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Autore: soarez    19/07/2010    9 recensioni
A Cho non era mai interessato molto festeggiare gli anni. A che serviva dover ricordare di essere un anno più vecchio?_______Fic partecipante al concorso per il Jisbon Day...BUON JISBON DAY A TUTTE!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kimball Cho, Nuovo Personaggio, Patrick Jane, Teresa Lisbon
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pensieri di una bambola'
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Titolo: Buon compleanno Cho.

Personaggi: Kimball Cho, Patrick Jane, Teresa Lisbon.

Rating: verde.

Tipologia: one-shot.

Avvertimenti: probabilmente Cho potrebbe risultare un po’ OOC.

Fic partecipante al concorso Jisbon day.

 

 

 

Il 7 luglio sarebbe stato un giorno come un altro.

Il 7 luglio sarebbe stato il suo compleanno.

A Cho non era mai interessato molto festeggiare gli anni.

A che serviva dover ricordare di essere un anno più vecchio?

Non ne vedeva l’utilità.

Ma la dolce Van Pelt, o Piccola Grace come la chiamava Jane, non era del suo stesso parere.

A quanto pare, per lei, sarebbe stato una specie di sacrilegio imperdonabile far passare quell’evento sotto silenzio.

E pensare che fino al giorno prima non ne sapeva nulla.

Per sua sfortuna Lisbon, l’unica che sapeva la data di nascita di Cho, si era accidentalmente -anche se ormai non ne era più molto sicuro- lasciata sfuggire la cosa.

Van Pelt si era buttata su questa notizia come un pinguino affamato si butta sul pesce.

Il suo cervellino riempito di bambini allegri, fiorellini, farfalline e tante buone intenzioni, aveva subito partorito l’idea di una festa a sorpresa per il coreano.

Ma lui era pur sempre uno sbirro, per giunta dannatamente bravo con gli interrogatori.

Ci aveva messo meno di due minuti a far confessare Rigsby sui piani della rossa.

Perciò la povera Grace era stata costretta a rinunciare alla festa.

L’unica concessione che era riuscita ad ottenere era stata quella di poter fare il regalo allo scontroso festeggiato.

Aveva lottato con le unghie e con i denti, ed alla fine ne era uscita vittoriosa.

Diciamo pure che il fatto che Lisbon avesse chiesto -ordinato- a Cho di fare contenta la collega, aveva giocato un ruolo considerevole.

E adesso, tardo pomeriggio del 6 luglio, si era scatenata la caccia al regalo per il coreano dalla faccia più impassibile che l’intera squadra avesse mai conosciuto.

Non che a lui interessasse molto; voleva solo tornarsene a casa, dove lo aspettava Elise.

Cho si alzò dalla scrivania, dirigendosi verso l’ufficio del suo capo con dei fascicoli da consegnare.

Entrò dalla porta trovando Lisbon intenta a discutere con un Jane comodamente spaparanzato sul divano.

La donna si zittì appena lo vide.

-Scusi capo, ho interrotto qualcosa?-

-Tranquillo Cho!- esclamò il biondo sorridente -Mi stava solo chiedendo un consiglio sul regalo da farti. Siamo entrambi in alto mare-

-Non è vero!- lo fulminò la mora scocciata.

-Oh, avanti Lisbon. Che c’è di male?-

Cho roteò gli occhi, sbuffando internamente.

Ecco che ricominciavano.

Erano incredibili. Anzi, no: impossibili.

Continuavano a battibeccarsi a vicenda per cose futili.

Oh, certo, questo poteva essere un bene per la loro inespressa tensione sessuale, ma di sicuro non lo era per il suo mal di testa.

In più ultimamente, vuoi per il caldo o per il lavoro arretrato, li sopportava ancora meno.

-Sei il solito guastafeste Jane!-

-Naa…ammetti che ti diverti con me-

Cho non era un tipo che ficcava il naso negli affari altrui.

Però!

Però…

In quegli ultimi tempi aveva notato delle cose…piccole cose, forse neppure importanti.

-Assolutamente no. Ti detesto!-

-Non è vero, tu mi adori-

Quel sorriso più tenero di Jane quando fissava Lisbon dalle veneziane dell’ufficio…

La donna che abbassava velocemente gli occhi quando il biondo la sorprendeva a guardarlo…

Lui non era un mentalista, ma di sicuro sapeva riconoscere certi segnali.

E poi era un uomo e, immodestia a parte, sapeva come sedurre una donna, quali atteggiamenti tenere.

E Jane ne stava utilizzando un buon 90%.

-Insomma, ma ti diverti così tanto a farmi irritare?-

-Certo che si, mia cara. Sei adorabile quando ti irriti!-

-Sei un id…-

-Va bene, sentite, adesso basta- li interruppe improvvisamente Cho -Non mi interessa festeggiare il mio compleanno, non mi interessano i regali. Voglio solo consegnare questi rapporti e andarmene a casa da Elise-

I due lo fissavano, sorpresi dalla sua reazione.

-Ma, ehi! sapete che c’è?- continuò -Se volete farmi un regalo, davvero un grosso regalo, ecco alcuni consigli-

Si voltò verso il biondo.

-Jane, smettila di girarci intorno, sii uomo e chiedi al capo di uscire. E lei, capo- si rivolse alla donna -Se posso permettermi, con tutto il rispetto parlando, la smetta di pensare solo al lavoro e al regolamento. Si lasci andare, per favore.

Davvero, se vi metteste insieme non ci sarebbe nessun problema per la squadra, anzi!

Van Pelt sarebbe felicissima e Rigsby mi dovrebbe 50 dollari-

E la mia sanità mentale ne sarebbe grata.

Fece una pausa, durante la quale posò i fascicoli sulla scrivania di Lisbon.

-Ed ora, con permesso, io me ne andrei a casa. A domani-

Uscì dall’ufficio, conscio di lasciarsi alle spalle un Jane senza parole e una Lisbon incredibilmente in imbarazzo.

Sperò solo che quella storia non gli sarebbe costata un aumento delle scartoffie tale da tenerlo incollato alla scrivania per almeno un mese.

Certe volte Lisbon sapeva essere vendicativa.

 

7 luglio.

Quella mattina Cho trovò tre cose ad aspettarlo sulla sua scrivania.

La prima:

Un pacchetto rettangolare avvolto in della carta blu con un fiocco argentato.

Lo scartò e si ritrovò tra le mani ”Il nome della rosa”, di Umberto Eco.

Van Pelt.

La seconda:

Una scatola con un fiocco rosso. Una scatola piena di ciambelle glassate tutte per lui.

Il solito Rigsby.

La terza:

Una busta di carta.

L’aprì, e ne uscì un cartoncino verde.

 

Questo è il tuo regalo.

Buon compleanno, Cho.

                       Teresa e Patrick.

 

Si concesse un sorriso.

Finalmente.

Tirò un sospiro di sollievo; quella volta Lisbon non si sarebbe vendicata.

 

 

 

 

 

 

Il 7 luglio non è il compleanno di Cho…è il compleanno del mio migliore amico, e questa one shot l’ho scritta proprio il 7.

Bon, spero vi possa piacere.

 

Dal momento che non ricordo se l’ho già fatto…(forse si, ma vabbè)

Ringraziamenti per Cogliendo ciliegie nel cielo d’estate:

 

Othello:  scimmiotta, grazie! Bello Cho, eh? XD che bel lupacchiotto *_*

 

Melmon: grazie mille, cara! Sono contenta che ti sia piaciuta la scena del bacio.

 

Jane_lisbon93: eh eh…il pensiero di seppellire il cadavere nei campi mi è venuto in un lampo di genio XD e gli occhi da cerbiatta di Tess sono meravigliosi ^_^

Cho è un maniaco! Ma è bellissimo!

 

Cinfri: meno male che la scena del bacio ti ha fatto ridere XD sono contenta!

Ti va bene questa Jisbon, invece?

 

Evelyn_cla: bene! Sono soddisfatta del 50%!

 

Sasita: XD XD XD. Solo così posso rispondere alla tua recensione XD

 

Raven_95: ^_^ anche a me piace tantissimo il profumo di Cho *ç*

 

POLVERE FOR PRESIDENT, A SENSITIVA RESTI DOV’E’, CHOvsJANE FOREVER, W CHISBON, NICK WIN.

E come dice Sasita…LIN DOCET!

Soarez

   
 
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