Chapter one

Era una mattinata piuttosto calda, il cielo era limpidissimo senza nessuna nuvola. Era la prima volta, dopo molto tempo, che usciva il sole: in quegli ultimi giorni aveva sempre piovuto e tu era seccata. Non potevi mai uscire.

A te piaceva moltissimo andare a fare lunghe passeggiate lungo il mare; sederti sotto un albero in mezzo al prato immenso, che si trovava dietro alla tua casa, a leggere un buon vecchio libro; adoravi semplicemente uscire con le tue amiche, o almeno, quelle poche rimaste.

Nell'ultimo periodo tutto sembrava andare per il peggio e soprattutto con le tue compagne di avventure.

L'avevano abbandonata poiché aveva cominciato a comportarsi diversamente dal solito: avevi cominciato ad ascoltare un genere musicale un po' strano e un po', come dire, violento rispetto a quello che passava normalmente per la radio; avevi cominciato ad indossare sempre i pantaloni neri e magliette con il simbolo “A” che stava per 'anarchia'.

Le tue amiche non comprendevano perchè facesse questo e a che scopo lo facesse.

“Judy, perchè metti sempre quei pantaloni neri e quelle magliette che, ad occhio, sembrano due o forse tre taglie più grandi della tua?” ti chiese una volta Holly.

“Le metto perchè mi piacciono e, soprattutto, perchè comincio a pensare che l'anarchia sia la cosa giusta; la cosa che ci potrebbe 'salvare' da questo uragano di fottute bugie” rispondevi prontamente tu.

Le tue amiche restavano sempre impietrite e cambiavano discorso.

Dopo alcune settimane, avevi cominciato ad appassionarsi sempre di più a quella musica veloce, potente e, allo stesso tempo, tranquilla.

Quel genere musicale veniva chiamato da tutti punk ma nessuno di sua conoscenza sapeva che cosa fosse e, soprattutto, sapeva di che cosa i testi trattassero.

Alla sera, subito dopo aver cenato, andavi in camera tua, al pc, e cercava tutte le possibili notizie che riuscivi a scovare su quel genere musicale bellissimo che ti trasportava in un altro mondo facendoti sentire a casa e compresa come mai prima d'ora.

In realtà, eri sempre stata la pecora nera della famiglia. A te piaceva leggere e scrivere mentre, alle tue sorelle e alle varie cugine, piaceva andare a fare shopping e spendere centoni su centoni in un solo giorno; a te piaceva parlare correttamente con, se scappavano, qualche parolaccia mentre, alle sorelle e alle varie cugine, non piaceva assolutamente sentire dire le parolacce perchè 'non erano signorili'. A te piaceva semplicemente essere te stessa mentre, a quelle quattro galline, piaceva pomparsi facendo credere di essere chissà chi quando, in realtà, non erano nient'altro che delle bambine viziate.

Volevi evadere da quella situazione penosa in cui ti ritrovava e vivere la sua vita nei migliori dei modi e secondo i tuoi ideali. Il punk te lo offriva.