Non
sopporto le falsità.
Non
sopporto le sue bugie.
Odio i
suoi sorrisi.
Odio i
suoi sguardi.
Mi
irrita il suo modo di parlarmi.
Mi
irrita anche il suo modo di fare.
Lui
proprio non mi piace…
Non mi incanti
Le lezioni di storia
come sempre hanno uno strano effetto su di me. Hanno infatti
quella innata capacità di addormentarmi come se fossero un sonnifero
potente ed efficace.
Mi guardo attorno e
l’unica cosa che vedo è una classe piena di alunni che tutto fanno
tranne che prestare attenzione a quello che era la spiegazione della crisi del
1929 della borsa degli USA.
Sbadiglio. Ho
proprio bisogno di un caffè.
Il mio compagno di
banco è l’unico che prende appunti. Si chiama Ian.
È un bel ragazzo. Nessuno, infatti, sospetterebbe che dietro alla sua
bellezza del tipico ragazzo biondo occhi azzurri si nasconde in realtà
un gran secchione.
Gli sorrido quando vedo che mi guarda.
Lui scuote la testa.
I suoi capelli
biondi fanno letteralmente girare la testa a chiunque.
-hai intenzione di
venerarmi ancora per molto, madame?- mi domanda sarcastico senza smettere di
scrivere.
La sua scrittura
è disordinata. Incomprensibile, direi.
Gli sorrido
nuovamente.
-non ti preoccupare,
non c’è molto da ammirare-
Lui non dà
alcun segno di essersi offeso o arrabbiato.
È abituato
alle mie risposte provocanti.
Non una volta che
sia riuscita a fargli perdere quella tranquillità che io molte volte ho detestato
e dannato.
-mi chiedevo…-
disse a un certo punto smettendo di scrivere- se tu fossi
in grado di essere gentile qualche volta.
Il mio sguardo si
posò sul suo viso. Un viso d’angelo. Limpido. È impossibile
non rimanere senza fiato. E nemmeno io purtroppo sono l’eccezione.
Infatti deve chiamarmi per nome per riprendermi dato
che io non davo segni di vita.
-solo con le persone
che mi piacciono.
Rispondo infine
guardando la finestra. Di colpo era diventato un oggetto alquanto interessante.
-mhm…allora devo dedurre che io non ti
piaccio. Buono a sapersi.
E ricominciò
a scrivere serenamente. Come se quel discorso non ci fosse mai stato.
La sua era
indifferenza pura.
Non gli interessa
proprio quello che pensano gli altri di lui.
Nemmeno quello che
dicono.
Alzo la mano. Ho
bisogno di uscire da quell’aula.
Faccio un lungo
respiro non appena sono fuori.
Non capisco il
perché, né il come, ma Ian riesce a mettermi a disagio.
Non sono innamorata
di lui…di questo ne sono più che sicura.
Lo ero stata. In prima liceo. Ma ora era diverso…io ero diversa.
Di certo il suo
fisico mi attraeva. Ma nient’altro.
Il suo sguardo
inquisitore mi scioglieva, ma tutto si fermava lì.
Il suo sorriso mi
incantava, ma lui non mi piaceva.
Non poteva piacermi.
Non doveva piacermi.
Perché,
Stella?
Semplice. Lui
è il ragazzo di Linda. La tua amica. Ti ricordi?
Sospiro nuovamente.
Non c’era
nient’altro da fare.
Lui, Stella,
è il ragazzo proibito. Capito?
Proibito.