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Autore: Prof    19/07/2010    1 recensioni
Non aveva avuto dubbi nell'alzare il moschetto, il cielo plumbeo, e la pioggia battente sul capo. America ha deciso la sua strada, quindi tutto ciò che accadrà, anche se doloroso, non potrà che essere giusto.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Giulia, perché mi ha sfidato a scrivere una usa/uk.  (anche se questa non è molto riuscita =.=)




I want to be free




Non aveva avuto dubbi, quando era stato il momento di indossare la divisa.
Non aveva avuto dubbi nell'alzare il moschetto, il cielo plumbeo, e la pioggia battente sul capo.
E ancora, non c'erano stati dubbi ad offuscare la mente, non c'erano state ombre nel suo cuore, non c'era stata nessuna incertezza nelle fibre dei suoi muscoli quando si era trattato, le mani che stringevano il legno viscido e piedi piantati nel fango, di mettere a fuoco lungo la linea della baionetta la sua giubba rossa, logora e scura come il cielo.

A ripensarci con il senno di poi, avrebbe giurato che in quel momento sapesse alla perfezione come sarebbe andata a finire.
A ripensarci con maggiore lucidità, a dirla tutta non aveva preso nemmeno in considerazione altre possibili evoluzioni. O non aveva voluto.

Per questo, forse, di fronte alla sua carica disperata, di fronte al suo grido roco e pur sfuggitogli di mano il moschetto, quello che Francia gli aveva insegnato ad usare, non aveva, nemmeno per un attimo, nemmeno per un secondo, avuto paura.

Da qualche parte dentro di lui, qualcosa aveva deciso che quella strada che aveva cominciato a percorrere da solo, quella che portava all'agognata libertà, era la via giusta, e in quanto tale, nulla poteva farlo deviare dal suo percorso.

E, in quanto tale, Inghilterra inginocchiato ai suoi piedi, nel fango, e la pioggia che batteva impietosa sul capo, e i singhiozzi che scuotevano la sua giubba rossa, e quella mano che gli nascondeva il viso, e quelle - poche - parole biascicate, urlate, gridate in quel pianto convulso che tanto inutilmente era tentato di essere nascosto, e che solo la pioggia aiutava a celare, per quanto amaro e triste e squallido e desolato, era, in fin dei conti, giusto; perché quella era la strada che aveva deciso di percorrere.

Ed ancora era giusto, per quanto gli facesse male in fondo al cuore, voltare le spalle a quella Nazione che un tempo gli era sembrata tanto grande e forte, e che in quel momento piangeva inerte in mezzo al fango e alla pioggia, la schiena ricurva e la consapevolezza di aver subito molto di più di una sconfitta, e allontanarsi lentamente, ma con passo fermo, senza mai voltarsi indietro, per non commettere l'errore di Orfeo, uno di quegli eroi che protagonisti dei miti che lei, quando veniva a trovarlo, si ostinava a narrargli.


Ora, finita tutta la pioggia e sparite le nuvole più nere, finite le battaglie e sparite le urla di Inghilterra, sotto il cielo terso e limpido non gli rimane che la consapevolezza di non potersi più voltare indietro.

Per un bizzarro attimo, guardando verso l'orizzonte evanescente, gli sale alla mente il ricordo di quella bambina dagli occhi profondi, e pensa di aver capito, forse, cosa gli voleva dire.
E come un'illuminazione improvvisa, capisce che il tempo felice con Inghilterra non tornerà mai più; e che è stato egli stesso a chiudere per sempre il capitolo della loro vita insieme, e poi ad aver gettato il libro in fondo ad un cassetto, ben nascosto.

Sospira.
Se la strada che ha deciso di intraprendere lo prevede, allora nascondere quel libro, sebbene amaro e triste e doloroso, è giusto.






***



Note:
Con il termine "Giubba Rossa" in riferimento alla Guerra d'Indipendenza Americana si usa indicare l'esercito britannico, che appunto indossava delle divise dalle giacche rosse. C'è però da precisare che questo modo di dire viene coniato diversi decenni dopo la guerra, e che all'epoca i soldati britannici erano chiamati  o "Regulars" o "The King's Men".


   
 
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