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Autore: Melian    20/09/2005    11 recensioni
Dopo l'uccisione di Thingol, Melian scopre quello che è accaduto restando in silenzio. I suoi pensieri nell'ora della dipartita del suo amato sposo. (one-shot su "Il Silmarillion")
"Ma adesso, più non ballerò sull'erba fresca, né i miei usignoli mi accompagneranno nel canto. Piuttosto, insegnerò loro una dolce melodia di requiem, sperando che le sue note giungano nella alte Aule di Mandos, pregando che giungano a te, fiamma guizzante di puro e alto Spirito."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Melian, Thingol
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dopo l'uccisione di Thingol, Melian scopre quello che è accaduto restando in silenzio.  suoi pensieri nell'ora della dipartita del suo amato sposo.

 

Namárië
 

Lacrime.
Calde gocce di cristallo scivolano sul mio viso, mentre osservo il tuo volto, immobile, freddo, distante.
Dove sei? Perché sei fuggito via?
La mia vita, la tua vita, la nostra vita insieme è stato solo un attimo fuggente, un battito di ciglia.
Eppure ho conosciuto l'Amore, quello di una donna per un uomo, quello vero, quello talmente forte che non necessita di parole, così com'è accaduto a noi sotto alberi frondosi, al canto sonoro di usignoli.
Quanto a lungo siamo rimasti immobili a guardarci negli occhi, a scrutarci l'anima? Erano per me solo attimi infiniti, attimi in cui si condensavano un'indicibile gioia e una nuova sicurezza.
Ma dove sei ora? Perché il tuo spirito è fuggito via?
E' questo, dunque, il dolore? E' questo che i mortali chiamano perdita?
Me misera! Me infelice per le ere a venire!
Ogni parola è inutile in quest'ora di separazione.
E ora cosa farò senza di te?
Tornerò nei giardini di Lòrien, lì, a Valinor, dove il tuo Spirito è, adesso, in attesa.
Ti rivedrò, amore mio, ne sono sicura!
Ma adesso, più non ballerò sull'erba fresca, né i miei usignoli mi accompagneranno nel canto. Piuttosto, insegnerò loro una dolce melodia di requiem, sperando che le sue note giungano nella alte Aule di Mandos, pregando che giungano a te, fiamma guizzante di puro e alto Spirito.
Porterò con me il mio dolore, in quella che all'Inizio dei Tempi fu la mia dimora, e dove ancora mi attendono.
Anche tu mi stai aspettando?
Allora verrò a Valmar dalle mille campane senza rimpianti, lascerò queste terre intrise solo di disperazione, di odio, di morte, lascerò i boschi del Doriath, ed essi forse avvizziranno, e Menegroth diverrà solo un ricovero di pastori. Ma non m'importa...
E' questa l'opera di Morgoth? Era questo il suo proposito? Diffondere cupidigia e brama nei cuori di tutti, in modo da spingere l'uno contro l'altro?
Maledetto, allora! Maledetto il suo odio, e maledetti i suoi inganni!
Tu, sposo mio, tu ne sei caduto vittima!
Fine ingloriosa, la tua: caduto in una fucina per mano dei fabbri che tu stesso avevi chiamato.
Caduto per la brama d'oro.
Caduto per il desiderio insaziabile di gioielli, installata nel tuo cuore da una forza a me sconosciuta.
Inutil cosa sono l'oro e i gioielli in confronto alla vita! Possibile che i Figli di Ilùvatar non l'abbiano ancora capito?
Caduto per un Silmaril!
Quello stesso Silmaril che Lùthien, nostra figlia, la più amata tra gli Eldar e la più splendida dei Figli del Mondo, assieme a Beren, ti consegnò!
Anche lei perdo, anche Lùthien non rimarrà con me: oltre i confini del Mondo si estenderà la nostra separazione, poiché il suo destino è diverso dal mio, sorte che lei ha scelto per amore.
E come potrei biasimarla?
Anche io, Maia della stirpe dei Valar, ho scelto di spogliarmi delle vesti gloriose dei miei pari per apparire come una dei Figli di Eru per amore, per il tuo amore, oh Elu Thingol!
Mio amato Elwë, rovini pure la Terra di Mezzo, ma il mio Amore per te sarà inestinguibile come la Fiamma Imperitura che arde nel cuore del Mondo, come i venti di Manwë nelle altitudini dei cieli; il mio Amore rimarrà profondo e immutabile come le profondità marine governate da Ulmo.
Ancora ora, ora che la Speranza sembra solo una fiammella in mezzo a violenta tempesta, sono sicura che ti rivedrò.
Ma per adesso "Nàmarië!" ti dico "Addio..." un addio che non sarà eterno, perché tornerò a specchiarmi nei tuoi occhi, perché Ilùvatar sarà misericordioso di noi e del nostro amore.




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Note:
Si ringrazia Dama Gilraen per aver betato la storia.

   
 
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