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Autore: Mushroom    22/07/2010    6 recensioni
"Lei gli sorrise, prendendolo per la collottola e portandolo fino al suo viso << Né, Ryan. Buongiorno >>
L’animale si ribellò, iniziando a emettere soffi e miagolii striduli. Sì, era proprio quel pazzo del suo capo; quello che faceva esperimenti da genio del male nel retro del locale."
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cats.

Quando arrivò in anticipo al caffè, quasi non ci credette. Per la prima volta in vita sua era stata puntuale, e questo diceva molto. Così, nel silenzio del luogo ancora chiuso, si mise seduta sulle scalinate del Mew Mew.
Non provò neanche a suonare: le luci spente le avevano dato la conferma che il locale era vuoto. Di entrare furtivamente, invece, non se ne parlava. L’ultima volta che l’aveva fatto il suo DNA era stato ricombinato con quello di un gatto.
Con la fortuna che aveva, la volta successiva si sarebbe mischiato con un cane. Gatto e cane? No, grazie.
Così rimase lì, ad aspettare, finché un gattino grigio non zampettò fino a lei.
Miagolò, osservandola fitto fitto.
Lei gli sorrise, prendendolo per la collottola e portandolo fino al suo viso << Né, Ryan. Buongiorno >>
L’animale si ribellò, iniziando a emettere soffi e miagolii striduli. Sì, era proprio quel pazzo del suo capo; quello che faceva esperimenti da genio del male nel retro del locale.
Strawberry portò la bestiola sulle sue ginocchia, iniziando a coccolarlo. Questo si calmò, anzi, iniziò a fare le fusa.
A volte alla ragazza piaceva di più quando il biondo le si presentava in forma felina. Non solo perché non capiva un’emerita parola di quello che diceva, ma anche perché, così, lei si sentiva meno in imbarazzo.
Perché quel ragazzo riusciva a metterla non solo in soggezione, ma anche in difficoltà. E ci riusciva benissimo, lasciateglielo dire.
Tant’è che, la rossa, si ritrovava a affrontare batticuori indesiderati e rossori non voluti.
Sì, lo preferiva versione gatto, perché così non vedeva il ragazzo, ma l’animale. E – per lui – provava solo tenerezza, e non amore. Non quell’amore che avrebbe dovuto riservare solo a Mark.
<< Sai, Ryan >> sussurrò, intrattenendo il micetto con un filo d’erba. Questo l’ascoltava appena, preso com’era da quel nuovo entusiasmante gioco << Quando sei così fai talmente tenerezza che mi dimentico quasi di amarti >>
Il gatto, allora, si fermò, mettendosi dritto e miagolando.
<< Buongiorno Strawberry >> questa alzò lo sguardo, poi lo riportò sul gatto, poi di nuovo sulla figura davanti a lei. Ryan alzò un sopracciglio, osservando la ragazza agitarsi e non reagire al suo saluto. Il gatto si allontanò pigramente dai due << Ti sono appena sbucate le orecchie, impiastro >> e il viso della ragazza assunse le tinte rosastre di una fragola matura.
Forse non l’aveva sentita.
<< Alzati, che è ora di mettersi al lavoro >> la rimproverò, superandola di qualche centimetro.
Poi il ragazzo sorrise, e lo fece tra se e sé.
Sorrise soprattutto perché lei lo amava.

End.

Note: non so che cosa sia questa cosa *indica in alto*
è la mia prima shot su Tokyo Mew Mew. L’ho letto un sacco di tempo fa e oggi – ripulendo la camera e ordinando i manga – ho avuto il piacere di rileggerlo. Sono cresciuta, i miei gusti sono cambiati, ma Tokyo Mew Mew rimarrà sempre il mio primo manga, quello che mi ha aperto le porte a tutto il resto. Per cui, alla fine, ho scritto questa cosa in un momento di follia, su una delle mie coppie preferite che – aimè – non ha mai avuto futuro nella storia originale.
Spero vi sia piaciuta =)

   
 
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