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Autore: Sonomi    13/07/2010    3 recensioni
Eccomi con il seguito di "Ecco come si sconvolge la mia vita"^^ Trama: Isabella ha oramai 18 anni. Sono passati esattamente tre anni dal suo ritorno in Italia..e la sua vita è cambiata parecchio..da ragazza invisibile a..... Bruno Molina continua la sua esistenza sempre uguale e quasi monotona. Solo una cosa è certa: sentono entrambi la mancanza l'uno dell'altro.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bene...(Sonia si rischiara la voce e si prepara a fare uno dei suoi monologhi)
Questa è la seconda parte di "Ecco come si sconvolge la mia vita"...ripende esattamente 3 anni dopo il ritorno in Italia, quindi sia Bella che tutti i ragazzi del Mondo di Patty hanno oramai 18 anni.
La vita di Bella ha subito una svolta improvvisa che scoprirete leggendo questo capitolo... mentre quella del nostro Bruno continua imperterrita sempre uguale...
Solo una cosa è certa: entrambi sentono la mancanza l'uno dell'altro.



SECONDA PARTE

CAPITOLO 1
Uno, due, tre, MUSICAAAA

Poggiai la chitarra nera che mi aveva regalato Gonzalo sul letto. Dalle grandi vetrate della camera d'albergo scorsi i grandi edifici di Sidney. La luce soffusa delle lampadine trasmetteva una grande pace e calma. Il sole oramai arrancione nel tramonto dava alla città un'aura magica. Tra tutte le città del tour Sidney era di certo una delle più belle.
Chiusi gli occhi, permettendo alla mia mente di ritornare a tre anni prima, all'areoporto di Buenos Aires. Bruno era venuto a salutarmi...dirgli addio è stata una delle cose più difficili che abbia mai fatto in vita mia. Ripresi a guardare la città cercando di scacciare quei ricordi che facevano male come coltellate. Bruno: mi mancava da morire. Il suo sorriso, i suoi occhi, le sue labbra...non dovevo pensarci.
Ogni volta che ricordavo tutti i nostri momenti insieme scoppiavo a piangere o diventavo tetra come un cadavere..e non ero proprio un bel spettacolo. Lasciai la mia mente scorrere ancora indietro nel tempo.....
....quando rimisi piede in Italia la mia vita riprese il corso che aveva prima che partissi per l'Argentina. Camera mia era diventata una specie di album dei ricordi: foto da tutte le parti, la trapunta degli Scracht sul letto, la maglia di Patty messa in una cornice e il pigiama che Bruno mi aveva fatto tenere appeso sull'attaccapanni dietro la porta. La mia vita era diventata monotona. Casa, scuola, casa. Ogni tanto qualche uscita con Michela e Eleonora. Ma niente di più. Solo dopo un anno ci fu un gran cambiamento: mia madre, a mia insaputa, aveva spedito un CD con la mia voce sopra ad una casa discografica e da lì è partito tutto: il mio primo Cd, la formazione della band "Sisters" composta da me, Ele e Micky..i concerti.....
Tornai alla realtà. Eravamo a Sidney da due giorni. Il medesimo concerto ci sarebbe stato fra qualche ora per presentare il nostro nuovo album "Life". Non riuscivo a capire il perchè migliaia di ragazze e ragazzi fossero pazzi di noi. Ammetto che non eravamo male, anzi, ma tutto quel successo non me lo ero aspettato. Erano due anni che potevamo definirci celebrità. Per strada la gente ci fermava, ci salutava, chiedeva autografi..ammetto che spesso ero costretta a camuffarmi. Però essere famosa aveva i suoi vantaggi: avevo guadagnato un bel pò di soldi, avevo conosciuto parecchi personaggi famosi...insomma non era poi così male in fondo. Ma una cosa non riusciva ad andarmi giù: per colpa dei tour, delle serate e tutto quello che comportava essere una star, io sentivo Bruno sempre meno. Era già tanto se riuscivo a chiamarlo una volta a settimana, senza contare che avevo il terrore che i suoi sentimenti potessero scemare...non potevo neanche obbligarlo a stare con una "ragazza fantasma" dopotutto.... Poggiai la testa alla vetrata osservando il riflesso della fedina sul vetro. La portavo ancora e lui diceva di averla ancora al dito..ma chissà se era vero?
Toctoc...-Avanti- dissi io meccanica. Un viso familiare sbucò dalla porta. I capelli neri lunghi fino alla vita, il viso sottile, il corpo slanciato e alto: Ludovica. Era diventata la nostra stylist non appena iniziammo ad avere successo. Era lei che ideava i nostri abiti e li mandava a cucire in sartoria.
-Bella, devi prepararti per il tuo prossimo concerto- mi disse sorridendo. Vidi che in mano aveva una spazzola. Sospirai. La sua più grande passione era diventata acconciarmi i capelli. Ero cambiata parecchio in quei tre anni: ero diventata molto più alta, i miei capelli ora erano più scuri e portavo la frangetta, il mio corpo si era sviluppato. Non ero più una 15enne dopotutto.
-Ludovica, quella spazzola mi fa paura- le dissi sorridendo.
-Ehehe mia cara..lo sai che se non riesco ad acconciarti i capelli prima di un concerto io non dormo tranquilla-
-Come al solito...ti prego dimmi che non hai portato anche la videocamera..- dissi io sperando in un no. Ma il suo viso dolce mi fece intendere che l'aveva con se quella dannata telecamera. Ludo aveva la mania di filmare ogni nostra performance. Più che altro filmava me, diceva che quando cantavo sembravo in un altro pianeta. Spesso il suo modo di comportarsi mi ricordava tanto Tomoyo, un personaggio del cartone animato "Card Captor Sakura"..mah, che gente..
Toctoc..e chi era ora? -Avanti!- dissi.
Una mano sbucò dalla porta. Mia madre entrò seguita da Eleonora e Michela. -Dobbiamo andare, tra poco si inizia- mi disse. Annuii.
Le seguii lungo i corridoi dell'hotel fino alla reception. Lì un bodyguard ci apettava. Salimmo in macchina e in due minuti fummo davanti al palazzo del concerto. Pronte per salire sul palco, io e le mie amiche ci guardammo.
-Pronte?- dissi alzando una mano.
-Pronte!- dissero loro aggiungendo le mani sulla mia.
-Merda merda merda- urlammò scoppiando a ridere. Presi il microfono mentre tra urletti e battiti di mani le mie colleghe salirono sul palco sistemandosi dietro i loro strumenti.
-One, two, one two three four!- urlai saltando sul palco mentre la musica di "Life" partiva a stecca. Un boato mi colpì all'improvviso dando il via alla serata.


POV BRUNO

-Svegliaaaaaaaa- urlò una voce lontana...ma che lontana, sopra la mia testa.
-Gonzalo, urla ancora una volta e un pugno non te lo toglie nessuno-
-Fratellino, alza il tuo culo regale dal letto, dobbiamo andare da Alan ricordi??- mi disse.
-Si...arrivo, conque minuti- mi ero addormentato sul divano, come al solito.
Non riuscivo a chiudere occhio di notte e arrivavo alla mattina che avevo dormito si e no mezz'ora. Guardai l'ora sul displey del mio telefonino. 17:56. Avevo dormito due ore soltanto.
La tv accesa trasmetteva il notiziario del pomeriggio.
-Ed eccoci qui a Sidney per immortalare alcuni momenti dell'attesissimo concerto delle "Sisters", band italiana che ha riscontrato molto successo in quasi tutto il mondo. La cantante del gruppo, Isabella Olivieri ci ha concesso una breve intervista- corsi in sala per vedere. Un primo piano di una ragazza bella e sorridente. La giornalista le puntava un microfono vicino alla bocca.
-Come ci si sente ad essere famosi in così poco tempo?- chiedeva.
-E' una sensazione stranissima..senza contare che tutto è iniziato in un momento della mia vita in cui non ero al massimo delle mie energie-
-Come mai, siamo curiosi di sapere tutti i segreti di questa nuova star-
-E' una storia lunga da raccontare...davvero troppo lunga- disse Bella al microfono abbassando gli occhi.
-Centra un ragazzo?- insistette la giornalista. Bella sorrise.
-In parte si-
-Immagino che sia finita male- strinsi le dita in un pugno. Perchè quella giornalista non si faceva i cazzi suoi?
-Oh no, per niente. Ci sentiamo ancora- disse Bella alzando le mani come per scacciare dei brutti pensieri. Mi rilassai un poco alle sue parole.
-Bene...ora chiudiamo qui. Grazie per averci seguito, linea allo studio- spensi la tv di getto.
-Fratello, se andrai avanti così non ne uscirai mai. Devi capire una buona volta che la storia tra te e Bella non potrà andare ancora avanti per molto. Lei ormai è una star. Non vi vedete da tre anni..TRE ANNI Bruno. E sono tanti sai?- mi disse Gonzalo fissandomi serio.
-Lo so Gonzalo...me ne rendo conto ma.. ma anche se sono passati anni io la amo come il primo giorno...e non posso dimenticarla-
-E sono sicuro che per lei è la stessa cosa..ma non potete andare avanti così lo sai? Vi dividono km su km, persino l'oceano..anche con molta voglia di continuare dubito che la vostra storia andrà avanti ancora a lungo-
-Lo so Gonza, lo so..-
-Dai andiamo-

2ore dopo

Dlindlon. Alan si alzò e andò ad aprire la porta.
-Ragazzi vi voglio presetare un mio amico... Nicolas loro sono i ragazzi del mio gruppo. ragazzi lui è Nicolas-
Un ragazzo alto, sui vent'anni, era sulla soglia della porta. Capelli castano biondo, occhi azzurro chiaro, viso sinmpatico. Avevo la sensazione che quel ragazzo avrebbe avuto un ruolo importante nella nostra vita.


*angolo autrice*

eccoci qua...siamo arrivati finalmente alla seconda parte^^
ringraziamenti recensioni della prima parte:
-Karen94: ciau karen *__*
che bello rivederti....sono felice di sapere che mi hai sempre seguito *___*
ti aspetto anche qui^^

se vi va ditemi che ne pensate di questo primo capitolo ^^
kiss kiss
Sonia**

  
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