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Autore: Nancy95    19/07/2010    3 recensioni
Kagome,Sango e Rin restano chiuse nella scuola di notte,ma un'oscuro segreto si nasconde nella scuola
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Gli eventi si svolsero nella metà di dicembre. Nell’istituto Sengoku Jidai regnava il panico tra gli studenti. Tutte le mattine gli alunni trovavano l’aula scolastica nel caos più completo. Le sedie e i banchi rovesciati,i gessetti sbriciolati sul pavimento,strani segni sui muri,di color rosso,denso come il sangue.
La nuova preside, la signora Kaede,aveva anche chiamato la polizia. Ogni notte degli agenti rimanevano fuori l’istituto, facendo la guardia,ma non c’era segno di nessun teppista,tuttavia,la mattina dopo le aule erano nello stesso stato.
Nonostante i disagi mattutini, i professori cercavano di far finta di niente e andavano avanti con le lezioni; tra poco sarebbe finito il primo quadrimestre,e i prof tormentavano gli studenti con compiti,verifiche ed interrogazioni.
Le lezioni erano estenuanti,e 3 alunne della 1B ebbero una brillante idea. Alla fine della penultima ora,prima che la prof di matematica arrivasse,le tre presero le loro cartelle,e andarono nei bagni. I loro compagni non avrebbero fatto la spia,e loro avrebbero evitato un’interrogazione che sarebbe sicuramente finita con un 4. Queste tre studentesse erano tre coetanee,Sango Hiraikustu, Kagome Higurashi e Rin Jamaha.
Le tre si sedettero a terra,Kagome e Sango appoggiarono la schiena al muro,mentre Rin usò le loro gambe come cuscini.
S: “Cavolo speriamo che la prof Kagura non se ne accorga”
R: “Naa quella scema non capirà nulla,stiamo tranquille”
K: “Già,adesso mi sento più rilassata..stanotte non ho chiuso occhio…”
S: “Nemmeno…aah(sbadiglio)…io”
E le ragazze,senza rendersene conto,si addormentarono…e quando si svegliarono,era già buio.
R: “Cavolo ma quanto abbiamo dormito?”
K: “Aspetta controllo sul cellulare …accidenti!!! Sono le 3 di notte”
S: “Siamo rimaste chiuse nella scuola…”
R: “Ragazze allora la scuola è nostra per questa sera *o* Siamo le padrone!!!!!!”
Le ragazze comprarono qualcosa al distributore di merendine e iniziarono a girare per la scuola,cantando e ridendo come pazze.

Ma improvvisamente dovettero fermarsi. Dentro l’aula in fondo al corridoio si sentiva uno strano rumore. Le ragazze,che ovviamente sapevano la storia dei teppistelli,rimasero imperrite dal terrore,ma poi,invece di scappare si avvicinarono alla porta socchiusa.
I banchi e le sedie erano già a terra,e si sentiva il rumore stridulo che producono le unghie quando strusciano sulla lavagna. Sango,la più coraggiosa, cercò di vedere dentro l’aula,ma stranamente non c’era nessuno dentro.
Le tre sentirono un brivido freddo,una folata di vento dietro i loro colli e si girarono di scatto.
Urlarono dal terrore. Di fronte a loro c’era un essere pallido e quasi trasparente,che fluttuava a circa 10 cm da terra. Era disgustoso,aveva il volto malformato,in stato di decomposizione,la carne del lato destro del viso era martoriata,si intravedevano i denti attraverso la guancia,o almeno,dove prima c’era.
Gli occhi erano rosso fuoco,tuttavia fissavano il vuoto. Dalle mani gocciolava del liquido rosso,lo stesso che era sui muri la mattina,a quanto pare,era veramente sangue. Ma la cosa più inquietante era il buco che aveva nel collo, trapassava la trachea e la cervicale,infatti si poteva vedere la finestra dietro il fantasma attraverso il buco. Ma poi,a riempiere il buco comparve un pezzo di vetro.
Le ragazze rimasero qualche secondo immobili,poi come prese da una scossa elettrica si ripresero. Kagome corse verso sinistra,Sango verso destra,cercando di raggiungere le scale,ma Rin restò immobile,con occhi e bocca spalancata osservando il mostro che aveva di fronte.
Gli occhi rossi del fantasma si posarono sulla ragazza che aveva di fronte,con la mano afferrò la scheggia di vetro che aveva al collo,se la tolse,e trafisse il collo della povera Rin,che cadde a terra senza vita.

Sango correva senza pensare,con le lacrime che le offuscavano la vista. Di fronte a lei c’erano le due rampe di scale,scese le prime dieci,poi risentì il brivido freddo dietro il collo si girò di scatto e vide il fantasma sul primo gradino delle scale,ma in un battito di ciglia il fantasma era sparito. Sango temeva di sapere dove fosse,e lentamente si girò e guardò di fronte a sé,ma tirò un piccolo respiro di sollievo vedendo che il fantasma non era di fronte a sé.
Cercò di capire dove fosse finito il fantasma,ma lo capì quando due mani la spinsero giù dalle scale. Il fantasma fissò il corpo della ragazza a terra,col collo spezzato,e poi scomparve.

Kagome scese al piano inferiore,cercando di aprire le porte della scuola,ma erano chiuse a chiave ovviamente,cercò disperatamente di gridare aiuto,ma nessuno la sentì,forse la polizia si era arresa e non veniva più fuori la scuola.
Ma le venne in mente che la porta della palestra era per lo più di vetro e forse sarebbe riuscita a romperla e fuggire. Ma mentre correva si sentì tirata per la maglia,si voltò,già sapendo cosa trovarsi,e vide il fantasma che la tratteneva,mentre,con l’altra mano teneva il pezzo di vetro che prima aveva nel collo,sporco di sangue,pronto a pugnalarla.
Kagome si divincolò come una pazza,e riuscì a sfuggire alla presa,ma il vetro riuscì a tagliarle leggermente l’avambraccio. Disperata corse in palestra,con il braccio sanguinante che le bruciava un po,ma inciampò su un rialzamento della moquete del pavimento. Maledicendo quelle bolle d’aria Kagome fissò il fantasma avvicinarsi,si fece coraggio e cercò di parlargli.
K: “Perché fai così?”
N: “Devo vendicarmi. Io ero uno studente di questa scuola,molto promettente. Riuscivo a memorizzare tutto senza studiare,e i professori erano invidiosi di me. All’ultimo anno,verso la fine di dicembre,il professore di matematica insisteva per mettermi il debito,che ovviamente non meritavo.
Un pomeriggio,dopo scuola,entrai e litigammo,lui accecato dall’ira diede un pugno alla finestra,che si frantumò in mille pezzi e un pezzo,questo dannato pezzo,mi si è conficcato nel collo,io caddi all’indietro,mi trovavo di fronte alla rampa di scale,il prof fece per prendermi,ma io ne sono certo,mi ha spinto giù.
Poi lui e il vecchio preside si sono messi d’accordo e hanno tolto di mezzo il mio cadavere,dicendo a tutti di non sapere dov’ero,e mi hanno dato per disperso.”
K: “E perché te la prendi con noi?”
N: “Devo vendicarmi.Non importa con chi,ma farò a chiunque le 3 cose che hanno fatto a me il prof e il preside uccidendomi”
K: “Quale…quale è stata la terza cosa? Oltre a trapassarti il collo con il vetro e gettarti giù dalle scale?”
Le braccia del fantasma divennero due sciabole.
N: “ MI HANNO FATTO A PEZZI!
E si lanciò contro Kagome. La ragazza chiuse d’istinto gli occhi,ma dopo pochi secondi li riaprì.
S: “Accidenti Kagome finalmente ti sei svegliata.”
K: “Ma..ma dove siamo?”
R: “Come dove siamo? Pronto? Siamo nel bagno,volevamo sfuggire all’interrogazione della prof Kagura.”
S: “Si ma sfortunatamente lei ci ha viste nel corridoio durante l’intervallo e ha mandato Yukari a cercarci,e ora ci tocca tornare in classe,perché vuole interrogarci”
R: “Uffy era il piano perfetto >o<”
S: “Io non ho studiato un cavolo ToT”
Kagome,ancora un po scossa,ma sollevata,cercò di alzarsi da terra,ma un bruciore al braccio la fermò. Si alzò la manica della maglia e lo vide. Un graffio,leggero,ma insanguinato su tutto l’avanbraccio.

  
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