13/07/2010
5 recensioniUn pugno in faccia.
Un calcio negli stinchi. Da qualche tempo tutte le giornate di Jesse erano così.
Sapeva anche perchè lo picchiavano, Assemberri glielo aveva sputato in faccia due giorni prima mentre cercava di rompergli tutte le ossa: Jaden.
Da quando era arrivato lui Jaden passava la pochissimo tempo con gli amici perchè era sempre con lui, Jesse.
Un giorno Jesse fu assalito persino dai professori che lo sgridarono accusandolo di distrarre Jaden, poi Zane le attaccò alle spalle e lo spinse giù dalle scale. Jesse si rialzò e corse via, non che fosse debole, avrebbe potuto difendersi come voleva, ma quelli erano gli amici di Jaden, non poteva far loro del male. Il ragazzo si nascose nei bagni con le guance rigate da lacrime di dolore e amarezza.
Era da tempo che non vedeva più Jesse: tutte le volte che si incontravano lui evitava il suo sgurda e fuggiva.
Jaden decise di fare una pausa dalla ricerca del migliore amico e si diresse verso i bagni per bere un po'. Quando vi entrò si aspettava di tutto, ma non quello che vide: Jesse piangeva appoggiato contro il muro, seduto a terra, il viso nascosto sulle ginocchia.
Jaden corse da lui e lo prese per le spalle dicendo : " Jesse! Jesse!!! Cosa succede? "
Il ragazzo dai capelli blu non lo guardò nemmeno, ma disse: " Vattene. Ti prego vattene! "
Jaden però non era minimamente intenzionato ad andarsene e gli disse: " Cosa ti succede? A me puoi dirlo, ti puoi fidare di me... "
Jesse lo gardò: l' amico era davvero preoccupato e poi magari se glielo avesse detto lui lo avrebbe aiutato... così gli raccontò tutto.
Quando il racconto fu finito Jaden era indignato, prese Jesse per mano e lo condusse nel salone dell' accademia.
Salì sul balcone e urlò ai presenti ( ovvero tutti ) : " Cosa diavolo vi è saltuto in mente si può sapere? Ma vi avviso, se vengo a sapere che lo avete sfiorato ancora questa volta sarò io a picchiare voi e poi non mi rivedrete mai più! Se tenete alla pelle non avvicinatevi mai più a Jesse, sono stato chiaro?! " senza attendere risposta Jaden se ne andò portando via con se Jesse.
I due andarono al dormitorio degli slaifer rosso, dove ormai era rimasto solo Jaden.
I ragazzi si sedetterò in silenzio, poi Jesse disse: " Grazie. Mi hai salvato la vita, e non in senso metaforico... "
Jaden gli si avvicinò e rispose sorridendo: " Dovevi dirmelo prima... Ma ora non ha più importanza, vedrai andrà tutto bene... " quando il ragazzo si accorse che aveva inziato a carezzare i capelli di Jesse ritrasse subito la mano, ma il compagno gliela afferò.
Jesse si alzò, portò alle labbra la mano di Jaden e la baciò. Lo slaifer rosso si sentì mancare: Jesse era qualcosa di strano, tutte le volte che si sfioravano avvertiva dei brividi.
I due amici si fissarono un istante, poi Jesse disse: " Scusa. " e lasciò la mano dell'altro.
Ma jaden non voleva che la lasciasse, che perdesse il contatto che aveva instaurato con l' amico, quindi si avvicinò a Jesse e gli diede un bacio sulla guancia.
Jesse lo abbracciò e lui si lasciò abbracciare immobile, ma rilassato.
Improvvisamente Jesse si senti spingere e cadde su una sedia seguito a ruota da Jaden. Yubel sghignazzò e rimase a osservare il risultato del suo piccolo spintone: Jaden era seduto sulle gambe di Jesse e i due si guardavano persi.
" Jaden posso chiederti un favore? "
" Dimmi. "
" Non ti alzare."
Un bacio, uno solo.
Un incontro di labbra che fece dimenticare tutti i problemi a due ragazzi che di guai ne avevano molti e che fece sentire utile uno spirito dei due Monster.
Molto probabilmente avrò sbagliato a scrivere due Monster, ma cosa ci volete fare se sono mezza scema?
Questa volta me lo lasciate un commentino vero? Per favoooooooooooooooooooreeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!