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Autore: GrumpyTrolla    20/07/2010    0 recensioni
"I quattro psicopatici preferiti di Gotham decidono, misteriosamente e tutti insieme, di uscire da Arkham passando per la porta principale." Ma come andrà a finire davvero? Si tratta di una demenziale: maggiori dettagli ed un eloquente prologo, sono all'interno. Buona lettura!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Due Facce aka Harvey Dent, Enigmista aka Edward Nygma, Joker aka Jack Napier, Spaventapasseri aka Jonathan Crane
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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PRIMA DI INIZIARE: Questa storia vuole essere demenziale ed ha solo intenzione di strappare un sorriso, senza pretendere di riuscirvi, ma sperandolo davvero (non ho mai fatto molto affidamento sulla mia vena comica, ma questa era una cosa che *dovevo* fare a tutti i costi, visto che sono ormai mesi che questi capitoli giacciono sui miei block notes).
L’ho intitolata ‘Surfin’ bird’ per l’omonima canzone, che trovo si addica molto alla storia e, per concludere, voglio fare i dovuti ringraziamenti ad una persona speciale:
Boopsie, che mi ha spronata, ispirata, ha riso con me e mi ha fatto credere in me stessa per quest’avventura per me fuori dai canoni XD. Quindi, questa è una fiction ideata dalle nostre due folli menti e che dedico con tutto il cuore alla straordinaria ragazza sopra citata *_*.
Tesoro, eccola qua tutta per te ;)!


Un abbraccio a tutti,
XxX.SilverLexxy.XxX



SURFIN’ BIRD:


Prologo:


“Dunque signor Joker, mi sta dicendo che è pentito per tutto ciò che ha fatto?”

“Ohh… ssssiiiì! Dio, sono così… dispiaciuto che vorrei solo, ahh… rimediare, sì insomma, ripagare il mio debito con la società, come si suole dire! Fare il bravo e beh… sì, quelle robe lì. La dinamite è roba del passato, e con la benzina ci faccio solo il pieno! Giuro, vedessi della polvere da sparo a terra in questo momento, la spazzerei con lo swiffer! Fosse anche una tentatrice scia che porta dritta dritta sotto la sua scrivania, non la farei mai saltare! No, no, niente botto doc, mai più, lo giuro!”

“E cosa le ha permesso di arrivare a questa conclusione, signor Crane?”

“Ma… io decisi di studiare medicina, impegnandomi molto per anni, per aiutare le persone! Era molto che avevo cominciato a chiedermi ma come posso essere arrivato a questo punto? Ora beh, vorrei tornare ad essere me stesso, impegnandomi al massimo, da capo! Ho chiuso con tutte le stranezze di un tempo, sa, la paura, le maschere di paglia, le birichinate chimiche, e le varie ed eventuali sette poco raccomandabili in Thailandia. Sapevo che non avrei dovuto fidarmi di quell‘Al Ghul, non poteva essere serio, uno che a cinquant‘anni, ancora se ne và in giro vestito da ninja! Il fatto è che ero ancora così sprovveduto, che quando mi ha detto di voler solo offrire un bagno di vapore balsamico a Gotham, gli ho dato una mano!”

“E pensa che questo impegno non risulterà infine talmente duro da spingerla nuovamente sulla strada del male, signor Dent?”

Strada del male? Diavolo, no! Qualunque cose sia una strada del male, ormai ho imparato a gestire la rabbia ed ho capito che davvero, non è… colpa di nessuno, quello che mi è successo. Sì, che non ho più metà faccia e tutto il resto. Per quanto riguarda la moneta, la porto sempre con me. Solo per ricordare di non usarla mai più, naturalmente! La mia fidanzata morta? Ne sono tutt’ora addolorato ma non ho più sete di vendetta, giuro, come le ho detto voglio solo tornare utile alla società, rispettare la giusta legge americana e cantare l’inno ad ogni quattro Luglio. Ero sempre un magistrato, perdio!”

“Bene! Quindi, niente più sfide? Sente di non essere più soggetto a quegli - per gli altri - spiacevoli attacchi di megalomania? Ha realmente trovato la forza di accantonare gli enigmi per sempre?”

“Enigmi? Oddio, no, mai più finché campo! Io non so cosa mi fosse preso, sì, ancora adesso. Semplicemente non ero in me! Tutte quelle tutine verdi, i punti interrogativi come se piovesse, Dio no… che assurda fissazione avevo, ora voglio solo scusarmi con la società, rendendomi utile e riguadagnando così il mio buon nome! Insomma, sono rinsavito e non potrei davvero più fare nemmeno un cruciverba! Andiamo, non può non credermi, da ragazzo volevo fare il giocattolaio!”

Il nuovo direttore di Arkham sedette pazientemente per due ore buone dietro la scrivania del suo ufficio, interrogando, uno dopo l’altro, i quattro criminali psicopatici più pericolosi di Gotham degli ultimi dieci anni, per giungere alla giusta conclusione, la più ovvia: mentivano spudoratamente e ciò si vedeva lontano un miglio.
Il bello di tutta quella situazione però, era che forse non avevano idea di chi si trovavano di fronte, perché non era più con Arkham che stavano avendo a che fare, lui era un direttore molto più dritto del suo collega in pensione.

“Bene! - rispose, gioviale, giocando anche lui al finto tonto - Abbiamo nel programma di recupero proprio il lavoro che fa al caso vostro!”

  
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