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Autore: meggie681    27/07/2010    2 recensioni
Première di Alexander the Great visto da Colin Farrell.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIMADELLAPRIMA SPIN OFF – PRIMA DELLA PRIMA


Siamo alla serata di gala per la presentazione del nuovo film di Oliver Stone, Alexander the Great,
Il cast ed il regista sono riuniti per le foto di rito.
L’atmosfera è elettrizzante, i protagonisti in perfetta armonia.
Questa è la cronaca dell’evento vista con gli occhi di Colin Farrell.


Perché lo penso? Perché lo so?
Una volta tanto, sono riuscito ad aspettare.
Senza precipitare i tempi, bruciare le tappe, agognare il risultato a tutti i costi, hai cambiato la mia prospettiva, le mie prioritá.
Ok, la sto scrivendo a te, Jared.
Sto parlando di te, sto scrivendo di noi.
Ora dormi, sei sfinito, colpa mia.. O merito mio.
Mi giro a guardarti ogni cinque secondi, ma se faccio cosí non finiró mai questa lettera. Ok, la smetto, giro la sedia ed anche il tavolino, cosí eviteró il torcicollo.
Sei cosí bello, chissá quando ci rivedremo.
Sí, presto, è vero, abbiamo un’altra intervista, ma tutti insieme, che palle.. Vorrei andarci da solo con te, ma poi Stone non vuole, i produttori non vogliono.. Su di noi non volevano un sacco di cose.. Tu ed io, peró, ci siamo presi tutto e lo abbiamo fatto insieme.
Questa sera, mentre ti aspettavo, chiuso in auto, ridacchiando mentre Claudine bussava al mio finestrino, supplicandomi di scendere, che era tardi, ma io volevo essere perfetto, solo per te.
Questa sera, ti dicevo, prima della prima, pontificavo ogni parola, ogni desiderio, perché ci eravamo fatti una promessa ed io ero pronto a mantenerla.
Tutti quei mesi insieme, le nostre confidenze, la voglia di trasgredire, sobri oppure ubriachi (soprattutto io, è vero, non sbraitare Jay…), senza poi concludere in nulla che non fosse il nostro abbraccio e ció che hai saputo darmi.
Poi arriviamo tutti davanti ai cartelloni.
I fotografi chiamano i nostri nomi, ci mettono alle estremitá.
Volevo urlare, ma non sarebbe servito a niente perdere le staffe, per cosa poi? Per sentirsi dire che ero il solito casinista rompicoglioni?
Lo so, sono incasinato, da sempre, ma ora voglio cambiare.
Lo faró per te, anche se temo non me lo permetterai.
Sai da quando non sniffo?.. Sei mesi. Sí credimi, sei mesi.
Il bere..? No, non da cosí tanto. No, non ho mai smesso. Ok, ricominci a protestare.
Ti amo Jared.
Cosí qualcuno ha la brillante e faticosa idea di metterci fianco a fianco.
Finalmente una foto.
Eppure anche sul set ce ne hanno fatte molte, ma dove sono finite?

Tu ed io le volevamo, qualcuno le ha fatte sparire.. I nostri tramonti, le boccacce fuori dalla vista di Oliver, sempre severo con te, non sai quante volte l’ho mandato al diavolo.. per me ha un debole, ma tu eri come una spina nel fianco. Ok, non sono cosí scemo, era geloso.
Come non esserlo. Tu sei un universo a parte Jay, nessuno poteva neppure avvicinarsi ed iscriversi alla competizione.
E poi loro di te non hanno mai capito un cazzo.. diciamolo.. (-:
Ti guardo negli occhi, sento il profumo della tua pelle, mi perdo nelle tue labbra e tu nelle mie.
Cosa ci siamo detti?
Nemmeno lo ricordo ora, l’emozione era intensa e pura.
Adesso me lo ricordo: “Vieni a sederti vicino a me Cole, ti prego.” – “Uccideró chiunque ce lo voglia impedire Jay.”
Ecco, ci siamo detti questo.
Ok, entriamo in questa sala, abbiamo i posti d’onore.
Ci strattonano, vorrebbero di nuovo mescolarci con le ragazze, sí, vedere da vicino le tette di Angelina o di Rosario non è neppure una brutta idea .. okkkkkkk scherzo, scherzo, scherzo!
Ma se non ho mai allungato le mani ahhahaha
Di farmi spaccare la faccia dal tuo amico Brad Pitt non mi andava.. Ah non lo sapevi? Si vede con la Jolie.
Non divaghiamo, cazzi loro.
Insomma, con il coltello tra i denti arriviamo a sederci vicini e pure lontani dal centro di quella lunga coda di protagonisti.
Che lampo di genio dare una spinta a Val, cosí da incastrarlo tra le tette di cui sopra (-:
Tu eri lí, vicino a me, finalmente.
Possibile che volessero dividerci? La loro paura? Che la stampa si concentrasse su noi due e non sul film, puó darsi.. e se fosse stato meglio?
Tira una brutta aria, faranno anche tutti finta di niente, ma riesco giá a sentire una bufera avvicinarsi sulle nostre teste.
È buio, il buio anche delle scene che si susseguono.
L’audio non è perfetto, tu seduto alla mia sinistra, pieghi la testa, avvicinandoti al mio orecchio “Cosa hai detto davanti a Fobos.. non sento bene..”
Mi sarebbe venuto un bel ma chi se ne frega di Fobos e di quello che ho detto, ma non posso lasciarmi andare, è ancora piú esaltante girarci intorno, ritardare, ma non troppo, non lo sopporterei.
Rimani lí, con le labbra rivolte alle mie, cosí mi avvicino, non ci riesco..
Le sfioro. Dio aiutami, l’ho pensato, sul serio.
Ero certo di averti capito, di avere tutto sotto controllo, ma se mi fossi sbagliato, se avessi frainteso. Impossibile.
Le apri, le tue labbra, scrigno prezioso ed indomabile, mai che mi risparmiassi una critica intelligente, un rimprovero mirato a preservarmi da stupide cazzate.
Ti adoro Jared.
Le nostre lingue si toccano. Spingo un po’ di piú e tu apri un po’ di piú la tua bocca. È morbida. Ti amo.. ti amo.. cazzo!
Mi ritraggo subito, il cambio scena, una luce accecante, siamo pronti per la battaglia, ci avrá visti qualcuno?
No, troppo presi dal film. Che fortuna.

Ti passi le mani nei lunghi capelli che fanno da cornice al tuo viso bellissimo, gli occhi sgranati fissando il vuoto davanti a te, Alexander non ti interessa piú.
Quando torna il buio? Quanto cazzo dura la disfida con Dario?
I miei li chiudo, voglio cercarti nella memoria, mentre fai scivolare la tua mano sotto al cappotto corto che indossavi quando sei arrivato, hai sempre freddo amore, ora lo tieni sulle ginocchia, è perfetto.
La stringo, è ancora piú bello.
Tu piangevi, mi dicevi di tuo padre.
Io ti stringevo a me, ti eri infilato nel mio letto, senza spogliarti, solo con quella tunica comprata in Marocco, colorata, luccicante di filigrana dorata, intrecciata con la stoffa ruvida, ma freschissima.
Ero nudo, mi stavo per eccitare, poi tu capisci cosa sta succedendo, ma io voglio solo consolarti.
“Vorrei farlo.. vorrei Colin..”
“Stai zitto.. non dire niente Jared.. questa notte non faremo niente, se non è successo fino ad ora..”
“Perché non mi baci..?”
“Perché non fai l’amore con me..?”
Nessuna risposta, avevamo fatto un patto.
Togli quella lunga palandrana, che ti sta benissimo, innegabile, il tuo corpo nudo si intreccia al mio, come la filigrana dorata delle tue vesti.
Come faccio a non baciarti? Eppure non è successo.
E tu il giorno dopo mi hai ringraziato.
Anch’io ti ho detto grazie.
Il mattino precedente, con quel ciondolo che tanto ti piaceva, abbiamo consolidato i nostri intenti amorosi ed amorevoli.
Prima della prima, tu mi chiamerai: un semplice sí oppure un orribile no.
È stato sí, proprio al telefono di questa camera, dove abbiamo fatto l’amore, la nostra prima volta.
Ora ci arrivo.
Siamo ancora nella sala.
Ripieghi la testa, siamo sul balcone a Babilonia.
Questa era la nostra scena preferita, quando ti dico che ti amo, amo solo te Efestione.. No, amo soltanto te Jared.
Non ho mai perso occasione di dirtelo, ma per sentirtelo dire ho aspettato.. Un secolo.. ok forse meno.
Prima di salire sul tuo aereo per Los Angeles, mentre io invece me ne tornavo a Dublino, per fare visita a mio padre che non stava molto bene.
Mi hai abbracciato, i tuoi laghi d’inverno mi hanno fissato e poi lo hai detto “Ti amo Colin James Farrell.” – ti è sempre piaciuto il mio nome per esteso, sono proprio io, quale mondo sarebbe pronto per due come me..?
Ti amo Jared Joseph Leto. JJ o Jay.. giocavo con il tuo nome, cosí come con i tuoi lunghi capelli, pettinandoli, quando uscivi dalla doccia, seduto davanti allo specchio, come una diva del cinema muto degli anni trenta, come ti incazzavi quando te lo dicevo.. eppure non sono mai stato cosí innamorato ed imbranato.. Il pettine scorreva tra le ciocche umide, tu chiudevi gli occhi, aggrottando la fronte, per poi scoppiare a ridere come un bambino.
Sono tuo Jared.
E posso essere qualsiasi cosa insieme a te.
“Jared non si sente molto bene.. Scusaci Oliver, ma lo accompagno..”
“Mangia troppo poco quel ragazzo! Hai visto quanto è dimagrito da quando siamo tornati?”
“Sí.. ma sta bene, non credi.. ok vado, ciao, grazie di tutto.”
Stone si è incazzato una cifra, ma me ne sbatto.
Facesse meno lo stronzo…
Ok, siamo in auto.
Che liberazione.
Blocchi le sicure, mi salti al collo, mi baci.
Questo non me lo aspettavo veramente, ma ci sta tutto.
Il tuo entusiasmo, il calore del tuo corpo, il respiro affannoso e la tua lingua, la tua sinuosa lingua dolciuta, pezzettino del mio cuore.
Ma tu sei tutto il mio cuore..
Tu dici che prima c’è James.. Ok, fermati qui, poi ci sei tu..
Mi togli il fiato.. Quanto dura questo bacio? Sei mesi.. magari (-:
Arriviamo fino in questa suite, non so neppure come abbiamo fatto a resistere.
“É.. è la prima volta Cole..”
“Anche per me.. lo sapevamo..”
“Sono felice che accada con te, anche perché non accadrá con nessun altro, te lo giuro Cole..”
Sí, giuramelo, giuramelo, in mezzo a tutte le bugie che ci raccontano ogni giorno, sono sicuro di ció che mi dici.
Sei la mia gioia.
Ora spingo il mio sesso dentro di te, per primo.
Voglio morire in questo letto, piuttosto che ributtarmi in mezzo alle luce dei flash, alla gente che mi chiama, per firmare autografi, non voglio i loro applausi.. voglio te. Voglio stare con te.
È tutto cosí difficile.
Ancora una volta, ma poi un'altra, il mio desiderio non si esaurisce.
Ora che la brama di te si è di colpo ammansita nella dolcezza della consapevolezza che nessuno potrá separarci adesso, il mio sesso si muove piú intenso, le tue membra sono custodi di mille zigrinature, che si gonfiano, ebbre di piacere e dissolutezza.
È infinitamente piacevole.
L’orgasmo lo rimando piú che posso, ma poi accade.
Il tuo gemito soffocato incontra il mio, meno represso, vorrei urlare al mondo quanto sei tu per me.
Tu Jared.. ti amo.
Le tue mani sudate e perlescenti, si posano sui miei fianchi, alzi le mie ginocchia, le porti verso di me, entri dentro di me, ti pieghi verso di me, baci il mio sorriso.
Eamon mi ha prestato questo gel miracoloso.
Tu hai riso, prendendolo dal cruscotto della mia auto.
“Ok.. va bene Colin.. se puó aiutarci..”
Che bella la nostra ignoranza, si imparano tante cose divertenti (-;
Sotto alla doccia, dopo il tuo divenire immenso e raro, tra le mie viscere ancora frementi, ci eccitiamo nuovamente e reciprocamente con carezze, che dalle nostre mani passano alle nostre bocche voluttuose e giovani.
Siamo bravissimi.
Abbiamo imparato tutto, prima nelle nostre fantasie e poi qui ed in qualsiasi altro posto del mondo, che visiteremo.
Ti porteró in Irlanda, nella terra che amo, per fartela amare, per amarla insieme.. Ma io amo te, dolce signore di questa lunga notte.
Sto pensando a te, Jared, anche se sei qui e posso sentire il tuo profumo.
Ti stai svegliando.
In un modo differente da quello con cui lo facevi in Marocco e poi in Tailandia..
Sei magnifico.
Corro da te, sí, subito, non perderó un altro secondo..
Solo una cosa..
Ti amo Jared.




E N D







   
 
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