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Autore: Elizabeth_Hull    23/07/2010    2 recensioni
Dal nono capitolo: - Jen...- disse ansimante - dimmi...- dissi io cercando di prendere aria - ti voglio...- il mio cuore perse di un battito ero felice, ero realizzata, soddisfatta, mi usci un risolino - si - dissi con sicurezza, gli tolsi i boxer e lui fece lo stesso con le mie mutante - non è sesso Jen.. ricordatelo - mi uscì una lacrima di felicità e lo sentii entrare dentro me.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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e lui? mai nella vita o forse si?

 Era un giorno comune, uno come tanti. Sveglia alle sei in punto, alzata, vestita, truccata, piastrata e pronta per la solita scuola…. Dopo i soliti occhi-da-cerbiatto-bastonato, a mia madre per evitare la fatica degli auto e del treno, montammo sulla nuova pandina, uscimmo da casa.

Arrivati davanti al istituto mia madre assunse la sua tipica posizione da “ ti devo parlare e non hai vie di uscita” sbuffando mi misi comoda e guardai l’orologio le 7.55,ciò vuol dire che ha massimo quattro minuti per la solita “chiacchierata sui ragazzi”, fatto il sorrisino seguito da uno sguardo compiaciuto, mia madre iniziò – Amore, sai che io e tuo padre abbiamo avuto dei problemi ultimamente…- speravo tanto fosse la chiacchierata sui ragazzi e invece, ora ricomincia con il solito bla bla bla mattutino sui suoi problemi con papà, ha proprio deciso di rovinarmi il primo giorno nel terzo superiore – …ed è per questo che abbiamo deciso di prenderci una pausa- spalancai gli occhi e vidi mia madre con uno sguardo afflitto, presi un respiro profondo, sentivo un nodo alla gola, stavo facendo per uscire per non far vedere a mia madre quanto ne soffrissi, come sospettavo la sua “chiacchierata” non era finita e così mise le sicure, ri-sbuffai e quando fu sicura della mia attenzione, ricominciò- quindi ho deciso di partire con tuo fratello…- la interruppi- per dove?- sbuffò perché non le davo il tempo di finire il suo discorso  – adiamo in Francia da tua nonna- a quelle parole mi sentii morire dentro, si sarebbe portata via il mio fratellone, la mia ancora quando lei e mio padre litigavano, l'unico che mi è stato sempre vicino, non riuscivo neanche a parlare o forse non volevo perché avevo paura che la voce suonasse triste e spezzata, sentendo che non rispondevo continuò- ..non né dobbiamo discutere proprio adesso, né riparleremo sta sera a casa con tuo..padre- ci avrei scommesso papà non lo sapeva... lui non avrebbe mai permesso una cosa del genere. Con un bacio sulla fronte e un abbraccio, non ricambiato, mi liquidò mettendomi dieci euro in mano per il pranzo.

Percorsi tutto il corridoio correndo e non fermandomi neanche quando Marika, la mia migliore amica, mi chiamò. Arrivata in bagno piansi tutta la rabbia che avevo dentro, finchè non arrivai al punto di non riuscire più a versare lacrime, guardai il cellulare e mi accorsi che avevo 3 chiamate perse e un messaggio, calcolando che erano le 8.25 considerai l’idea di andare giù a prendere una camomilla, di accendermi una sigaretta e di entrare in seconda ora, almeno mi sarei calmata e resa per lo meno presentabile.

Arrivata in cortile accesi la mia Camel light e presi il cellulare per leggere cosa voleva Marika: No dico buon giorno anche a te… Mi dici che è successo?

Come al solito la mia adorabile e comprensiva amica si stava preoccupando per me:

Buon giorno tesoro scusami ma è successo un casino e mia madre vuole portarmi via mio fratello

Già immaginavo la sua risposta, era molto affeziona al mio fratellone:

Cooooooooooooooooooooooosa??

Spensi la sigaretta e mi firmai la giustifica, salendo le scale mi accorsi dell’arrivo dei primini…tzè bambocci. Arrivata in classe chiesi scusa per il ritardo alla Russo, la nostra severissima prof. di Italiano, anche se questa volta aveva tutte le ragioni per essere arrabbiata dato che era il primo giorno di scuola e già mi ero collezionata un ritardo, presi il registro e dopo la solita ramanzina della vice preside sui ritardi mi rispedì in classe con il suo solito “ spero non ci sia una prossima volta Santini”.

Arrivata in classe mi accorsi subito che le “pink & stupid” erano state tutte bocciate tranne Maria( forse l’unica che aveva un po’ di cervello in mezzo a tutto quel rosa), poco male, almeno non dovevo subire le loro critiche sui miei vestiti assolutamente out.

-Santini, ti sei incantata?- uff primo giorno di scuola iniziamo bene – No. Mi scusi prof.- presi il mio solito posto al primo banco vicino a Marika che mi fece uno sguardo interrogativo in cerca di risposte, la liquidai con un  “ne parliamo dopo”.

La seconda e la terza ora passarono velocemente, fino al suono della ricreazione, come al solito io e Marika ci alzammo per andare fuori, ma appena uscite dalla porta della classe passarono le pink, che con due metri di gamba lampadata e con un tacco dodici ci si piazzarono davanti – Jenny, ehm…cara- leccaculo, cosa le serviva ora??- dimmi Missy…-risposi decisamente seccata- No niente, mi chiedevo solo se… bè ecco…-

-Missy non abbiamo tempo da perdere…- disse Marika palesemente scocciata..-Va bene, capito arrivo al punto… essendo la vostra ex-capoclasse, ero a conoscenza che quest’ anno doveva arrivare un nuovo compagno…- rovistò all’interno della borsa e tirò fuori un bigliettino a un lato c’era la forma di un bacio color rosso ( probabilmente si era messa il rossetto e l’aveva fatta lei), in alto al centro c’era scritto “chiamami ;*” con sotto il suo numero-…e ho visto una sua foto e sai com’è…- e ti pareva un uomo al giorno toglie il medico di torno – si si come no… ho capito. Ma quando dovrebbe venire ‘sto tipo?- chiesi io molto delicatamente…

-Non so, credo domani…-bene neanche lo conoscevo già lo odiavo- oooh Jenny tu neanche lo immagini…- Marika si avvicino al mio orecchio e mi bisbiglio un “e ti pareva” -…sarà il più bello di tutta la scuola, sai, come ti dicevo ho visto una sua foto, e ti posso assicurare che piacerà anche a te che…-bla bla bla – si si va bene ora vado è.. ciao- Finalmente libere dalla “capa” della pink io e Marika scendemmo per la tanto attesa sigaretta e per l’immancabile momento-gossip con Melissa.

Sara's space

Salve a  tutti mi chiamo sara e questa è la mia prima fanfic. Spero piaccia a qualcuno se così non è fatemelo sapere e io provvederò subito

BACIO

   
 
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