Bambini saiyan

Ho sempre pensato alla vita dei bambini saiyan...e da lì è nata l' idea di questa fiction.

Spero che vi possa piacere, e vi invito a scrivere delle recensioni se questo accade.

Ci vediamo a fine pagina!

Capitolo primo: Un bambino di nome Vegeta

Il principe dei saiyan non è mai stato bambino, su questo non vige dubbio.

Costretto sin da piccolo ad un' esistenza solitaria, triste, sanguinaria.

Dove l' unico obbiettivo è: sopravvivere.

Cosa vuol dire, per un bambino, essere un saiyan?

Cosa vuol dire, per un bambino, essere un principe?

Cosa vuol dire, soprattutto, per un bambino, essere il principe di una razza spietata come quella dei saiyan?

Vuol dire non poter mai concedersi un attimo di pace, sapere di poter contare solo sulle proprie forze.

Vuol dire sapere che non potrà mai essere come tutti gli altri bambini, non poter mai giocare, scherzare, ridere.

Vuol dire non poter mai essere come gli altri.

Vuol dire non essere, mai, un bambino.

Vuol dire nascere, crescere, morire adulto.

Sin da bambino istruito per combattere, per essere spietato, per amare il sangue e per non avere sensi di colpa.

E per essere orgoglioso di essere un saiyan.

Vegeta...un principe divenuto schiavo.

Divenuto schiavo di una creatura ancora più spietata e più malvagia di lui: Freezer.

Cosa vuol dire, per un principe, divenire schiavo?

Vuol dire crescere con ancora più rabbia, con ancora più odio, vuol dire dedicare la propria vita a programmare una vendetta.

Un bambino forma la sua personalità sin da piccolo, e non potrà mai cambiare.

Sarà sempre orgoglioso, vendicativo, alla ricerca dei suoi limiti per superarli in una ricerca senza fine.

E triste.

Nei suoi occhi, regnerà sempre quella malinconica nostalgia, quella tristezza di non aver mai potuto essere bambino.

Quella curiosità nel capire come si gioca, come si ride, come si scherza, nel capire come gli altri bambini fanno tutto questo senza pensare a niente, sapendo di non poter mai farlo, in tutta la sua vita.

Sapere di essere diverso, da tutti i punti di vista.

E capirlo fin da bambino.

Vegeta avrà sempre il suo orgoglio, la sua forza, il suo titolo "Principe dei Saiyan", ma non possederà mai quelle innumerevoli gioie di cui gli altri bambini non hanno mai compreso il valore.

Resterà sempre a guardarli, da lontano, sapendo di non poter essere mai come loro.

Sapendo di non potere mai essere bambino.

Primo capitolo finito. Fatemi sapere se, secondo voi, dovrei continuarla o meno...

Un bacio!

                                                                         Videl241097