HOMECOMING
Personaggi:
Ally McBeal; Larry Paul
Note: questa fic si divide in due capitoli.. Il titolo è tratto dalla canzone
dei Green Day, appunto Homecoming.. Volevo scrivere un finale alternativo alla
quarta stagione, perché non doveva finire così!! Spero vi piaccia.. XD Come sempre, ringrazio Sweetbee
POV ALLY
Questo
giorno lo odio davvero.. Tutte le persone che mi conoscono, lo sanno. Vi state
chiedendo perché odio il giorno del mio compleanno? Semplice.. In questo giorno
sono depressa, non mi va di fare niente, non mi va di andare al lavoro e sono
sempre convinta che qualche ruga assassina compaia all’improvviso sulla mia
faccia. Ogni anno, per tradizione, i miei amici e colleghi mi organizzano una
festicciola al bar sotto lo studio e cantano molte canzoni per me. Ma
quest’anno sarà diverso! Vi state chiedendo perché? Semplice.. Al solo
pensiero, mi viene da piangere, ma per voi farò un enorme sacrificio. L’anno
scorso Sting - si proprio lui - aveva cantato per me. Beh, in realtà questo non
è del tutto corretto.. E’ vero che Sting aveva cantato per me - non racconto
palle.. La cosa che mi fa stare male è che Larry aveva cantato, con Sting,
“Every breath you take”. L’aveva cantata guardandomi negli occhi e avevo
provato una sensazione incredibile. Non credo che proverò nulla del genere in
tutta la mia vita. Oh, un attimo.. Vi state chiedendo chi sia Larry? Scusate,
sono un po’ sbadata.. Larry Paul fa l’avvocato, è divorziato, ha un figlio di
nome Sam avuto da una precedente relazione con Jamie, un avvocatessa di
Detroit. Non ricordo se davvero faccia l’avvocato ma questo non ha importanza.
Jamie e Sam vivono ancora a Detroit, almeno credo.. Larry li ha raggiunti, dopo
che se n’è andato da Boston. A quanto dice la sua collega è andato a Detroit
solo per stare vicino al figlio, non per tornare insieme a Jamie. Scusate, sono
davvero una pessima narratrice.. Larry ed io siamo stati insieme per quasi un
anno e poi l’ho mollato. Larry è romantico, sensibile ed estremamente dolce.
Larry è l’amore della mia vita. Vi state chiedendo perché l’ho scaricato? Ho
sospettato che mi stesse tradendo. O con Jamie o con la sua ex moglie, non ha
importanza. Inoltre, sospettavo anche che Larry mi stesse per mollare e mi ero
ripromessa che non avrei più sofferto e allora ho deciso io di lasciarlo. Non
mi sarei mai aspettata che il giorno seguente se ne fosse già andato a Detroit.
Questo ha avvalorato la mia tesi sul fatto che stava per scaricarmi lui.
Infatti, mi aveva anche scritto un biglietto, ma ho deciso che non l’avrei
aperto. Sapevo già cosa c’era scritto.. Larry odia gli addii e lascia sempre un
biglietto. Il problema è che non credo che riuscirò mai a dimenticarlo. Per
tutti questi motivi, quest’anno sono ancora più depressa.
POV LARRY
Oggi
mi sento davvero da schifo. Perché? Oggi è il compleanno di Ally.. Non sapete
chi è Ally? Ally McBeal è un avvocato di Boston, è la mia ex fidanzata. Stavamo
insieme fino a qualche mese fa. Lei mi ha scaricato e così ho deciso di tornare
a Detroit, da mio figlio Sam, di 8 anni e mezzo. Non c’erano altre ragioni per
restare a Boston. L’unico motivo era Ally. Come ho detto, ora vivo a Detroit e
vedo mio figlio 2 giorni alla settimana. Per il resto dei giorni, lui vive con
sua madre Jamie. Lei ed io non stiamo insieme. Quando mi aveva mollato molti
anni fa, sapevo che non saremmo più potuti tornare insieme e così è successo.
Lo so che non dovrei più pensare ad Ally, lei mi ha mollato.. Ma non ce la
faccio! La amo ancora! E se il cameriere non avesse sbagliato a portare i
dessert, probabilmente ora saremmo felicemente sposati. Vi state chiedendo cosa
centra un cameriere? Scusate, avete ragione.. La sera precedente alla nostra
rottura, l’ho portata fuori a cena. Era tutto perfetto, avevo fatto mettere
l’anello all’interno del suo dessert. Arrivati al momento cruciale della cena,
il cameriere aveva sbagliato a consegnare i dessert e l’anello di Ally,
ovviamente, non c’era. Io credo molto nei segni del destino e quindi l’anello
nel dessert sbagliato, mi ha convinto che avrei fatto meglio a non sposarla.
Poi ci ha pensato Ally a scaricarmi e quindi, il destino aveva ragione. Quando
me ne sono andato le ho lasciato un biglietto. Odio gli addii, lascio sempre un
biglietto. Chissà se lo ha conservato oppure se l’ha subito gettato via. Magari
non l’ha neppure letto. Beh, come darle torto. Me ne sono andato a Detroit! Io
lo so bene cosa avevo scritto: “Ti amo. Addio.” E’ un controsenso continuare a
pensare a lei! Le ho scritto addio! Eppure Ally avrà sempre una parte nel mio
cuore. Ma adesso mi viene da pensare una cosa: il destino può sbagliare? Se io
non l’avessi portata fuori a cena, magari staremmo ancora insieme.. Larry, sei
proprio scemo, è lei che ti ha scaricato!! Probabilmente ora starà festeggiando
il suo compleanno con chissà chi..
-Ehi
papà! Sei triste?
-No,
perché dici questo? - chiesi titubante.
-E’
tutta mattina che non parli..
-Hai
ragione, Sam.. Oggi sono un po’ triste.
-Perché?
E’ successo qualcosa di brutto? Hai ancora litigato con mamma? - chiese Sam
allarmato.
-No,
Sam, tranquillo.. Non è successo niente di brutto e non ho litigato con mamma.
-Ah,
bene.. E allora perché stai iniziando a piangere?
-Non
sto piangendo, Sam.. Non devi fare i compiti, adesso?
-
Si, papà.. - disse demoralizzato.
-Allora
vai a fare i compiti nella tua stanza, se no mamma si arrabbia se non li fai
tutti..
-Ok!
A
volte mio figlio mi stupisce, è davvero molto intelligente.
E
comunque stavo davvero male, ero molto triste.
Credevo
di averla dimenticata e invece continuo a pensare a lei. Non mi sono nemmeno
accorto che una lacrima stava iniziando a scendere dal mio viso. Che stavo
facendo? Stavo piangendo come una ragazzina? Avanti Larry, smettila di pensare
a lei. Fa’ qualcosa per tenere la mente occupata!
Mentre
mi stavo asciugando le lacrime, alle mie spalle comparve Sam.
-Ehi,
papà?
-Si?
-Non
me lo dici perché piangi?
-Stavo
pensando ad una persona.. Oggi è il suo compleanno..
-Allora
è un giorno bello, non dovresti piangere!
-Si,
hai ragione Sam.. Hai ragione.. - dissi sconsolato.
-Non
le hai telefonato, papà?
-A
chi dovevo telefonare, scusa?
-A
Ally McBeal.. Oggi è il suo compleanno..
-Tu-tu
c-come fai a saperlo??
-Io
mi ricordo tutti i compleanni, papà! - disse con tono ovvio.
-Già,
è vero.. No, non credo le faccia piacere ricevere i miei auguri..
-Perché
no? Io sono contento quando la gente mi fa gli auguri! - disse ancora più
convinto di se.
-Vedi
Sam, io ed Ally non ci parliamo più da molto tempo.. Quindi non credo che..
-Io
lo so che vuole che tu gli faccia gli auguri..
-E
come fai a saperlo, scusa?
-Perché
me l’ha detto lei!
-C-come
scusa??
-Ops..
Non dovevo dirtelo..
-Aspetta
Sam.. Tu hai parlato con Ally?? - dissi quasi urlando - Devi raccontarmi
tutto!!
-Ma
lei mi ha detto di non dire niente.. - disse titubante.
-Dimmi
tutto Sam! Sono tuo padre! - dissi alzando il tono di voce. Poi mi calmai e
dissi - per favore..
-O-ok..
Settimana scorsa tu eri sotto la doccia ed è suonato il telefono ed ho
risposto.
-Era
Ally? - chiesi ansioso.
-Si!
Io le ho detto che eri sotto la doccia, di richiamare dopo ma lei mi ha detto
che non importava e che aveva sbagliato a telefonare. Mi ha chiesto di non
dirti niente..
-O.k.
E che cosa ti ha detto d’altro?
-Lei
niente..
-Ah..
Perché tu le hai detto qualcosa?
-Si,
che tu sei triste e piangi sempre perché lei non è più la tua fidanzata.. -
disse con tono tranquillo.
-Le
hai detto questo?? - chiesi imbarazzato - Non è vero che piango sempre!! -
dissi sulla difensiva.
-Papà,
io ti sento.. Quando vai a letto, ti sento piangere..
Rimasi
un attimo inebetito-
-..
lei che ti ha risposto? - chiesi.
-Che
anche a lei manchi molto..
-Davvero
ha detto questo?
-Si
papà.. Devi farle gli auguri..
-Non
lo so, Sam..
-Forse
potresti farle una sorpresa! Vai a Boston e le compri una mega-torta con una
montagna di cioccolato! Mi piace il cioccolato!
-Lo
so che ti piace il cioccolato, Sam.. Ma la torta deve mangiarla lei, non tu..
-Oh,
è vero.. Ma a tutti piace il cioccolato
-Si,
è vero..
-Allora
vai all’aeroporto? -chiese Sam.
-…
-Se
parti adesso, arrivi in tempo per l’aereo..
-E
tu come fai a saperlo? - chiesi stupito.
-Ho
guardato su internet! E’ facile trovare le cose!
-Sei
un bambino davvero intelligente, lo sai Sam?
-Si,
lo dice sempre anche la maestra!
-Chi
è? Non aspettavo nessuno.. - Dissi.
-E’
per me! - disse Sam in modo raggiante.
-E’
per te? - chiesi sbalordito.
Sam
corse verso la porta ed io lo seguii.
-Consegna
per Sam Paul.. - disse il fattorino.
-Grazie
mille, sono io!
-Oh..
- Disse il fattorino - Sono 20 dollari e 15 centesimi..
-Pa’
mi dai i soldi?
-Solo
se mi dici cos’è.. - dissi convinto.
-E’
la torta per Ally!
-La
torta per Ally? - chiesi stupito.
-Si,
l’ho ordinata ieri!
-Oh..
Ah ehm tenga i soldi e grazie!
-Bene,
pa’! Ora puoi andare all’aeroporto!
Rimasi
stupito e scioccato. Mio figlio è troppo furbo e intelligente, per avere solo 8
anni e mezzo.
-Ehi,
frena campione.. - dissi guardandolo - sei stato molto dolce, Sam.. Ma non
credo che andrò all’aeroporto. E poi, oggi, devo stare con te..
-Oh,
non preoccuparti papà.. Posso tornare da mamma.. Lei non lavora oggi!
-Si,
questo lo so.. Ma io ti posso vedere solo due giorni a settimana.. E poi cosa
dico a tua madre? Penserà che sono un irresponsabile..
-Le
dici una bugia..
-Una
bugia? Non si dicono le bugie, Sam!
-Ops,
è vero.. E allora le dici che vai da Ally.. Facile, no? Però, quando torni
voglio che mi porti la maglietta dei Boston Celtic di Paul Pierce!!
-Ehm,
ah si si certo..
-Bene,
andiamo allora!
Non
so come o perché, ma mi trovavo fuori dalla porta di Jamie con una torta al
cioccolato da una parte e Sam dall’altra.
DLIN DLON
-Un
attimo!! Arrivo!! - Era la voce di Jamie all’interno dell’appartamento. - Oh,
ciao.. Che ci fate qui?
Stavo
per iniziare a dire qualcosa di sensato e logico ma Sam mi precedette:
-Sono
tornato da te, mamma, perché papà stasera non ci sarà! - Sam sprizzava gioia da
tutti i pori.
-Non
ci sarà? Perché, dove va?
-Vado
a..- ma Sam mi interruppe.
-Boston!
Oggi compie gli anni Ally e va a portarle la torta!
-Boston?
Ally? Torta? - chiese stupita Jamie. - ehm, Sam.. Perché non entri in casa,
ora?
-OK
mamma! Ciao papà! Fai buon viaggio..
Detto
questo mi abbracciò e sparì dentro casa..
-Spero
tu abbia una spiegazione - chiese alterata Jamie.
-Ehm..
In realtà ha già detto tutto Sam..
-Cioè
spiegami.. Adesso tu vai a Boston, DA ALLY!!
-Si,
esatto.. Ah, l’idea di questa - indicai la confezione della torta - è di Sam..
-Io,
io.. Io non so che dire.. Davvero.. - disse Jamie stupita.
-Io,
si.. Una cosa da dire l’avrei.. Io e te non stiamo insieme e quindi posso
decidere di andare a Boston, quando voglio! Ti chiedo solo un favore.. Puoi
tenere Sam per questo fine settimana?
-Io,
io sono sconcertata!! - disse sempre più alterata - E’ tuo figlio.. Non.. Non..
-Jamie!
Io la amo ancora! Io devo sapere se posso avere ancora un’occasione con lei!
-E
se ce l’avrai, abbandonerai ancora tuo figlio? - chiese Jamie ormai rassegnata
-E’
l’ultima cosa che voglio.. Le chiederò di venire a vivere qui, a Detroit..
-Io..
Io..
-Non
dire niente! Devo scappare, altrimenti perdo l’aereo! Ciao e grazie!!