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Autore: sweetpast    16/07/2010    5 recensioni
"Ho paura. Ho paura. Ho paura.
Città degli angeli caduti, il tuo è un inferno.
Città degli angeli. Sei il MIO inferno.
Il mio inferno, il girone degli stolti.
Stolto, perché continuo a seguire te come uno stupido angelo custode, che non riesce a stare dietro al suo protetto e fallisce nella sua missione.
Non posso proteggerti, se anch'io sono nell'oblio.
Questa è l'ora dell'oblio"

Questa è una storia dai temi forti. Una storia di droga, sesso e violenza.
Perché l'amore, l'amore c'è.
Ma deve soffrire prima di manifestarsi veramente e, spesso, quando lo fa è già arrivata la fine.
Genere: Erotico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Storia dedicata a Silly_Lawliet. Perché mi ha consigliato lei di scrivere questa cosa, e per un insignificante gioco di titoli. Anche se il mio non c'entra granché con la canzone :P Apparte il fatto che mi ha ispirata >__<

 

 

 

 

 

Ho paura. Ho paura. Ho paura.

 

Città degli angeli caduti, il tuo è un inferno.

 

Città degli angeli. Sei il MIO inferno.

 

Il mio inferno, il girone degli stolti.

 

Stolto, perché continuo a seguire te come uno stupido angelo custode, che non riesce a stare dietro al suo protetto e fallisce nella sua missione.

 

Non posso proteggerti, se anch'io sono nell'oblio.

 

Questa è l'ora dell'oblio.

 

 

 

CHAPTER ONE_ {L'ora del terrore}

 

 

 

 

 

 

Ho paura. Ho paura. Ho paura.”

È questo ciò che pensa Matt, camminando alla cieca per le vie di Los Angeles.

Dove sei? Ho paura! Dove sei?”

Parole al vento, perché lui poteva essere ovunque.

 

«L è morto. Me ne vado.»

«Eh?»

«Stammi bene, Matt. Ci rivedremo...»

«Cosa cazzo stai dicendo?»

«Me ne vado. Mi dispiace, amico mio.»

«Non puoi...»

«Mi dispiace.»

 

Il fatto che si trovasse a Los Angeles era dovuto al caso e ad un suo ragionamento buttato lì per disperazione. Magari aveva tentato la via del successo ad Hollywood...

Rise fra sé e sé, a discapito dell'espressione terrorizzata del suo volto.

Erano quasi tre anni, ormai, che se ne era andato, Mello. «Cazzo, Mel. Aspettarmi no, eh?» disse, stringendosi nella felpa. Faceva freddo.

Ormai aveva compiuto da un pezzo diciassette anni, non era più un ragazzino che poteva lamentarsi di tutto. Aveva pazientato molto: per un anno era rimasto alla Wammy's House, poi era tornato a New York, sua città natale. Poi, un giorno di qualche settimana prima, aveva deciso che doveva ritrovare Mello. Il suo migliore amico...

I vicoli bui dei sobborghi di L.A erano davvero inquietanti.

 

«Mello... e... che ne sarà di me?»

«Scusami, Matt, io... scusami. Ti voglio bene.»

«Mello!»

«Mh?»

«Un giorno ci rivedremo, è una promessa.»

«Matto 1 ...»

«E anche io ti voglio bene, amico.»

 

«Maledizione!» urlò, battendo un pugno sul muro. «Maledizione...»

Imprecando, si lasciò cadere a terra, stremato.

Se solo avessi impedito che se ne andasse... se solo fossi andato con lui... se... se...”

 

«Ti troverò.»

 

«Ehi, ragazzino, tutto bene?» un uomo, apparso in fondo al vicolo. Matt non aveva assolutamente voglia di socializzare, così, preso dal panico, scappò barcollando nella direzione opposta.

«Non importa se mi ha scambiato per un drogato» mormorò, correndo «Mi sento molto più solo a parlare con la gente.»

 

«Mello, io ti troverò, l'ho promesso. Noi siamo inseparabili, ricordi?»

 

 

 

 

XXX

 

 

 

«...»

Rimase in silenzio, Mihael. Un silenzio che tremava di terrore. Paura del sangue? Paura di se stesso?

O, forse, una sensazione tanto stupida da dover essere rimossa...?

Mello non smise di fissare la testa sanguinante dell'uomo che aveva ucciso a colpi di pistola e poi reciso il collo con un taglio netto. La teneva per i capelli, stretta tra le dita affusolate.

 

Tremando, si decise che era ora di darsi una calmata. Respirò a fondo, ed evitò di incontrare nuovamente gli occhi sbarrati del cadavere. Si ripulì velocemente il sangue dal viso e dalle mani, poi ripose la sua calibro 44 nella fondina applicata alla cintura. Infine nascose la testa del boss mafioso Jerry Stu in una normalissima borsa da palestra di colore scuro.

E si incamminò nervosamente per i viali di Los Angeles.

«È l'unico modo» continuava a ripetersi «È l'unico modo per arrivare a Kira e superare Near...»

Si fermò davanti ad un grosso scantinato malmesso, buttò giù la porta con un calcio e prese le scale con foga.

Mello era nervoso, spaventato, insicuro.

Perciò, doveva dimostrare -più a se stesso che agli altri- che era determinato a fare ciò che stava facendo.

Presto arrivò in una sala dove una dozzina di persone si stava dando alla dolcevita.

«Rodd Los!» urlò, buttando la borsa sul tavolo. «ora posso unirmi a voi.»

 

To Be Continued.

 

Questa è una storia dai temi forti. Una storia di droga, sesso e violenza.

Perché l'amore, l'amore c'è.

Ma deve soffrire prima di manifestarsi veramente e, spesso, quando lo fa è già arrivata la fine.

 

NdA

 

Buonasera a tutti. Sì, sono tornata. Sì, ho più storie in corso. Sì, sono masochista :D

Ma non è questo il punto... ^^”

Allora, spero che questa storia vi ispiri. Dovreste sapere ormai che adoro le storie a temi molto forti, e questa volta ho scelto la malavita di Los Angeles e l'amore “travagliato” di Mello e Matt...

Mi scuso da subito con loro, perché li tratterò davvero molto, molto male ^^”

Allora, il testo in corsivo sono i pensieri e i ricordi di Matt, comprese le note prima e dopo il capitolo, dato che lui dovrebbe essere il protagonista.

Matto è un vezzeggiativo affettuoso che usa Mello per chiamare Matt.

Il mio obbiettivo è narrare il periodo di tempo che va da quando Mello entra nella banda mafiosa di Rodd Los sino alla dolorosa morte dei due ragazzi... in una maniera un po' violenta, a cui forse nessuno piacerebbe credere.

Ma è così, spesso le cose non vanno come vorremmo...

Questo capitolo è corto e forse non è un granché, ma con l'aumentare dei capitoli la storia si farà sempre più dura (il mio obbiettivo) quindi vi prego di avvisarmi se devo alzare il rating. Lo dico ora, e spero lo ricorderete ^^” Io non sono abile a comprendere il limite che c'è tra rating arancio e rating rosso ^^”

Cooomunque, spero vi sia piaciuto questo primo capitolo ^^

Uccidetemi di critiche, come al solito O___O Commenti graditi ^^

Au revoir, **Lole**

 

   
 
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