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Autore: shinzui    26/07/2010    4 recensioni
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Ladynotorius assistente moderatrice
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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7 capitolo ff TT
Si ricomincia. In guardia!

Erano già tre giorni che i Titans girovagavano per Gotham di notte senza trovare da nessuna parte Robin. Cominciavano ad essere un po' stanchi della situazione, qualche volta catturavano qualche criminale che evidentemente il cavaliere oscuro non era riuscito a fermare con tutti i malviventi che circolano per le strade di quella città.

Alcune ferite gli dolevano ancora, ma quella sera aveva deciso che sarebbe andato anche lui di ronda, era stufo di restare a casa a fare niente, mentre gli altri combattevano il crimine
La ferita sulla spalla, che era stata prontamente disinfettata e ricucita da Alfred, non si era ancora totalmente richiusa, ma poco gtli importava.
-Ho deciso! Questa sera vengo anchio di ronda Bruce e non riuscirai a farmi cambiare idea- disse Dick appena incrociò l'uomo sulle scale: lo scapolo d'oro di Gotham lanciò un sospiro -Lo immaginavo. Dai andiamo-
Raggiunta la Bat-caverna cominciarono a spogliarsi per mettersi le proprie tute, ma solo quando il giovane rimase in mutande si accorse che non trovava da nessuna parte la propria veste (che spirito d'osservazione <_<'' ndA) -Mi dispiace signorino, ma la sua vecchia tuta si è completamente distrutta con l'ultimo combattimento; ma non si preoccupi ho provveduto personalmente a fabbricarne una su misura per lei: non ha più le mezze maniche e i colori sono leggermente diversi, ma è molto confortevole e molto più resistente alla precedente- disse in tono garbato il maggiordomo "Tanto prima o poi l'avrebbe dovuta cambiare lo stesso tanto è cresciuto" pensò sempre l'uomo. Di fronte al ragazzo si presentò una tuta totalmente nuova e ai suoi occhi totalmente diversa, ma gli piaceva: maniche lunghe, coloro grigio canna di fucile, con una striscia che partiva dal sotto l'ombelico fino ad arrivare al petto, da lì poi dividersi in due strisce rosse, che continuavano il loro percorso fino ai polsi, ma indossando i quanti (dello stesso colore della tuta) si prolungavano fino a raggiungere l'estremità del dito medio e anulare. Infine sul pettorale sinistro si trovava la famosa R che lo contrassegnava, aveva lo stesso colore della striscia, che lo si poteva definire un rosso sangue. Gli stivali non erano più di una grandezza esagerata, ma erano sottili e prendevano bene la forma della pianta del piede.
Il mantello, una volta con l'interno giallo, arrivava fin sotto alla caviglia ed era totalmente nero. La maschera era l'unica cosa che era rimasta praticamente uguale.
Guardando il suo nuovo costume, gli venne in mente, come solo fino a quattro anni fa portava i capelli in aria come un porcospino, infatti ora non era più così: lì portava normali, ma spettinati di lunghezza media, non troppo lunghi, non troppo corti: quanto bastava perchè la frangia potesse raggiungere quasi l'altezza degli occhi e le orecchie fossero quasi invisibili, si tocco dietro il collo e si accorse che ormai non mancava molto che raggiungessero l'attaccatura del collo alle spalle.


Intanto da un'altra parte della città...

Lo scantinato che avevano scelto era umido, freddo e buio, illuminato quel tanto che bastava da una lampada appesa al soffito. Al centro, sotto la lampada, si trovava un tavolo quadrato, intorno ad esso si erano riuniti quattro malavitosi di gotham.
-Bisogna togliere di mezzo quel dannato pipistrello: a causa sua tutti i miei affari stanno andando al diavolo e quasi tutti i miei corrieri sono in carcere- -Sì! Frank ha ragione Joe, non possiamo andare avanti così- -Daccordo allora far...mpfh!- non fece in tempo a finire che qualcuno l'aveva afferrato da dietro e gli aveva rotto il collo, ora il suo corpo senza vita era sdraiato sul pavimento umido della stanza, un rivolo di sangue gli scendeva dalla bocca e gli occhi, ormai privi di luce, fissavano il vuoto.
-CHI SEI?- disse uno dei rimanenti tirando fuori una pistola e imitato subito dopo dal compagno, quello che aveva parlato vide il proprio compagno cadere come il primo senza vita al suolo, con gli occhi sbarrati
-Ma dai delle mezze cartucce come voi vorrebbero far fuori il pipistrello? E che idee avreste forse, usare i vostri uomini? E quali se sono tutti in prigione? HAHAHAHA- quella voce gracchiante seguita poi da quella risata, che gelava il sangue nelle vene, l'avrebbe riconosciuta ovunque. Poco dopo un tipo alto dai capelli verdi e la faccia pallida, con costante sorriso stampato in faccia e occhi che saettavano di qua e di là bramando sangue, spuntò fuori da un angolo buoio dell scantinato, indossando il solito completo viola.
Il malavitoso se la stava facendo addosso dalla paura, nonostante reggesse la pistola con due mani, questa non cessava di tremare, un sudore freddo gli percorreva il corpo.
Ad un certo punto dietro di lui sentì un rumore metallico, come quello di una moneta lanciata in aria e poi ripresa al volo: l'uomo si girò lentamente tutto tremante e alla luce comparve un uomo, con metà faccia sfigurata e con lo sguardo di chi amava le scommesse.
Voleva scappare, ma i muscoli non rispondevano, era come inchiodaro al suolo, nonostante tutto non abbassò l'arma e sparò un colpo contro il Joker, mancandolo.
-No no no!- fece il pagliaccio muovendo il dito da una parte all'altra, come fa la madre ad un bambino (si certo ma la scena è un po' più inquietante >_< ndA) -Non ci si comporta così- continuò, ma il malavitoso aveva troppa paura e sparò un altro colpo e poi un altro e un altro ancora, sempre mancando il bersaglio (che mira -.-'' ndA).
Il Joker alzando  e sbuffando si rivolse a due facce -Cosa è uscito?- -Morto!- subito una figura incappucciata, che era rimasta nascosta nel buoio, si lanciò contro l'uomo, mostrando le sue zanne da predatore.
-AAAAAAAAAAARGH- il grido dell'uomo si disperse nel buoio della notte, ignorato dai quei pochi che l'avevano udito.

-Stella ci conviene dividerci. La città è molto grande e lui potrebbe essere ovunque. Divisi avremmo maggiori possibilità- disse Cyborg con tono autoritario.
Stella si guardò intorno; l'amico aveva ragione, andando avanti così non avrebbero mai trovato Robin -Va bene- concluse la ragazza -ma il primo che lo trova chiama subito gli altri- detto questo si separarono andando tutti in direzioni diverse.

Robin non aveva preso nessun mezzo, ma andò sul bat-aereo con Batgirl, per poi lanciarsi da esso sul centro di Gotham city. Aveva deciso che avrebbe preferito fare "due passi".
Saltava da un tetto all'altro con le tecniche di parkour che aveva imparato e nei salti più lunghi, dove occorreva, planava aprendo il mantello o saliva su un palazzo, impossibile da scalare, con il bat-rampino.
Andò avanti così per quasi un'oretta, fermando qua e la qualche malvivente o aiutando qualche persona in difficoltà con un rapinatore.
Sapeva di dover far attenzione con i Titans in giro e quindi teneva gli occhi e le orecchie ben aperti, cercando di ampliare i propri sensi rimanendo concentrato.
-Bzzz...Robin mi ricevi?- era la voce di Batman, che proveniva dal comunicatore -Dimmi!- si limitò a rispondere il ragazzo dopo essere atterrato su un tetto più basso da quello che era saltato -Ho intercettato una chiamata della polizia. Hanno trovato un cadavere vicino a uno scantinato del molo 5. Cerca di prendere più informazioni possibili- -Roger- rispose scherzosamente.
Il molo non era lontano, non c'era quindi bisogna di chiamare la moto.

Stella si diresse verso il molo (e te pareva ndA ---> non so più che faccine mettere).
Ci mise più tempo del solito, perchè cercava di controllare in volo più strade possibili e palazzi in direzione di esso.
Ad un certo punto le saltò all'occhio una figura, che saltava da un tetto all'altro. Non l'avrebbe mai notato se non fosse stato per una striscia rosso sangue che la percorreva parzialmente.
-Robin!- si limitò a dire sussurrando, per paura che la sentisse e di perdere dunque l'elemento sorpresa.
Volò decisa nella sua direzione, preparando nella mano destra un colpo bello forte, raccogliendo quanta più energia poteva.

Robin era quasi arrivato al porto. Faceva più fatica di quello che si era immaginato, infatti alcune ferite gli facevano ancora un po' male, specialmente le costole incrinate.
Ad un certo punto, proprio quando atterrò sul tetto di un palazzo, venne investito da un'onda d'urto, ch proveniva da dietro: atterrò di pancia sul cemento, strisciandoci un lato della faccia, si voltò di scatto, ma vide solo fumo, si guardò a destra e a sinistra, ma non vide nessuno, guardò di scatto verso l'alto e vide Stella che stava per lanciare un'altra sfera di energia: si lanciò di lato, evitando di il colpo.
Stella cercò velocemente il trasmettitore per avvertire i compagni, ma non fece in tempo a portarolo vicino alla bocca, che Robini , dandosi la spinta su due pareti, le saltò addosso, facendole cadere il trasmettitore, il quale finì in mezzo la strada, per poi finire schiacciato da un camion.
La ragazza riaprì gli occhi e vide il giovane sopra di lei, che le teneva stretti polsi premendoli contro il suolo -Lasciami andare- protestò lei -No! Prima mi devi asc..- -LASCIAMIIIIII!!!- la giovane rilasciò una scarica d'energia tutt'attorno a se investendo in pieno il nemico.

Il ragazzo era raggomitolato in una angolo che tremeva per gli scossoni provocati dalla scarica, il suo corpo era ricoperto da scariche elettriche. Stella si avviccinò a lui prendendolo per il colletto e tirandolo su -Bastardo- disse lei a denti stretti, ma quel suono arrivò ovattato alle orecchie di lui, il dolore percorreva il suo corpo.
Ad un tratto si riprese di colpo, prese con una mano il polso di Stella e con l'altra andò a cercare l'altro braccio di lei, per poi spingerla e sbatterla contro un muro lì vicino.
-Mi devi ascoltare!-

e alla fine anche questo capitolo si conclude...spero vi sia piaciuto più degli altri...chissà se Robin riuscirà a convicere Stella o almeno a parlarle e chi era il tipo incappucciato e perchè lavora con Joker e Due facce?
Tutto questo nel prossimo capitolo (fatemi organizzare le idee XD)
  
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