Ero intenta ad osservare il sole sorgere dalla mia finestra della mia camera e mi ripetevo che dovevo ritenermi fortunata perché nonostante fossi una sangue blu presto sarei diventata una principessa di un grande regno. Il regno dell’austero Carlo Maria stava per finire, per la sua vecchiaia e testardaggine e se non volevamo morire tutti dovevamo sottometterci al nuovo signore assoluto: re Claudio.
Dalle voci che circolavano non si sentiva nulla di buono: era malvagio, violento, una vera e propria bestia e io alla fine del mese sarei divenuta sua sposa; tutto per salvare i resti di un regno che non aveva futuro. Mi stavano immolando come una pecora: se ne sacrifica una per salvare le altre, e cosi il mio destino era stato scritto.