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Autore: robiberta    20/07/2010    2 recensioni
*SPOILER* riguardanti la Inheritance Ceremony Arc. I pensieri di Tsuna sull'accaduto del capitolo 294 e la mattina precedente all'inizio della cerimonia. "Già da qui si vede quali sono le vostre priorità. Lui pensa al lavoro, tu pensi alla famiglia. Per te queste cose ancora non coincidono."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayato Gokudera, Reborn, Ryohei Sasagawa, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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It’s just the Sky

 

 

It's just another war
Just another family torn
(Falling from my faith today)
Just a step from the edge
Just another day in the world we live

Skillet - Hero

 

 

 

Daresti qualsiasi cosa per poterti alzare, l’indomani, fare la solita colazione chiassosa di fretta e correre a scuola. Daresti la vita per un po’ di normalità, solo un altro po’.

Ma, Tsuna, hai deciso ormai. Era stata istintiva come decisione, dovuta ad una tragedia che ti ha  spiazzato – aveva spiazzato tutti, tutta la vostra piccola Famiglia.

E nel giro di mezza giornata hai rifiutato l’incarico di Boss e hai visto il tuo migliore amico – e fratello, più fratello di quanto avresti mai potuto immaginare, tu che di famiglia conosci solo l’amore di tua madre e il distacco di un padre sempre assente - che stava morendo. Anche adesso, perché il pericolo non è passato, la notte dopo l’operazione è cruciale e…

Ricevere un’altra chiamata di Gokudera e sentire la sua voce spezzata, di nuovo. Rivivere ancora la sensazione di quel pomeriggio… e avere la conferma, stavolta, di averlo perso quel fratello.

Veder morire Yamamoto.

No.

Diventerai il Decimo, prenderai sulle spalle quel peso che non avevi mai voluto e ne accetterai le conseguenze a denti stretti. Sopporterai di tutto, pur di poter avere tra le mani, il prima possibile, il collo di quel bastardo, chiunque esso sia. Diventerai un mafioso, un assassino…ma per prima cosa vendicherai Yamamoto.

Sai che l’amico era solo il primo. Sai dovrai diventare più forte, in fretta, e proteggerli.

Devi sbrigarti a crescere, se non vuoi riprovare la paura di questa giornata appena passata.

 

Hai tanto, tanto, desiderato un po’ di normalità.

E, allo stesso tempo, non vedi l’ora sia domani.

 

- Tutto a posto?-

Da disteso sul letto, non ti giri a guardare Reborn. Quando sei tornato a casa hai cacciato Lambo dalla stanza e ti sei chiuso a chiave dentro, da solo. Il fatto che Reborn sia riuscito chissà come ad entrare non ti stupisce più ormai.

E da qualche parte capisci che è questa ormai la tua normalità. E tutto fa ancora più male.

- Sì.-

- Stai tremando.-

Non rispondi, non è necessario. Entrambi sapete cosa ti sta passando per la testa e se solo provassi a parlarne, ti darebbe dello stupido come minimo. O ti punterebbe la pistola alla tempia.

Senti i suoi piedini che saltano sopra la scrivania accanto alla finestra. Ti giri un poco per vedere che fa, giusto per prepararsi in caso stia davvero per puntarti un’arma contro.

Apre la finestra che da alla strada. Per quanto possa sembrare così piccolo, è incredibile quante cose riesca a fare senza il minimo sforzo. È un assassino, alla fine. E lo sei anche tu.

- Non è ancora il tramonto. Vado ad avvisare all’Hotel che hai cambiato idea. Spiegherò io la situazione al Nono.-

Stranamente gentile, da parte sua.

- Grazie.- e già ti rigiri verso il muro.

È silenzio, ma avverti la sua presenza e lo sguardo di quegli occhi incredibilmente grandi sulla nuca. Mesi di pericoli e combattimenti ti hanno insegnato qualcosina almeno.

- Cosa c’è?- chiedi.

- Hai paura?- è incredibile come non ci sia mai una minima inclinazione nel suo tono di voce. Poche volte l’hai sentito animarsi per qualcosa; a quanto pare, la situazione attuale non lo tocca più di tanto.

Ed ecco che ripensi a Takeshi. Ad un telefono che squilla.

- Per Yamamoto-kun. Le sue gambe. Sai… gli piace un sacco il baseball.- ecco, imbrana-Tsuna. Non hai la capacità di startene zitto e buono. Devi sempre lamentarti di qualcosa e farlo con Reborn è a dir poco assurdo. Ed è vero, stai tremando.

Reborn sospira ma non raggiunge altro. È intelligente e sa che la domanda che ha posto e la tua risposta non coincidono. Intendeva se hai paura per domani, per il diventare Decimo, e tu gli hai risposto su Yamamoto. Già da qui si vede quali sono le vostre priorità. Lui pensa al lavoro, tu pensi alla famiglia. Per te queste cose ancora non coincidono.

Rumori strani e un fruscio di vestiti. – Ti lascio qui il completo per domani fatto da Leon. Presentati alle undici nel giardino dell’hotel assieme agli altri. Io dormirò lì stanotte. Ciaossu.-

Ecco che ti si prospetta davanti una meravigliosa e rilassante notte in bianco.

 

 

Non capita tutti i giorni vederti così giù di morale. Più che triste, dentro ti senti ansioso, preoccupato e sì, come ha detto Reborn, hai anche paura. È tutto l’insieme che ti fa paura.

Hai capito che, fiamma dell’ultima volontà o meno, proteggerai i tuoi amici ad ogni costo. Ti sei abituato facilmente a questa considerazione, ma l’idea che loro possano fare lo stesso per te ti sembra inconcepibile. In fondo, sei tu quello che è stato tirato in mezzo alla questione Mafia e loro ne sono entrati a far parte di conseguenza. Sono i tuoi amici e quindi sono diventati dei guardiani. Ergo, è colpa tua.

È questo che stai facendo, ti stai incolpando di un qualcosa che sarebbe probabilmente accaduta comunque. Se Reborn o chiunque altro fosse qui, ti direbbe che i guardiani non vengono scelti in quanto semplici amici, ma perché destinati ad esserlo. È nel loro carattere e nelle loro anime il destino di far parte di questo mondo.

Vuoi proteggere loro ma non vuoi che loro proteggano te.

Perché è pericoloso.

Yamamoto è stato attaccato, probabilmente non ha nemmeno avuto il tempo di difendersi o di rendersi conto di quello che stava accadendo. Era da solo, per strada, e ora si trova in coma.

Tutto questo è pericoloso.

 

Le probabilità di un attacco durante la cerimonia sono altre. Con tutta probabilità il Nono e Reborn hanno preparato una qualche difesa inespugnabile. Se avessero attaccato, tutti i membri della famiglia Vongola avrebbero reagito in massa, probabilmente mettendo fine al problema.

Ma non è quello che vuoi. Vuoi essere tu a schiacciare il responsabile, e i tuoi guardiani vogliono lo stesso. Per la prima volta in vita tua, sai davvero cos’è l’istinto omicida, per quanto possa essere fiebile in una persona come te. Sei buono di natura, immancabilemente leale e stupido. Ma non hai dimenticato l’odio verso Byakuran, quando Uni è morta. E non è niente in confronto a questo.

Perché stiamo parlando di Yamamoto, che potrebbe essere solo il primo.

 

 

Niente scuola oggi, quindi. Esci all’alba cercando di non svegliare nessuno in quella casa che ospita molte più persone rispetto ad un tempo. Facendo le scale sistemi meglio il nodo della cravatta, sentendoti stranamente a tuo agio in quel completo nero che ti sembra ancora più formale della divisa scolastica. E grazie al cielo non è d’impiccio per combattere. Prima di uscire controlli di aver tutto: i guanti di lana sono appiattiti nella tasca interna della giacca e le pillole del Coraggio di Morire su quella dei pantaloni.

Senti un fiebile “roar” provvenire dall’anello in cui è rinchiuso Natsu, mettendotelo all’indice accanto a quello dei Vongola. Li accarezzi un attimo: hai faticato per averli ma sono ormai parte di te, per quanto tu non lo voglia ammettere.

Sei pronto, e anche se mancano più di quattro ore alla cerimonia, esci di casa. Tanto di dormire non se ne parla.

Chiudi la porta dietro di te e ti blocchi. Al cancello, mezzo sdraiati e dormienti, trovi Gokudera e Sasagawa. Stringi i pugni, impotente.

Sono stati lì fuori tutta la notte a proteggerti? E non te ne sei nemmeno reso conto?

Dannazione, che razza di Boss sei?

E mentre loro vegliavano su di te, chi vegliava su di loro?

Con un sospiro torni in casa a prendere una coperta, stanno dormendo della grossa, e non hai intenzione di svegliarli.

Ryouhei mugugna qualcosa, forse la coperta gli solletica il mento. È grande abbastanza per tutti e due e li avvolgi con cura. Gokudera, che ha la fissa delle magliette a maniche corte, ha le braccia gelate e in una mano tiene stretto un candelotto di dinamite. Spento, grazie al cielo.

Ti blocchi impaurito, non riuscirai mai ad abituarti a vedere tutta quella dinamite trattata come se fossero misere candeline da torta. Le dita di Hayato sono piene di anelli. Tra di loro è l’unico che li sfoggia senza problemi. Tutti loro li tengono di solito appesi al collo, Yamamoto perché gli danno fastidio quando gioca a baseball, tu perché continui a negare il loro valore e a non volerli. Ma Natsu ti sta simpatico ed è incredibilmente carino quando non si arrabbia; l’anello dei Vongola… ammettiamolo: quello che ti ha detto il Primo quando ti ha donato il Vero Anello ti ha reso orgoglioso.

A guardarli così, seduti entrambi per terra e stranamente vicini ti dà da pensare che ultimamente il loro rapporto è cambiato. Correggo: il rapporto che c’è tra tutti voi è diverso, ora, più unito. L’avventura che avete vissuto nel futuro ha reso possibile anche questo. Quello che avevi detto a Byakuran non era una bugia: sei un ragazzo tremendamente fortunato ad avere questi strani tizi per amici.

 

Il volto di Ryohei si stira e mugugna. Forse è finito in un incubo.

È molto simile all’espressione che aveva ieri sera.

Solo adesso la tua già inutile intuitività ti fa ricordare che è stato lui a trovare Yamamoto. Non riesci nemmeno ad immaginare come dev’esser stata dura; ha anche cercato di aiutarlo con la sua Fiamma del Sole ma il tutto si era rivelato inutile.

Si è impegnato fino all’estremo, direbbe di sicuro. Ma lo farebbe con una faccia seria, preoccupata.

“Mi sono impegnato fino all’estremo, Tsuna, ma non ci sono riuscito”, una frase del genere saprebbe tanto da scusa, un modo per chiedere perdono a te che finora non hai fatto nulla per aiutarli.

Capiresti che Sasagawa si sente in colpa verso Yamamoto e verso di te.

 

E finalmente lo realizzi, imbrana-Tsuna: siete una piccola famiglia, appena nata e ancora instabile, ma i dolori e le sensazioni che provate sono le stesse per ognuno di voi. Le tue preoccupazioni solo le loro preoccupazioni. E i problemi si risolvono assieme.

 

All’istante i nervi si rilassano e con un sospiro ti vien quasi da sorridere pensando a quanto sei stupido. L’idea di restare solo a macinare nel risentimento se ne va quando ti avvicini ai tuoi amici ancora addormentati. Fregandotene di sporcare l’abito scuro, ti siedi vicino a Gokudera, ben attento a non toccare manco per sbaglio uno dei suoi candelotti di dinamite. La coperta che hai portato poco fa è abbastanza grande per tutti e tre e sentendoti stranamente tranquillo ti ci avvolgi anche tu, sentendo il caldo confortevole prodotto dalla lana e dalle gambe di Hayato.

Allenti la cravatta nera e volgi lo sguardo verso il cielo, dove un sole nato da poco è la certezza che questo sarà un giorno che non scorderai mai. E lo ricorderai cominciato così: aspettanto che i tuoi amici si sveglino e comincino a fare il loro solito casino. Cercando di non sentire la tensione, l’impazienza.

 

Guardi l’Anello del Cielo. Secondo la strana concezione dei Vongola sotto il cielo sono radunati tutti gli altri elementi: il cielo domina e sovrasta tutti loro.

Sai che non è così. Senza la pioggia, il sole, la nebbia, le nuvole, le tempeste e i fulmini quel Cielo tanto lodato…beh, non esisterebbe nemmeno.

 

 

 

Non sai se sarai un buon Boss come tutti già dicono. Forse farai schifo e ti licenzieranno subito. E quasi lo speri alla fin fine.

Ma per tutto il tempo cercherai di difendere i tuoi amici, come loro hanno sempre voluto fare con te.

Forse non saprai fare il Boss, Tsuna, ma il ruolo dell’amico lo giochi benissimo.

 

 

 

---

 

E per ora è solo la rabbia e la tristezza, la rassegnazione e la convinzione che questo è diventato il tuo destino e impari pian piano a far parte di questo mondo.

E tra poche ore arriverà lo stupore… e l’odore del tradimento.

- …Enma-kun?-

Benvenuto nella Mafia, Decimo Vongola.

 

 

 

 

 

 

________________________________

E' la prima volta che mi intrufolo in Reborn con una fan fiction e sinceramente non so se sarà l'ultima o meno. Dipende se la Amano mi combina qualcos'altro di altrettanto mozzafiato come ciò che sta succedendo in questi capitoli.

Spero che Tsuna non risulti troppo OOC. E' solo che mi piace far fare i drammi mentali ai miei personaggi preferiti.

Comunque, grazie per essere arrivati fin qui e scusate per gli eventuali errori sui termini del manga che è da poco che mi sono appassionata a Reborn e devo ancora allenarmi per ricordare tutti. Un grazie va quindi a Santa Wikipedia ù__ù

Alla prossima (chissà).

 

  
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