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Autore: siriak    29/11/2003    9 recensioni
ritroviamo i nostri beniamini dopo un pò di anni...cosa è successo e cosa ancora deve accadere?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Jun Misugi/Julian Ross, Karl Heinz Schneider, Kojiro Hyuga/Mark, Roberto Hongo, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly, Yayoi Aoba/Amy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il ritorno

Il ritorno

 

Era una giornata di fine primavera, il sole splendeva alto nel cielo senza nuvole.

Due ragazzi con indosso una divisa sportiva stavano parlando animatamente tra di loro.

 

-ma sei sicuro?- disse il ragazzo più alto rivolto al primo

 

-ti dico che mi ha telefonato non più di un’ora fa. Vuole che non si sparga la voce. Figurati che non ha chiamato neanche a casa: la sua idea è quella sorprendere  tutti, o almeno così mi ha detto- rispose l’altro.

 

- e si è affidato alla tua discrezione?- chiese ridendo.

 

-spiritoso…la tua è solo invidia perché ha chiamato me e non te!!- rispose facendo finta di essersi offeso.

 

-ok, ok! Allora si va  all’aeroporto  stanotte alle 23:55. Ti passo a prendere io. Ciao-

 

I due si separarono dirigendosi verso le proprie abitazioni.

 

 

Da un’altra parte della città una bella ragazza di ritorno da un giro per negozi con le amiche (dimostrato anche dalla numerosa presenza di buste voluminose!!) si concesse una sosta ad un bar per riprendere fiato e rinfrescarsi con una bibita.

Appena entrata nel locale si sentì chiamare.

 

-         Patty! Come mai da queste parti?-

 

-         Oh, ciao Benji!-disse incerta riconoscendo il famoso portiere -stavo morendo di sete e sono entrata. Da quanto tempo sei in città?-

 

-         Da un paio di giorni, ho anticipato di una settimana la data di convocazione per la nazionale perché avevo un po’ di nostalgia- disse guardandola intensamente.

 

-         Oh….-

 

Lo stupore di Patty era palese, i suoi grandi occhi erano spalancati non tanto per le parole appena udite ma per tutto ciò che vi era inteso.

 

-         Cosa vuoi?-disse Benji

 

-         Scusa?- chiese non capendo a cosa si riferisse.

 

-         Da bere, cosa vuoi?-

 

-         …..un the freddo….grazie- rispose sentendosi ancora impacciata.

 

Sapeva di essere arrossita ma non si aspettava che l’oggetto dei suoi pensieri da un po’ di mesi a questa potesse apparirle dinnanzi inaspettatamente. Era cosciente del fatto che  sarebbe stato presente agli allenamenti della nazionale nipponica. I giornali non parlavano di altro in questo periodo. In realtà lei aveva dato per scontato che, dopo quasi sei mesi di assoluto silenzio da parte di Benji, il discorso lasciato in sospeso a Natale…,bhe era solo un momento di confusione tra due amici che si sentivano soli.

Mentre Benji faceva le ordinazioni, lei si ritrovò a fissarlo: era un bellissimo ragazzo, non c’era che dire. Alto, spalle larghe, carnagione scura e il più bel sguardo che avesse mai visto. I suoi occhi erano così penetranti ma al tempo stesso dolci, che era difficile non esserne coinvolti.

 

-         Allora Patty verrai con noi come sempre?- buttò lì il portiere con finto disinteresse, ma ben attento alla risposta della ragazza.

 

-         Certo, come potete fare senza una balia?durereste al massimo tre giorni!!!-esclamò Patty  recuperando il buonumore.

 

 - sono contento- aveva sussurrato non guardandola nemmeno.

 

Benji si stupiva ogni volta di come Patty riuscisse a fargli esprimere i pensieri più intimi e personali senza alcuno sforzo. Forse è per questo che non la aveva telefonata per sei lunghissimi mesi. Quanto gli era costato, ma voleva che fosse libera di scegliere quello che era meglio per lei, per la propria vita. Sapeva quante ne aveva passate stando accanto ad Holly, sempre senza mai chiedere nulla per se. Ed era consapevole della dura decisione che aveva seguito i periodi più bui del suo amore silenzioso.

 

-         ….Benji??Mi stai ascoltando???-chiese Patty un po’ preoccupata.

 

-         come? oh scusa…dicevi?-rispose lui e, arrossendo, si tirò giù ancora di più i cappello che come sempre portava.

 

-         Ti ho chiesto se hai già visto gli altri- aveva buttato lì una domanda a caso, solo per riempire il silenzio che era sceso tra loro. Troppo tardi si rese conto dell’errore.

 

-         Ti riferisci a qualcuno in particolare?-

 

Il tono dell’ ultima frase era un po’ ironico e Benji accorgendosi dell’improvviso cambiamento di umore di lei si affrettò a replicare come se parlasse per la prima volta.

 

-         Nessuno, ma a dire il vero non li ho cercati affatto- disse come se fosse la cosa più normale del mondo.

 

Benji Price era sempre stato un ragazzo introverso e solitario, ma qui si stava un po’ esagerando. Erano sei mesi che non tornava nel suo paese e lui non aveva di meglio da fare che girovagare senza meta nella città che lo aveva visto crescere. Da solo.

Patty si mosse a disagio sulla sedia. Forse aveva male interpretato i gesti del calciatore sei mesi prima, ma non avendolo più sentito si era convinta di essere stata solo una spalla su cui piangere. Presente al momento giusto.

O forse era stato più comodo per lei pensare ciò.

Da parte sua il solo ricordare quei giorni le faceva accelerare i battiti del cuore. E cos’ era quel nodo infondo allo stomaco? Credeva di essere ancora legata al capitano Hutton, che si fosse sbagliata?

Ora non era il momento adatto per certi tipi di riflessioni, aveva davanti un ragazzo dolcissimo, seppur schivo che la guardava con decisione e un pizzico di impazienza. Sapeva che fra non molto sarebbe scoppiato e non era sicura di poter affrontare una situazione del genere.

Patty era consapevole che prima o poi doveva chiarire la situazione che si era venuta creare tra lei e Benji, ma con i mondiali di calcio alle porte non voleva rischiare di compromettere l’equilibrio presente nella squadra.

 

-         Patty penso che sia inutile girarci intorno, noi dobbiamo parlare-disse all’improvviso Benji, guardandola negli occhi-…io vorrei...ho bisogno di sapere!-

 

Il silenzio era sceso tra di loro. Dopo alcuni minuti Patty si alza e ringraziando per il the si scusa e va via lasciando Benji solo e confuso.

Ma possibile che le servisse ancora tempo. Eppure a Natale tra loro si era creato un bel rapporto, certo Patty aveva sempre provato per Holly qualcosa di speciale, ma…oddio e se si fosse sbagliato? E se Patty non voleva parlare dell’argomento solo per non ferirlo? Bhe comunque voleva saperlo e quindi alla prossima occasione non avrebbe accettato nessun compromesso.

 

 

 Patty arrivò a casa trafelata, corse subito in camera sua per potersi finalmente lasciarsi cadere sul letto, sentendosi ancora accaldata un po’ per la corsa che aveva fatto, ma soprattutto per le parole di Benji.

I ricordi riaffiorano alla mente di lei che, ormai rassegnata, vi si abbandonò lasciandosi trasportare……….

 

Benji era tornato a casa per le vacanze, ma nella grande villa era sempre solo perché il padre era occupato con un importante impegno di lavoro e la madre lo aveva accompagnato.  Lo avrebbero raggiunto per l’anno nuovo. Patty lo era venuta a sapere e  lo aveva coinvolto nei festeggiamenti della propria famiglia. Inizialmente il portiere, imbarazzato aveva rifiutato, ma lei aveva così insistito che non aveva potuto dirle di no. In quel periodo si era creata tra loro una particolare complicità. Benji non era molto bravo a ringraziare con le parole quindi iniziò a colmare Patty di tante piccole attenzioni che portarono la ragazza a riflettere su ciò che si aspettasse dalla propria vita. Lei era sola, corteggiata da molti ragazzi, certo, ma nessuno di questi l’aveva mai fatta sentire speciale e quindi si era legata ancora di più al suo sentimento per Holly. Certo no era mai stata ricambiata, ma era diventata una costante della sua vita e in un certo senso il fatto che ci fosse sempre le infondeva sicurezza.

 Da  quando Benji era entrato nella sua quotidianità con  quei suoi modi scostanti ma a volte tanto dolci aveva capito che voleva di più. Dal canto suo Benji si era trovato catapultato in una situazione nuova per lui. Non era abituato a essere trattato in maniera così confidenziale da nessuno. Certo, aveva avuto modo di riordinare le proprie priorità durante la sua permanenza in Europa, capendo ciò che gli stava a cuore, ed era riuscito ad accogliere le gentilezze di Patty e a ricambiarle come meglio poteva. Si era stupito lui stesso di come con il passare del tempo gli risultasse sempre più facile.  Fino alla notte di Natale. Patty era bellissima, indossava un vestito molto semplice di un rosso cupo che metteva in risalto il colore del suo incarnato. Aveva chiesto a Benji di accompagnarla a prendere i regali che avevano dimenticato a casa sua. Una volta arrivati all’abitazione Benji l’aveva fatta fermare.

 

- perché ti fermi? Siamo in ritardo!- gli disse la ragazza sorridendo.

 

- ti devo dire una cosa, è da un po’ che ci penso, ma non sono riuscito a prenderti in disparte…-la guardava dritto negli occhi, sicuro che se avesse perso il contatto visivo non avrebbe più avuto il coraggio di continuare.

 

 Patty non capendo cosa avesse l’amico lo guardava incuriosita aspettando pazientemente che lui continuasse il discorso.

 

-grazie per essermi stata così vicino- aveva appena sussurrato quelle parole, poche in verità ma cariche di tanti significati.

 

Solo lei lo poteva comprendere, solo lei sapeva quanto gli era costato dire quella frase. E lei capì. Una lacrima le scese solitaria sulla guancia arrossata per il freddo, ma la sua caduta fu interrotta dalla mano del portiere che avvicinando il suo viso a quello di lei la baciò teneramente.

Come lo ricordava quel bacio!! Benji era stato dolcissimo, sembrava volesse farle capire tante cose, trasmetterle pensieri ed emozioni non ancora svelati. Quando si staccò da lei Benji la guardò a lungo in silenzio, poi la condusse a prendere i doni che avevano dimenticato e ripresero la strada di casa.

 

 Nei  giorni che seguirono Patty, non sapendo come comportarsi   evitò accuratamente Benji per paura che si scusasse e rompesse quella magia che ora l’avvolgeva.

Quando dopo due giorni Benji la telefonò per avvertirla della sua partenza Patty si precipitò all’aeroporto. Benji sorpreso ma palesemente felice.

 

- riprenderemo il nostro discorso…io ti…-

 

 L’ annuncio del volo fece terminare il discorso. Benji le diede un bacio sulla fronte e si avviò all’entrata dell’embargo. L’ultima cosa che vide Patty furono le larghe spalle del portiere…………..

 

 

 

Il suono del telefono  la riscosse dai ricordi, arrivò di corsa all’apparecchio per scoprire che avevano soltanto sbagliato numero.

 

-         …ed io che per un attimo ho pensato che fosse Benji!!...devo parlare con Amy!-così dicendo prese le chiavi di casa, un maglione di filo e si precipitò fuori.

 

A casa di Amy….

 

   -ciao Patty, come mai da queste parti??- disse la sua amica quando la vide sulla porta di casa.

                                                                                                 

   -è tornato Benji- disse sospirando, mentre si aggiustava nervosamente una ciocca di capelli dietro all’orecchio.

 

   - ….entra che ne parliamo- e così dicendo la portò in dentro casa.

 

 

   -come ti è sembrato?-disse Amy una volta in casa.

 

   -…ecco…è diventato  ancora più alto,ma i suoi occhi,oh Amy, sembrava che bruciassero…-esordì Patty.

 

A quelle parole  Amy scoppiò a ridere e, vedendo l’espressione offesa si affrettò a replicare-scusa ma io mi riferivo se ti sembrava ancora interessato a te, se voleva parlarti..-

 

Patty divenne di un intenso color porpora

 

-……….-

 

-dai Patty lo sai che mi puoi dire tutto io ti posso capire- disse in tono comprensivo la sua amica di sempre.

 

-cosa posso fare?-

 

-perché non ti prendi la responsabilità di decidere della tua vita?seriamente però-disse con fare sicuro Amy.

 

-ma,io…ho sempre creduto di amare Holly. Si, lo so che avevo deciso di togliermelo dalla testa da più di un anno, ma non credevo di poterci riuscire. Non dico di non aver provato nulla quando ho rivisto Benji…e se fosse soltanto perché Holly è lontano? Sai non vedendolo……..- finì la frase in un mormorio incomprensibile.

 

-ho capito, sei un po’ confusa. Ma  Holly tornerà per il ritiro,no?-

 

-già, forse per allora avrò le idee più chiare. Anche se non è molto confortante- disse Patty con un velo di malinconia nello sguardo.

 

- e perché, scusa?- chiese disorientata Amy

 

- in ogni caso sarò innamorata di un calciatore!- proferì sconsolata.

 

- oh Patty – e scoppiò a ridere seguita ben presto dall’amica.

 

Dopo una buona tazza di the Patty si accomiatò dall’amica.

 

- grazie per avermi sopportato oggi Amy,sei un’amica insostituibile!ora vado,ciao.- e si diresse verso casa.

 

-ciao, Patty-

 

 

 

Ore più tardi, all’aeroporto.

 

-da che parte deve uscire?lo sai almeno questo Bruce?-

 

-certo….dobbiamo andare verso destra…o eccolo...è lui,Tom, è Holly!!!- esclamò Bruce iniziando a fare lo scalmanato. Ad un tratto si bloccò.

 

-ma non è solo- disse Tom

  
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