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Autore: Silbermond    15/07/2010    3 recensioni
E ti ritrovi persa, non sai più chi sei, non credi più in nulla, credi che non riuscirai mai più ad amare, tante sono state le sofferenze che ti hanno costretta a chiudere il tuo cuore, sei pienamente convinta che l'amore non esiste. Ma nel tuo cammino casualmente incontri una persona che ti sconvolge, quella persona che non avresti mai voluto incontrare, quella che ti potrebbe cambiare la vita, quella che potrebbe dare un senso ad essa.. e quindi cosa fai? ci riprovi o no? Hai troppa paura di soffrire. Ma devi deciderti; Scegli cosa dice il tuo cuore o cosa dice la tua mente?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella che stava passando Moon era una delle giornate più calde della stagione,
non si stava bene nemmeno con il condizionatore acceso, lei, vestita in pantaloncini e canottiera era ben sdraiata
sulla poltrona del salotto di casa con il computer poggiato sulle gambe, stava finendo di scrivere un articolo per il giornale in cui lavorava, aveva un bel lavoro da fare e il tempo a disposizione era poco; Doveva consegnare l'articolo il giorno seguente, ma non faceva altro che scrivere e cancellare ciò che scriveva. Il tema era: "La ragazza di oggi: Confusa? Scettica? Crede ancora nell'amore?"

Non ci sarebbe stato argomento peggiore che avrebbero potuto assegnarle;

Non sapeva cosa scrivere, forse perchè un pò quelle domande le trovava rivolte anche a se stessa..
Tentò di uscire sul balcone di casa per rilassarsi un pò, e per un momento non pensare a qual diamine di articolo che la stava facendo impazzire.

Uscì per vedere quello che succedeva nel quartiere, ma appena ebbe la testa fuori dalla finestra
la ragazza sentì solamente un caldo afoso che in pochi secondi le fece appiccicare i vestiti alla pelle.
Si mise ad osservare tutto intorno. Era però come se non vedesse nulla effettivamente.
Chiuse gli occhi e iniziò ad ascoltare cosa succedeva attorno a lei..

Di sottofondo al suono dei clacson delle macchine che erano in coda nella strada sottostante
si sentiva il dolce rumore delle onde del mare che leggere sfioravano la fine sabbia della spiaggia, poco distante da casa sua,
sentiva l'odore della salsedine, portata dal vento, quel vento che seppur afoso riusciva a scuotere i suoi capelli ondulati e a darle un minimo senso di leggerezza, riusciva a farla sentire un pò meno morta.
I bambini giocavano in cortile, si sentivano le loro grida e quelle delle loro madri che li rimproveravano per paura che venissero
investiti da qualche macchina mentre andavano a recuperare il pallone. Tutto normale, solita vita di quartiere,
sempre le stesse cose, sempre la stessa gente.. i bambini che ridevano, le ragazze che si baciavano con i rispettivi ragazzi in sella al motorino..
l
e madri che chiacchieravano assieme; Era stufa di non poter avere una vita normale Moon, emarginata, sempre sola. Una vita donata al giornalismo e nemmeno un attimo a se stesa. Era stanca, stu fa di tutto. Della sua vita, di lei stessa. 

La monotonia la distruggeva, non aveva voglia di fare nulla, in più, non trovava un modo decente per scrivere quel diamine d articolo!

l tempo scandiva i secondi velocemente, troppo velocemente.. i secondi passavano, lei non riusciva a viverne, nemmeno uno.. da tanto tempo.
I suoi erano secondi vuoti, senza vita.

Aveva perso tutto di lei ormai da un bel pò di tempo, non si riconosceva più..
non si piaceva più, al contrario.. odiava tutto di lei.
La persona che si trovava nel suo corpo non era Moon.. NO! Lei non era così..
Lei era sempre stata una persona vivace, aveva una grande voglia di vivere, affrontava ogni cosa con il sorriso..
non si demoralizzava mai, trovava sempre un lato positivo in ogni situazione, anche la più critica.
Ma ora cosa era successo? Dov'era andata a finire Moon?


Sempre gli stessi gli interrogativi che si poneva la ragazza, ma le risposte? Non esitevano, o meglio non riusciva mai a trovarle..
Passava il tempo, 1 giorno, 1 settimana, 1 mese..  il tempo scorreva sempre più veloce a parer suo e la situazione non cambiava..
si sentiva vuota.. sempre di più.. ogni giorno sentiva dentro di se qualcosa che moriva, qualcosa che cessava di esistere..
lei non lo voleva, ma era più forte di qualsiasi cosa, aveva bisogno di aiuto;
sentiva la mancanza di qualcosa che l'avrebbe potuta risollevare, che l'avrebbe potuta far rinascere.. che l'avrebbe aiutata a ricredere in se stessa.

Stava ancora una volta perdendo tempo.

Si era persa per la millesima volta nelle sue mille domande senza risposta; Ma non poteva più indugiare, quindi in mancanza di ispirazione..decise di farsi un giro in città, non solo per distrarsi un pò e per trovare un pò di tranquillità  ma anche per fare qualche intervista che sarebbe potuta servirle.


... Mentre passeggiava per le vie della città, ripensava alle due ragazze che aveva intervistato precedentemente;

"L'amore è un emerita fregatura, dopo che capisci che è sempre la stessa solfa e che finirà sempre per farti soffrire ci rinunci e vivi così la vita come viene"
"Quando perdi quella persona che credevi ti amasse veramente, ti crolla il mondo addosso e molte volte non hai voglia di ricominciare per poi sapere a prescindere che soffrirai di nuovo"
"Quando ami una persona ti senti al settimo cielo, non ti importa più di nulla, vivi e basta; Non ti interessa quello che era o quello che sarà.. basta saper cogliere ciò che l'amore ti da in quel momento"

-Sono messa bene!- si disse Moon, era al punto di partenza; Non sapeva come sarebbero potute servirgli quelle interviste..

Tutt'un tratto ogni suo pensiero venne interrotto, si fermò di colpo davanti ad un negozio, ed era come paralizzata..
guardava fissa quella vetrina, le sue mani e la sua bocca erano serrate.. non sapeva cosa le prendeva.


Quello era un negozio di oggettistica e la vetrina era riempita da un enorme pupazzo che reggeva un cuore, rosso come il fuoco, con su la scritta: Liebe.


Quelle 5 lettere erano impresse nel suo volto.. le avevano fatto aumentare il battito cardiaco.
Da quanto non pronunziava quella parola? Da quanto non la udiva.. Da quanto un uomo non gliela diceva;
E quanto tempo era passato dall'ultima volta che aveva detto ti amo non lo sapeva.. era così tanto
il tempo trascorso che nemmeno si ricordava chi fosse stata l'ultima persona ad averle dichiarato che l'amava..
Aveva passato troppo tempo senza amare; troppo tempo era passato dal suo ultimo bacio;

Forse per questo non riusciva a scrivere quell'intervista?
Perchè non la sentiva. Quelle parole amore, ti amo, sofferenza le erano così familiari e scontate che aveva dimenticato la loro esistenza.


Troppo tempo aveva vissuto senza provare emozioni forti, nemmeno si rammentava di cosa si provasse.

Tutto le sembrava scontato.

Dall'ultima volta che si era innamorata, tante cose erano successe, troppe che l'avevano ridotta ad accantonare, a reprimere quel sentimento,
il tempo era stato deleterio, le aveva fatto dimenticare cosa vuol dire amare veramente.
Per questo non capiva, quelle parole effettivamente erano per lei. L'intervista bastava farla a se stessa.


Nel mentre in cui lei paralizzata fissava la vetrina un ragazzo a passo veloce si dirigeva verso di lei, o meglio contro di lei.
Il ragazzo infatti teneva la testa bassa, portava degli occhiali da sole e non si era accorto di Moon,
e così fu che egli urtò la ragazza e la fece cadere per terra risvegliandola però dal suo coma.

Subito il ragazzo mortificato si tolse gli occhiali e aiutò la ragazza a rialzarsi;
-Mi dispiace non ti avevo vista, tutto bene?- pronunziò il ragazzo porgendole la mano per aiutarla a tirarsi su;
Lei con i suoi soliti modi poco gentili rispose:
-Hey! Ma che diamine fai, stai attento dove metti i pie.. -
Moon era rimasta fulminata, non riuscì a finire la frase; I suoi occhi erano fissi in quelli del ragazzo, erano di un castano così chiaro che sembrava oro, brillavano.. le sue labbra erano rosa.. con un piercing incastonato; Era come incantata da quel bel viso.

Lo stesso ragazzo era rimasto colpito da quella donna, il suo viso era bianco, quasi pallido, in esso vi erano incastonati due occhi scuri come la pece..
le sue labbra erano rosacee e vellutate, i capelli ondulati profumavano di vaniglia..
E

rano entrambi assopiti in un trance profondo, dove l'uno era perso nell'altro.. Il suono delle automobili che correvano nella strada accanto
al marciapiede in cui si trovavano però li fece come risvegliare..
Moon si alzò completamente da terra, ancora un pò intontita, ma ebbe modo di guardare meglio il ragazzo..
portava dei larghi jeans coperti per metà da una maglietta taglia XXL di colore blu, i capelli erano intersecati
in perfette treccine nere alla gangsta americano, volle qualche secondo per capire che quel ragazzo le aveva chiesto
almeno 3 volte se stava bene..
-Oh sii, si sto bene grazie.. scusami per prima, comunque bella la maglia!Bel colore.-
Lui guardò la sua maglia poi fissò la ragazza e disse:
-Grazie, mi piace tanto il blu-
-a.. anche a me!- rispose come illuminata la ragazza..


Ma aspettate un attimo. Cosa stava succedendo?
Moon ricadde nuovamente nel fissare gli occhi del ragazzo ma nello stesso momento un insieme infinito di pensieri raggiunsero la sua mente;

"Moon ma che diamine stai facendo? Che ti prende? Com'è possibile che ti batte il cuore così forte? Oddio hai un cuore? ancora?
Hey ma.. ma sei diventata rossa in viso? oddio no che ti prende? Moon mandalo via, è solamente un ragazzo che ti ha urtata facendoti cadere.. Moon"

-emh comunque piacere io mi chiamo Tom!-
a quelle parole la ragazza si ritrovò di nuovo catapultata nella realtà non più succube di tutti i suoi perchè e senza esitare rispose:
-P.. piacere io sono Moon!-

 

   
 
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