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Autore: SpecialAgent    16/07/2010    3 recensioni
“È ora!” Occhiali scuri,le braccia distese lungo i fianchi. Qualcuno singhiozza. Altri lo fanno silenziosamente. I miei occhi sono sempre asciutti.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It's too bad that we had no time to rewind
Let's walk, let's talk


La pioggia bagna i vetri,prima piano poi sempre più forte.
Sono giorni che piove.
Nuvole nere coprono il cielo prepotentemente,non lasciandogli il tempo e la voglia di mostrarsi in tutto il suo splendore.
È un pomeriggio di domenica come tanti altri,o quasi. Se non fosse per quel nodo alla gola che mi tormenta..
Ho voglia di gridare,ma dalla mia bocca non escono suoni.
Ho voglia di piangere,ma nonostante gli sforzi,i miei occhi sono asciutti.
Mi perdo nel vuoto alla ricerca di una spiegazione. Ma il vuoto non mi aiuta.
Forse è il vuoto sbagliato.
La giornata vola via senza che io riesca a viverla.
Un’altra giornata persa…
Il divano che ormai si è abituato alla mia presenza.
Il parete bianca sembra abbia catturato la mia ombra.
La gamba che si muove su e giù sembra scavare nel profondo.
Il ticchettio dell’orologio appeso al muro segna il ritmo del mio respiro.
Le auto che sfrecciano in strada mi ricordano che fuori c’è vita.
Il vento che soffia mi porta all’orecchio quelle parole quasi dimenticate. Quelle parole dette sottovoce per paura di crederci davvero. Quelle parole dette a denti stretti per farle sembrare più crudeli. Parole dette,che fanno male.
Il petto sembra voglia aprirsi da un momento all’altro. Il cuore vuole uscire,non si merita di stare lì. Vuole parlare,vuole urlare,vuole piangere.
Stringo i denti,fanno male.
Stringo i pugni,le unghie impresse con violenza lasciano i segni.
La gamba si muove più velocemente,non vuole fermarsi.
Il cellulare,abbandonato sul tavolino, s’illumina. Lo ignoro.
Le palpebre si chiudono da sole.
Non c’è più tempo.
Il senso di colpa mi attanaglia lo stomaco.
Rivivo quel giorno,quelle ore,quel momento.
La mia bocca che mente. I suoi occhi ridotti a piccole fessure.
Scuote la testa incredula. I suoi occhi sempre più scuri. I capelli le svolazzano al vento.
Non c’è niente intorno a noi. Solo la mia gelosia. Che la colpisce con insulti che sembrano proiettili.
E quasi non c’è più tempo.
Un colpo.
Un vero colpo.
I suoi occhi nei miei,per l’ultima volta.
Sangue che scorre.
Il suo corpo piccolo e inerme giace tra le mie braccia.
Non c’è davvero più tempo.
Voci intorno a me. Uomini in divisa che corrono. Luci che lampeggiano mi schiaffeggiano il viso.
Seguo gli uomini,le voci,le luci.
Due braccia mi fermano. Due occhi chiari mi guardano.
Un corridoio lungo e spoglio. Uomini vestiti di bianco mi passano affianco.
Le mani ancora insanguinate,tremano.
Due occhi chiari ora mi parlano.
Ma la sua voce non riesco a sentirla. O meglio mi rifiuto di ascoltarla.
Cammino lungo il corridoio.
Una porta,poi un’altra ed un’altra ancora.
Aria!Aria fresca,pulita.
Le gocce iniziano a cadere. Scorrono sui miei capelli,bagnano i miei occhi,tracciano le mia guance,lavano le mie mani.
Cammino,non so dove andare. Non mi fermo,non voglio fermarmi.
Non c’è più tempo ora.
Il clacson di un auto mi fa sobbalzare,distogliendomi dai miei pensieri. Riportandomi bruscamente alla realtà e alle sue verità.
Verità che vorrei cancellare,cambiare,riscrivere.
La notte mi accoglie con prepotenza,ed io non ho ancora trovato risposte ai miei perché.
Non ci sono stelle in cielo solo mille perché, anche lì.
Una luna sfocata mi osserva,sembra incolparmi.
Il buio pian piano svanisce portando luce.

Qualcuno bussa con veemenza.
Un colpo,due,tre..
Ma la porta è aperta e può entrare.
Due occhi chiari mi guardano e mi parlano.
“È ora!”
Occhiali scuri,le braccia distese lungo i fianchi.
Qualcuno singhiozza. Altri lo fanno silenziosamente.
I miei occhi sono sempre asciutti.
Fisso la bara e mi sembra di essere in un sogno. In un incubo.
Voglio svegliarmi..
La gente si perde oltre gli alberi,rimango solo. Solo con lei.
Mi sembra di vederla. Bella come sempre. I suoi occhi scuri,i capelli al vento.
Mi sorride. Si avvicina a me.
Mi accarezza. Segna i mio viso con un dito. Prima le labbra,sembra baciarle. Poi le guancie ed in fine gli occhi.
I miei occhi che a quel toccano iniziano a lacrimare. Il petto non fa più male. Il nodo in gola si scoglie.
Sto piangendo. Solo. Con lei.
Mi sorride ancora. Con le labbra asciuga le lacrime.
La sua bocca è calda,sembra viva.
Chiudo gli occhi e quando li apro lei non c’è più.
Ma la sua voce riecheggia nell’aria,come musica giunge lieve alla mie orecchie.
Il senso di colpa scema fino a svanire.

Sono pronto a giurare che ogni mattina,quando apro gli occhi,lei c’è.
Mi sorride,mi accarezza,mi bacia.
I suoi capelli svolazzano ancora nell’aria.
La sua voce è nel vento. Mi abbraccia durante il giorno.
I suoi occhi si sono uniti alle stelle.
E la luna è il suo sorriso che mi culla la notte.
Non c’è più tempo,lo so.
Ma non ne ho bisogno.
Lei c’è, è di questo che ho bisogno.

   
 
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