24/07/2010
3 recensioniAllora
allora allora... Ringrazio tutte le ragazze che mi hanno regalato
così generosamente critiche costruttive, consigli, commenti
e complimenti (sono stati tutti ugualmente graditi, credetemi). Ho
fatto tesoro di tutto ciò che mi avete detto, ma siccome
sono un'asina col paraocchi spesso otto centimetri buoni per ora
continuerò con questa impostazione stilistica,
perchè essendo le mie prime fic preferisco lavorare su di un
territorio familiare... Quando sarò un po' più
rodata magari comincerò a raccogliere le storie in raccolte,
a creare trame un po' più fitte, a intrecciare i punti di
vista dei due (soliti) protagonisti ecc ecc... Ma per ora concedetemi
storie brevi, spaccati di vita, parentesi incisive di passioni ed
emozioni, che sono quelle con cui mi trovo meglio.
Grazie!
Buona lettura!
Rahide.
Grazie!
Buona lettura!
Rahide.
Perchè noi...
Lo sai cosa hai fatto?
Si, dico a te, testa rossa.
Hai fatto un casino, come al solito... Ma stavolta dentro me.
Come diavolo faccio, Cristo Santo, a restare impassibile?
Te lo chiedo mentre affondo in te, aggressivo, feroce.
Ti sto avendo, qui, ora, forse come non ti ho mai avuto: questo muro sostiene i nostri corpi,
il tuo sconvolto da un doloroso e imprevisto piacere, il mio concentrato solo nel violarti.
Null'altro cattura la mia attenzione, null'altro che non siano i tuoi ansiti pesanti, o i tuoi occhi brucianti,
o la tua pelle di rame.
Pensavi davvero che te l'avrei fatta passare liscia?
Credevi seriamente che non mi sarei vendicato?
Ti dico anche questo, mantre ansimo anche io: la mia mano sinistra ti tiene la gamba destra sollevata, per
permettermi tutta la libertà di movimento che voglio, la mano destra invece ti tiene immobile il viso, afferrandoti saldamente per le guance.
Sto spingendo con irruenza... Non userò delicatezza con te do'hao, non te la sei meritata stasera...
Che cos'era quello sguardo? Cosa ha significato quella manciata di secondi di occhi negli occhi?
Io possiedo gli unici occhi che devi guardare. Per qualunque motivo.
Ovvio, ti sgrido e ti rinfaccio pure questa cosa, mentre scavo un circuito di piacere lascivo nel tuo corpo.
Tu gemi, ti aggrappi disperato alle mie spalle, ma so che mi stai ascoltando.
Conosco il tuo cuore, conosco la tua mente... La tua anima... So che sono puri.
Ecco perchè punisco il tuo corpo. Perchè esso non è puro, non lo è più da tempo, e sono io il profanatore...
E così dovrà essere per sempre: l'unico e il solo.
Sfinisco, sfianco e rubo il respiro a questo mare di sensuale oro sudato che si contrae ora che sta venendo copiosamente fra di noi...
Ora che io ti invado con il mio orgasmo furente e vendicativo.
Domani, quando quell'idiota sempre sorridente ti vedrà traballante, che non riuscirai nemmeno a camminare (e questa è una promessa,
la serata è ancora lunga, ed io non ho ancora sedato il fuoco che mi arde le viscere), capirà che quei suoi fottuti occhi li deve posare da
un'altra parte.
E tu prova a guardare in quel modo qualcun'altro che non sia io, un'altra volta, un'altra singola volta, ed io ti farò conoscere
il vero significato dell'Inferno in terra.
Te lo sussurro rabbioso all'orecchio, mentre di afferro con prepotenza, ti porto su, ti scaravento su questo materasso e ti mordo ovunque.
Ricordati di stanotte... E ricordati di me, di te.. Di noi.
Perchè noi è l'unica cosa che i tuoi occhi dovranno vedere, d'ora in avanti.