto ma ora, se
vi va, leggente un po’ che è successo, due anni dopo ;)
Questa storia è totalmente e
integralmente dedicata alla Grè, che crede un po’ troppo
nelle mie doti di scrittrice e ama molto più di me questa storia, Tim e specialmente
Mikey.
Grazie per esserci sempre e
beccarti tutte le mie bastardate/spoiler.
<3
Night as dark as my
thoughts
sets the scene for my return
Capitolo Uno: Beautiful
eyes, beautiful lies...you're killing me
Mark PoV
Il sudore mi cola lungo il
collo.
Con gesto veloce sposto il
ciuffo impregnato di sudore dalla fronte mentre sento la matita per occhi
colata fino alle guance….
In questo locale si fonde,
letteralmente.
Faccio un passaggio un po’
troppo veloce sulla tastiera e mi taglio un dito con una corda. Amen, ormai
capita a tutti i concerti.
Volto la testa verso sinistra
e vedo Kyle spostarsi il ciuffo all’indietro
facendoci passare fluidamente le dita attraverso. Non so come fa a stare
conciato così: jeans strappati, maglietta nera e giacchetta da simil-avvocato-sfigato del cazzo.
Io sto crepando di caldo e ho
una maglietta smanicata nera di cotone anche
abbastanza larga. Ma ci sto morendo. Sento il sudore scendere anche sulle
gambe, chiuse nei jeans aderenti.
Kyle prende un respiro profondo poi attacca a gridare
l’ultimo pezzo della canzone mentre io mi accanisco pesantemente sulla chitarra
come se volessi ucciderla.
Until my last breath i’ll see into you’re dark dead eyes!
La canzone termina con la
doppia rullata di Cory e la folla esplode.
Mi lecco il dito ferito
succhiandolo appena e mi volto verso il mio amplificatore, sul quale è
appoggiata una bottiglietta d’acqua. Ne prendo un sorso molto generoso e il
resto me lo verso sui capelli ormai completamente zuppi dal sudore.
Cory si sfila la maglietta che sembra appena uscita da una
lavatrice, spettinandosi i capelli biondo platino che ormai sono eccessivamente
lunghi per essere sparati. Anche lui decisamente accaldato. Mi guarda con i
suoi piccoli occhietti verdi un po’ furbetti e poi si leva il sudore dal collo
con un asciugamano.
So che sta pensando.
È finita anche stasera,
ultima canzone poi via tutti a rinfrescarsi e poi a bere.
Come lavelli.
Alla mia destra c’è Dany con la sua strato nera piena di adesivi stranissimi.
Ho sempre pensato che quegli adesivi fossero basilari per tenere assieme lo
strumento e il solo staccarsi di uno avrebbe provocato la dipartita dello
strumento.
Alza gli occhi su di me
lanciandomi un sorriso a 300 denti poi torna ad accordare il suo strumento.
I capelli castano scuro si
stanno allungando eccessivamente e il ciuffo gli copre mezza faccia. I capelli
si arriccina poi appena sotto alle orecchie e sul
collo. È cambiato tanto negli ultimi due anni.
Siamo cambiati un po’ tutti.
Siamo cresciuti, diventanti
un po’ più uomini. Anche Timmy, mio fratello.
Il suo ciuffo è lunghissimo e
gli copre mezzo viso, mentre il resto dei capelli è completamente rasato.
Esattamente come me.
Ci piace avere gli stessi
capelli, e avvolte, se siamo in vena gli stessi vestiti. Per confondere la
gente. Quando abbiamo il trucco di scena bianco e copriamo i nei allora siamo
identici, come vedersi a uno specchio.
Essere gemelli implica un
legame indissolubile che non è dettato solo dal sangue ma soprattutto dal
organo che lo pompa in giro per l’organismo. Basta una occhiata, osservare
dentro gli occhi del altro ed è fatta.
Sappiamo esattamente cosa pensa l’altro.
E ora Tim sta pensando che il
suo asma aumenta sempre di più con l’aumentare del concerto.
Così mi avvicino a lui
prendendo l’inalatore dalla tasca e passandoglielo dietro al basso, al Thunderbird bianco della Gibson.
Lui mi sorride
ringraziandomi.
Se non avesse me sarebbe
fottuto, con la testa perennemente sullenuvole.
Kyle mi lancia una occhiata d’intesa poi prende il
microfono “grazie mille a tutti per esservi sbattuti e gasati con noi stasera!
Ed ora l’ultima canzone prima di lasciarvi con i nostri vecchi! I My Chemical Romance!”
Cory fa una rullata di batteria mentre io e Tim
sorridiamo.
Si, i nostri vecchi.
Decisamente vecchi.
“e ora senza alcun indugio vi
presentiamo il nostro primo successo! Pool of Blood!”
La folla esplode mentre Dany fa partire un riff di chitarra seguito da una rullata
devastante di Cory.
E parte. Il nostro primo
successo si, sono passati due anni ormai ma sembra ieri.
E dopo un disco e uno in
uscita tra poco posso finalmente dire che non ho più nulla da invidiare al mio
vecchio. Molti spettatori sono qui per noi, non solo per loro.
Abbiamo un buon seguito.
Sorrido mentre parte il mio
assolo, così la mia Les Paul nera si mette a parlare,
cantando meglio di Kyle.
Ed è in questo mento che mi
sento realmente realizzato.
Lo sono.
E ho solo 17 anni, 18 tra una
settimana, eppure mi sento il re del mondo.
Tim PoV
Scendiamo dal palco ridendo
come pazzi. L’adrenalina fa un effetto stranissimo devo dire.
Dany si butta su Mark che per poco si ammazza, scendendo
le scale. Li guardo e sorrido mentre Cory e Kyle mi prendono per le spalle intonando coretti di gioia.
I nostri genitori e i
rimanenti chimici ci guardano orgogliosi di noi. Siamo davvero cresciuti da
morire in questo periodo…
Papà ci viene incontro
prendendo Mark per il collo con un braccio e sfregandogli il pugno sulla testa
“bravo il mio ometto!”
“cazzo papà ma sei
deficiente?? Mi stai facendo malissimo! Mollami subito!”
Ridiamo tutti assistendo a
nostro padre 46enne che mette sotto quel coglione di Mark come tutte le volte.
Mikey mi mette una mano sulla spalla e mi dice “Bel lavoro
collega” come tutte le volte prima di apprestarsi a salire sul palco con il suo
Fender Jazz Bass al collo.
Bob si passa le bacchette da
una mano all’altra mentre Frank si sistema la chitarra davanti al pancione.
È decisamente levitato nel
ultimo periodo.
Decisamente troppo.
È un palla, insomma.
Papà e Ray parlando coincitati.
Sono eccitati quanto noi
quando devono suonare.
Poi come da copione Mikey prende a saltellare per scaldarsi e dopo aver fatto
il consueto merdamerda salgono sul palco.
Li guardo un secondo prnedere posto. Mi ha sempre affascinato il modo in cui
papà incita il pubblico.
È il miglior intrattenitore
che conosca, Kyle si deve impegnare per farlo, a papà
sembra che venga naturale.
Dany arriva e mi prende a braccetto “dai Timmy vieni nel camerino a bere!”
“massì
dai una birra ci sta bene…”
“una?”
Rido “ahah
tre o quattro!”
Questa vita mi fa davvero
stare bene.
Mark PoV
Sprofondo nel divano
prendendo al volo una lattina di birra lanciata da Dany.
Che grande che sono, nonostante la stanchezza ho dei riflessi fenomenali.
Evidentemente, quello che sto pensando, si riflette sull’espressione del mio
viso visto che Tim alza gli occhi al cielo. O forse è la telepatia tra gemelli
di cui parlavo prima… fatto sta che la cosa mi fa
ridacchiare, e non poco.
“cazzo sono distrutto” dice Cory lasciandosi cadere accanto a me “non so quanto tempo
reggerò ancora a questi ritmi”
“tornatene a Kearny se non ce la fai” gli dice Kyle
tirandogli una cuscinata “io voglio solo gente che ci sa fare nella mia band,
mica scansa fatiche!”
Ridiamo tutti, anche Cory.
È un clima fantastico,
andiamo d’accordo nonostante siamo 5 ragazzi totalmente diversi.
“tua band?” chiedo fingendomi
minaccioso “è la MIA band… altro che la tua!”
“no cocco, il frontman è il cantante!”
Dany ride sguaiatamente sedendosi poi in braccio a me
“senti una cosa, teddy berry,
stasera quanto torniamo al albergo passi un attimo in stanza da me? Ti sei
scordato alcuni fogli che forse sono importanti”
Annuisco pensando un attimo.
Cosa posso essermi scordato
da Dan? Boh….
Non mi viene in mente nulla e
questo non è assolutamente da me. Io di solito ho una memoria di ferro ricordo
anche i dettagli più assurdi su qualsiasi cosa….
“no problem
Dan dopo vengo” rispondo facendogli un occhiolino mentre lui si alza con un
sorrisetto e, prendendo mio fratello per un braccio, esce dalla stanza
saltellano.
È particolarmente strano in
questo periodo ma, infondo, è uno Iero. Mi
preoccuperei se fosse normale.
“domani si torna a casa” dico
dopo un paio di minuti di silenzio. Cory e Kyle mi guardano sorridendo sollevati.
Essì, dopo tre mesi si torna a casa finalmente…
E non lo dico perché questa
vita non mi piace, o mi sta stretta… anzi… ma manca la mamma, Helena, Blacky,
le sfuriate mattutine di papà sedate da mamma… tutto…
Tutto tranne Lotte, visto che
ormai non stiamo più assieme, nonostante
una vera rottura non ci sia mai stata.
Nella saletta entrano Brian e
Andy. Quest’ultimo è un ragazzo di appena 25 anni ma decisamente arguto e
deciso. È il nostro menager nonché alievo di Bri…
“ragazzi coraggio Worm vi sta aspettando per portarvi al hotel…
se volete far qualche autografo non c’è problema” ci spiega toccandosi il
piercing al sopracciglio e spostando i lunghi capelli verdi dalla faccia.
Ho già detto che è
leggermente eccentrico? Forse no …
“aspettate un attimo” dico io
fermando tutti “Tim e Dan sono qua in giro… non
dovremo aspettarli?” a dire il vero non mi va di far gli autografi…
“ve li mando io” mi dice
Brian “voi andate pure incontro al
vostro destino di giovani star”
Sbuffo. Merda ci ho provato.
Non è che odio i miei fan eh… assolutamente io a loro debbo tutta la mia vita però… diciamo che…
Le porte si aprono e le grida
mi investono.
Ecco.
È questo che odio.
Le ragazzine urlanti che mi
fissano sgolandosi dalle transenne e desiderandomi come se fossi un pezzo di
carne da stuprare.
“MARK!”
Qualcuna grida Tim… ma questi sono dettagli…
Kyle mi passa un pennarello “vai divo delle bimbette…”
“che posso farci se IO sono
così bello e amato? Tutta invidia!”
Dan pov
Tim si siede a gambe
incrociate a terra mentre io mi accendo una sigaretta.
Sono in uno stato di
scombussolamento ormonale totale.
“Dio Dan lo sai che ti voglio
bene ma cazzo” mi dice passandosi una mano sugli occhi “quando mi dici che ti
vuoi scopare mio fratello mi viene mal di testa…”
Io lo guardo sconvolto con
tanto di bocca spalancata, in tutto il mio stupore “io non me lo voglio fare! O
almeno non solo… io mi sono innamorato Tim lui è…”
“…l’uomo
della mia vita, è bellissimo mentre suona e gne gne gne” mi fa il verso il
morettino guadagnandosi un vaffanculo per linea
diretta “lo so Sweet-Sweety ma io che posso farci? Se
vuoi ci posso provare a dirglielo ma-“
“-Tim
ma sei scemo?? Non puoi dirglielo!”
“e allora?” mi dice alzando
un sopracciglio “come pensi di fare? Rimanere a gongolarti e masturbarti fino
al suo matrimonio?”
Lui abbasso il capo “ma lui e
Lotte…”
“si sono lasciati, lo so… ma pensi che uno come Mark rimarrà solo per molto?”
Sospiro rassegnato.
È vero, lui non ha problemi a
trovarsi una tipa… ma cosa posso fare io? Io sono un uomo… non penso che mi amerà mai..
E ha ragione.
Sono io quello sbagliato.
Lo vedo alzarsi e venire
verso di me. Mi spettina i capelli “lo so cosa stai pensando non sono scemo… devi fare una scelta: vivere con il rimpiato di non averglielo mai detto o il rimorso di averlo
fatto ma esser stato magari rifiutato?”
“non voglio che le cose
cambino tra noi” dico con un filo di voce “è il mio migliore amico…”
“non cambierebbero in nessun caso… ha la testa anche se non sembra…
e capirebbe…”
Alzo gli occhi in quelli del
mio amico.
Lui e Mark sono identici per
tutti ma non per me.
Vedo una luce diversa nei
loro occhi, e quella di Mark mi fa impazzire.
Ok…
Ha ragione Timmy…
Devo fare una scelta….
Lo abbraccio istintivamente e
lui ridacchia “ehy non sono Mark”
Io annuisco staccandomi “ma
sei comunque un grande amico…”
“eccovi piccole pesti!”
Ci voltiamo e vediamo Andy
venire verso di noi.
“forse andare su! Gli altri
vi stanno aspettando!”
La scelta….
Devo fare la scelta della mia
vita…
Tim pov
Accettare l’omosessualità di
Dan non è mai stato un problema per me.
Sono stato il primo a
saperlo, quando un pomeriggio lo trovato steso sul pavimento della sua stanza
piangente.
E li l’ho costretto ad
aprirsi e a dirmi tutto, mi ha sconvolto in un primo momento ma dopo è stato
tutto più facile. Soprattutto per Dany che ora ha un
confidente.
Lo guardo firmare autografi e
fare foto con le fan.
Il sorriso che regala a tutti
è così bello e puro che scatena in me un’improvvisa allegria.
Cosa c’è di più bello del
amore infondo?
Io sono due anni che sono
innamorato, e sto bene, con me stesso e con gli altri.
“Tim ti prego facciamo una
foto!”
“Certo” dico con un sorriso
timido mentre la ragazza in questione mi si avvinghia addosso costringendo la
povera madre, compressa contro la transenna, a scattare una foto che
sicuramente sarà mossa.
Le sorrido mentre lei mi
guarda estasiata prima di concentrarsi su Dan che sta per passarle davanti.
Alla mia sinistra Cory fa lo sciupa femmine in cariera.
Coglione.
Ridacchio dandogli una sberla
sul capo e scatenando le risate di Kyle.
Mark invece è quasi infondo alla transenna e firma rapido
autografi sul nostro cd.
Non ha molto amore per gli
incontri con le fan, lui, soprattutto se sono post concerto.
E infatti appena giunto alla
fine della transenna si getta dentro all’Hummer che
ci aspetta, con tanto di Worm pronto alla guida, per
portarci al nostro hotel.
Noi ci mettiamo un quarto
d’ora a raggiungerlo.
Appena salgo Mark è già
spaparanzato da un pezzo nel sedile davanti “dai parti”
“aspetta manca Dany” dico indicando il nostro chitarrista che sorride a
una fan che timida gli porge un pupazzo a forma di cane.
“chissene.
Parti” ribatte mio fratello ormai quasi addormentato.
Io alzo gli occhi al cielo
mentre Dan ci raggiunge e la macchina può finalmente partire “Ma i chimici non
hanno ancora iniziato?”
“no” ci dice Worm “siamo in enorme ritardo… le
attrezzature lasciano a desiderare stasera.”
“dannato Micigan”
dice sbadigliando Kyle “porta sempre merda… a che ora abbiamo l’aereo domani per Belleville?”
“alle 14… così avete il tempo
di recuperare un po’ di sonno” dice il nostro bodyguard con un sorriso mentre
svolta per entrare nel cancello che si chiude appena in tempo, lasciando fuori
un gruppo di fans urlanti
“io non ci posso credere”
dice Mark “cheppalle pure si mettono a correrci
dietro come sfigate”
Smontiamo e Dan va verso il
cancello con un sorriso facendo strillare le ragazzine
“deficiente” guardo male Mark
che intanto osserva Dan appoggiarsi al cancello per firmare autografi “digli
che lo aspetto al massimo mezzora poi dormo… chiaro?”
Annuisco mentre lo guardo
entrare con Kyle.
Io e Cory
ci guardiamo, raggiungendo Dan.
Non pesano due e tre
autografi in più.
Mark pov.
Esco dalla doccia
frizionandomi i capelli. Guardandomi allo specchio struccato, spettinato e con
tanto di borse sotto gli occhi non posso fare a meno che farmi schifo.
Bussano alla porta così
afferro al volo un asciugamano legandolo in vita. Guardo dallo spioncino e vedo
Dan guardasi attorno spaesato, portandosi un ricciolo scuro dietro al orecchio.
Sorrido appena apprendo la porta “eccoti, vediamo che cazzo ho scordato in
camera tua… io davvero non ho idea di cosa… Dan perché non entri?” dico voltandomi a guardando.
Lui ha lo sguardo fisso su di
me e non si muove.
Appena però lo chiamo per
nome lui si riscuote entrando e chiudendo la porta dietro di se “s-scusa Mark
ma sono un po’ stanco e non metto bene a fuoco…”
Io annuisco, capendolo. Tra
il caldo asfissiante e la fatica fatta non ce la possiamo fare.
E pensare che ormai dovrebbe
essere autunno
Lui si siede accanto a me
passandomi dei fogli.
Ah… sono dei miei disegni “grazie Dan ma questi li
possiamo anche cestinare tant-“
“NO!” mi blocca mentre io sto
appallottolando i fogli. Mi prende le mani “aspetta dai se li vuoi davvero
buttare li tengo io… mi piacciono sono belli…”
Io alzo un sopracciglio
mentre vedo le sue gance macchiarsi di rosso
sanguineo “ok… ma sono orrendi…”
“non è vero” dice tornando a
sedersi e lisciandoli “sei un disegnatore eccezionale…”
Alzo le spalle “se lo dici tu…”
Lui sbadiglia sonoramente,
mentre piega in quattro i fogli e se li infila in tasca.
Non è che cambi poi un granchè la cosa eh… si rovinano
comunque.
Bussano alla porta e appena
apro vedo mio padre. O almeno quel che ne rimane…
“Mark hai percaso
qualcosa contro il mal di testa? Stasera sto impazzendo”
“stasera pà?
Vieni sempre a elemosinare medicine” dico sistemandomi meglio l’asciugamano e
prendendo delle compresse dallo zainetto “eccole”
Mio padre entra e nota Dan,
che ormai è sdraiato sul letto con la pancia scoperta “oh ciao Daniel…” dice vagamente sorpreso guardando poi me, che ho
solo un asciugamano a coprire le mie vergogne.
Beh? È impazzito?
“papà vai a letto” dico
paziente mentre lui sorride furbetto.
Che cazzo pensa sto maniaco…
Lo spingo “dai papà su! Via
dalle palle!”
“okok
vi lascio soli” dice lui ridacchiando e facendo scattare Dan che balza in
piedi.
“io vado. A domani” e esce
dalla stanza.
“bravo, lo hai messo a disagio…” dico io incrociando le braccia.
Lui mi guarda teneramente
(facendomi salire la nausea) poi esce fischiettando dalla stanza.
No.
Non ci siamo di certo…
Eccoci qua!
Questo ovviamente è solo un
assaggio, essendo il primo capitolo! Spero che vi sia piaciuto! Commentate ;)
A presto
Kiss kiss