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Autore: Shark Attack    24/09/2005    7 recensioni
Quindici anni dopo lo sciolimento del MewTeam...Cos'è cambiato? Cos'è successo in tutto questo tempo? Leggere per capire!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Chi passeggiava per le strade di Tokyo poteva ammirare su quasi tutti i muri le foto di Strawberry accompagnate da scritte com

 

 

Strawberry era di ritorno dal supermercato con ben cinque borse della spesa strapiene di cibarie e simili dall’aria molto pesanti. Erano passati quindici anni da quando il gruppo delle Mew Mew si era diviso e da quando ognuno dei suoi membri aveva seguito la propria strada, quante cose erano cambiate! Lei si era fatta una gran bella trentatre'enne dai capelli rosso vivo di lunghezza moderata e dal corpo affusolato e bello come quello di una dea, con la sua carnagione sempre bianca anche se segnata da qualche macchia dovuta all’esposizione al sole.

S- Mai che Ryan mi possa aiutare! Si diverte a farmi sfacchinare fino a farmi perdere le braccia! Sempre il solito…

Prese il primo autobus e raggiunse la sua destinazione dove si fece aiutare dal sopra citato ragazzo ormai anche lui molto cresciuto: Ryan Shirogane, trentacinquenne, biondo come sempre ma con un fisico leggermente rilassato, come quello della maggior parte degli uomini sposati.

Eh, si: il loro sogno d’amore nascosto per tanto tempo alla fine si è fatto sentire e li ha portati sull’altare! Lui stava leggendo un libro seduto sulla sdraio che c’era nel balcone al piano di sopra della loro bellissima villettina, mentre lei lo stava chiamando a gran voce dal cortiletto d’ingresso.

R- Arrivo! Lasciami mettere il segnalibro…

S- Subito, grazie!

R- Eccomi! Eccomi…ehi! Ma quanta roba hai comprato?

S- Siamo tornati da poco dalle vacanze, il frigo è vuoto, le dispense pure…mi vuoi dire che mangiamo?

R- Ok, scusa, non sono abituato a far la spesa!

S- Comincia da adesso, invece! La prossima volta la vai a fare e io resto a casa! Ho cose più importanti da fare che stare in giro a spezzarmi le braccia perché l’uomo di casa non può…

R- Calma! Raffredda i tuoi bollenti spiriti, anch’io ho da fare, non sono stato qui a non far niente! Ora mi vuoi dare le bors…grazie…

Strawberry gli mollò tutte e cinque le borse in mano ed entrò in casa con un piccolo sorriso che il marito non apprezzò molto. Salì le scale ed andò in balcone a vedere cosa stesse facendo Ryan di così tanto importante. Arrivò alla sdraio, prese il libro e lesse il titolo.

R- Dunque, la pasta mi sembrava che fosse qui…no, qui c’è la roba della colazione, allora…

S- Prova con lo sportello accanto!

R- Uh? Ah, si, giusto!

S- Uhm, bene, dopo che hai raggiunto questo incredibile risultato mi spieghi che cosa significa questo libro?

R- Quale li..ah…

S- Ah non significa niente! Qui c’è scritto che l’autore è tuo padre e il tema è il gruppo dei Red Data Animals…non avevamo detto di smetterla con questa roba?

R- Senti, lo sai meglio di me che adesso Liz…

S- LASCIA-STARE-LIZ!

Liz- Ciao, stavate parlando di me? Uh, i miei biscotti! Finalmente!

Una tenera ragazzina di quasi dieci anni, molto furbetta e carina, era appena entrata nella grande cucina lasciando di stucco sia i genitori che il loro discorso. Aveva i capelli castani chiarissimi molto tendenti al biondo e un paio di splendidi occhini verdi smeraldo che, uniti ad un viso dai lineamenti non ancora definiti ma già molto aggraziati, la rendevano una bambina irresistibile.

L- Allora? (ciomp) Di che stavate parlando?

S- Di niente, tesoro, non ti preoccupare.

R- Già…hai finito di scrivere il tema?

L- Ma come! Non ti ricordi? Certo che sei vecchio, papà, per non riuscire  ricordarti di quello che ho  fatto sabato scorso!

R- Ah…lo hai già fatto...?

S- Bravissima! Allora i compiti delle vacanze sono un ricordo!

L- Già! Adesso mi manca solo una cosa!

R- Cosa?

L- Finire di ascoltare e trascrivere la tua storiella, mamma!

S- La mia..ah! Certo, la continuiamo stasera, intesi?

L- Intesi!

Prese una mela e scappò via.

R- Che peste!

S- Si, tutta suo padre!

R- Non dirlo, mi fa ancora impressione.

S- Andiamo…cosa c’è di più bello che essere il papà di due così bei bambini!

R- A proposito…-disse abbracciandola- Ju Ju sta ancora dormendo?

S- Credo di si…

Ma dal piano di sopra si udì il pianto di un bimbo svegliato dal suo sonnellino e la mamma si sentì attratta dal calmare quelle urla innocenti come una falena alla luce.

S- Su, su, piccolino! Cosa c’è?

L- Io ho solo provato a sollevargli le palpebre per vedere se c’era ancora la pupilla!

S- Non lo devi fare mai più, e lo sai già! Promettilo!

L- Si, si…

S- Promettilo!

L- Promesso…mi racconti ancora la storia delle super eroine?

S- Comincia a lavarti i denti e a metterti il pigiama che io do da mangiare a questo piccolino…ma si, cucciolo, ora si mangia!

La serata passò tranquilla, Strawberry aveva imparato a cucinare bene e adesso i suoi manicaretti erano irresistibili. La piccola ragazzina che aveva conquistato il cuore del biondino accanto a lei era svanita nel nulla dopo il colpo ricevuto da Mark e adesso era una gran bella signora madre di due bambini, una di dieci anni, Liz, e l’altro di appena 13 mesi, Kanashiu, detto Ju Ju. Il carattere di Strawberry era cambiato moltissimo, specie dopo il matrimonio con Ryan e adesso era molto più decisa e determinata che mai, su ogni cosa sapeva già cosa fare e qual’era la cosa migliore, e poi…è riuscita ad imparare come tener testa al marito, e questo le conferiva molta autorità. Erano una bellissima coppia, molto affettuosa tra loro e con i loro figli, anche se i battibecchi erano la cosa che si udiva maggiormente in quella casa.

Verso le dieci, dopo aver messo a letto entrambi i pargoli, Strawberry e Ryan si coricarono in letto ma, prima di addormentarsi, fecero uno dei loro soliti litigi.

S- Ancora quel libro, eh?

R- Uh uh…-disse senza ascoltarla-

S- Lo sai che non voglio più vedere quelle cose in giro!

R- Non capisco perché!

S- Lo sai perché! Liz è ancora piccola e io non voglio che i nostri figli vivano nel modo in cui io ho passato l’adolescenza!

R- Punto numero uno, non è stata tutta l’adolescenza, ma poco più di un anno; punto numero due, non mi sembrava così tragico!

S- Accidenti, non voglio che soffra quanto ho sofferto io! Ho già fatto l’esperienza ed è questo ciò che devono fare i genitori!

R- Tarpare le ali ai figli?

S- Portarli sulla giusta via senza rischi inutili ed evitabili!

R- Ah…ma hai visto anche tu che ti sono ritornati i segni!

S- Si, certo che l’ho visto, ma non mi sembra che sia successo qualcosa in città che abbia bisogno delle Mew Mew, a parte che…

Si alzò e si avvicinò alla finestra per guardar fuori e sentire la brezzolina serale che le scompigliava i capelli. Poi sentì Ryan che le si era avvicinato e che le aveva posato una mano sulla spalla.

R- Già, se succede qualcosa sei l’unica che sappiamo che può intervenire subito! Le altre hanno tagliato tutte i ponti con il passato…

S- E con noi…

R- Si, ma hai mai guardato con attenzione la spalla destra di Liz?

S- La spalla destra…no! Cosa c’è?

R- Un certo simbolino…

S- Stai scherzando! Hai detto che i geni modificati non erano ereditari!

R- Già, ma siamo modificati entrambi.

S- E allora anche Kanashu?

R- Forse, chissà…

S- …

R- Pensiamo ad altro, ti va?

S- Dipende da che cos’è l’altro!

R- Mi era tornata giusto in mente una certa serata in cui…quella della prima notte, sai?

S-…

R- Ma si che te lo ricordi!

S- No, non credo proprio!

R- Ma si, quella volta in cui abbiamo fatto una certa cosa e che siamo partiti dal letto per poi arrivare sul divano, sul tavolo in cucina, sul tappeto..

S- Si, basta così! ////////// Ho capito!

R- E che ne dici se…?

S- Non sono dello spirito adatto. Specie con quei libri di tuo padre che hai riscritto e lasciato in giro!

R- Ah, ma quindi vorresti dire che io non posso lasciare dei libri in giro mentre tu puoi permetterti di chiudere a chiave in cantina tutti i giornali, i cd e tutte la altre cose da MewMew? E puoi anche raccontare certe ‘favole’ a tua figlia, certe storie di cinque eroine che salvano la città dall’invasione aliena?

S- Vedi Ryan, la differenza tra quello che faccio io  e quello che fai tu è che io cerco di fare un’introduzione per un possibile futuro in modo scherzoso e facile da capire senza traumi, mentre tu vorresti dire tutto, tralasciare ogni segreto e per di più ad una bambina di nemmeno dieci anni!

R- Io mi fido di mia figlia e poi farà dieci anni a giorni!

S- Si, lo so, ma è ancora piccola…

 

Ryan le prese il viso fra le mani e la baciò con un’espressione sinceramente fiduciosa e allegra, che alleggerì il suo fagotto di preoccupazioni…

 

   
 
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