20/07/2010
2 recensioniCHUCK'S POV
Stavo nuovamente scappando. Era ovvio, io ero Chuck Bass ed oltre che a ferire le persone ero bravo solo in quello: scappare. L'Europa era la mia medicina. Mai avrei immaginato di tornare a New York una settimana dopo la mia partenza. Avevo rifflettuto e deciso. New York era la mia casa e lì c'era la mia famiglia. Ma sopratutto c'era lei, il mio solo e unico amore. L'amore che avevo violato, l'amore che avevo ferito, l'amore che avevo riconquistato e dinuovo abbandonato. E dopo che il mio amore era tornato da me io l'avevo ignorato tornando a distruggere tutto. Ormai arrivato in Europa, o meglio in Italia, mi ritornò in mente l'anno precedente. La Toscana aveva accolto la mia fragile Blair che io abbandonai lì e non raggiunsi mai.Le farfalle...tornarono. E tornò anche il ricordo di pochi giorni prima quando, dopo la consegna dei diplomi e i diversi disastri provocati dalla mia sorellina e Gossip Girl, Blair era tornata da me piccola e indifesa mentre mi rivelava i suoi veri sentimenti dopo essersi nascosta dietro di loro troppo a lungo. “Chuck Bass, io ti amo, così tanto che mi consuma...so che anche tu mi ami, ti prego dimmi che mi ami! E tutti i gossip, le bugie e il dolore non saranno stati vani” Dovevo tornare.
La Fifty Avenue era gremita di persone. Un attimo e tutto parve fermarsi: stretta nel suo cappotto Ferry Boat verde, Blair si fece largo fra la folla, probabilmente riconoscendo la grande Limo su cui ero appoggiato. Pochi istanti e il suo sguardo incrociò il mio e finalmente mi resi conto anche io a che bellezza enorme avevo rinunciato e fatto soffrire. Non sapevo davvero cosa dire, mi tolse il fiato e le parole dopo esser stato tanto tempo senza di lei. La sua bocca, per mia fortuna, si mosse: - Perché non sei in Europa?- disse con un tono di incredulità, probabilmente non ancora del tutto convinta di vedermi davanti a lei con una montagna di regali incartati accuratamente. “Sono andato in Europa per distrarmi e dimenticarmi per sempre di quello che è successo qui” avrei potuto dirle subito, ma non lo feci. -Sono andato a Parigi per prendere i tuoi amaretti preferiti da Pierré Herme.- Le porsi il pacchetto parigino che prese con esitazione. Sapeva bene che la Francia non era l'unica tappa del mio viaggio perciò continuò con l'intervista delle città Europee, tutte quelle che senza dubbio aveva sentito citare in qualche blast di Gossip Girl. Con tutta la sincerità possibile capii che era il momento di fare sul serio:-Avevi ragione, sono stato un codardo ad andarmene nuovamente e a scappare, ma ho capito poco dopo esser partito che dovevo tornare. Dovunque andassi però, tu eri sempre con me! So di averti ferita, ma stavolta puoi credermi te lo assicuro.- -Oh...- sospirò- tutto qui?-. Il momento che avevo evitato, le parole che avevo represso per troppo tempo e la ragazza perfetta che era distinata a ricevere tutto il mio amore erano lì, davanti a me, tutti e tre insieme una volta per tutte. Sorrisi e le farfalle mi invasero lo stomaco:- Ti amo anche io!- Il sorriso smagliante di Blair si unì alle mie labbra, in un tenero e breve bacio seguito da tantissimi altri e dinuovo da quelle parole che lei mi chiese di ripeterle, dopo aver sfoderato la sua fantastica risata cristallina e la dentatura perfetta. Ad ognuno il suo premio, tutti e due vincitori, insieme, per sempre. Blair e Chuck, Chuck e Blair.
