Buio...
Un’oscurità fredda, riusciva a sentirla quasi sulla pelle.
Raggelante, come un ago di ghiaccio che ti trapassa il
cuore.
Ed era soffocante.
Un nulla assoluto che dava la sensazione di soffocare e di
morire lentamente.
Era come, come essere stretti da una morsa.
Una morsa fatta di nulla, fatta di oscurità nera.
Quell'oscurità densa che ti fa
spalancare gli occhi, quasi a farteli uscire dalle orbite, in cerca di una
luce.
Una luce lontana che in realtà sai che non esiste, ma che
continui comunque a cercare.
Disperatamente.
Un qualcosa a cui poter aggrapparsi
per liberarsi da quella sensazione di oppressione.
Allungò la mano davanti a se. La chiuse a pugno cercando di
afferrare e tenere stretto qualcosa che non c’era.
La sua speranza.
La stava perdendo.
Non doveva perderla.
Ormai era l’unica cosa che gli era rimasta.
Chi era?
Dov’era?
Perché era lì?
E che cosa ci faceva?
Domande, tante domande, ma senza una risposta.
Interrogativi posti a se stesso.
A una bambola ormai vuota di tutto.
I ricordi...
I volti...
Le emozioni...
Erano evaporati poco a poco lasciandolo così, sospeso nel
vuoto.
Che fosse quella la morte?
Il mondo senza un ritorno dalla quale tutto aveva inizio e
tutto aveva fine?
Se era così, era orribile, crudele.
Continuare a percepire un corpo, continuare nella propria mente a essere consapevoli della propria
esistenza, ma non esserlo.
Continuare a porsi domande, inutili a quel punto, ma che
senza di esse non riusciremmo a sopravvivere a quel
soffocamento.
...
...aria.
Voleva l’aria.
Voleva ritrovare se stesso.
Voleva toccare la terra sotto di lui per sapere solo di non
essere un pensiero vagante.
Voleva trovare le tante risposte di cui aveva bisogno.
Voleva vivere!
Respirò a fondo.
Nei suoi polmoni l’aria era pesante.
Era come se stesse respirando la stessa oscurità.
La inghiottiva e si sentiva pesante.
E più cercava l’aria più la sentiva mancare.
Quella mano a pugno si strinse ancora.
E ancora.
E ancora.
Avvertì un bruciore mentre le sue
unghie si conficcavano nella carne.
Sentì dolore.
E sentì il sangue.
Quel liquido denso e rosso che scivolava via dalle sue mani.
Portò la mano davanti al suo viso, dandosi l’illusione di
riuscire a vederla.
Era caldo.
Il suo sangue era caldo.
Scorreva caldo fuori e dentro di lui.
Ad un tratto fu in grado si sentirlo.
Le vene, le arterie, ogni capillare pulsava dentro di lui.
Il sangue gli scorreva dentro.
Lo sentì improvvisamente forte, fortissimo.
Il suo cuore batteva dentro il petto.
Sbatté le palpebre sorpreso da
tutte quelle improvvise emozioni.
TU TUM TU TUM
Lo sentiva...
Sentiva il suo cuore battere.
Sentiva il sangue.
Sentiva gli occhi che si scioglievano in calde lacrime.
E le lacrime lo facevano sentire...
...sentire...
...vivo.
Vivo?
Allora non era morto?
No, non lo era.
Dentro di lui scorreva e pulsava la vita.
E il pianto diventava rumoroso.
Singhiozzi spezzati che colmavano quel vuoto.
Felice, era felice.
Non capiva bene ma si sentiva
felice.
Cominciò a ridere.
E colmò quella voragine nel suo cuore.
Gli venne voglia di gridare.
Come il suo sangue che gridava nelle sue vene e il suo cuore
che gridava dalla gioia, lui gridò.
Piegò il capo leggermente all’indietro.
E sentì la sua voce.
Come si faceva a parlare?
Anche quello lo aveva dimenticato.
Ma presto lo avrebbe ricordato.
Presto tutto sarebbe stato chiaro.
Trasparente e puro, come quelle lacrime di vita e come
quella luce che aveva tanto cercato.
La luce!
La luce e l’aria!
La mano sporca di sangue si allungò ancora, questa volta
afferrando davvero qualcosa.
Un’altra mano.
Una mano che strinse la sua.
Che lo tirò a se con forza.
La forza della vita.
ç_ç_ç_ç_ç_ç_ç_ç_ç_ç_ç_ç_ç_ç_ç
Uuhhmmm... devo ancora decidere
cosa sia °_° Però mi piace! ^^ Incredibilmente sono soddisfatta da quello che
ho fatto.
Bene, questa piccola one-shot
serve un po’ ad introdurmi, ma non illudetevi, non sono tanto brava a scrivere
e ogni tanto cancello interi capitoli e li rifaccio perché non mi piacciono.
Comunque mi aspetto molti commenti e spero che non siano solo “bello” “mi piace”
ecc... Mi vanno bene anche le critiche più spietate basta che sia qualcosa di costruttivo. Certo, non disdegno neanche le
lodi però! ^^