Signor Rosiel,
nonostante lei mi abbia creato,
nonostante lei solo abbia sentito le mie grida,
nonostante mi abbia dato un nome,
nonostante io l’abbia amata più di chiunque altro,
nonostante io l’abbia liberata dalla sua prigione,
lei mi ha umiliato.
Ha cercato di darmi lezioni di vita che non le si addicevano per niente.
Lei è stato imprigionato da sua sorella.
L’angelo organico Alexiel.
Maledetto quel Dio che ha creato il mondo!
Lei non lo sa, vero signor Rosiel?
Lei è all’oscuro che il creatore ha obbligato sua sorella e non parlarle?
A non farle un cenno di capo,
a non sorriderle
o a non guardarla neanche?
Alexiel ha mentito al comitato che l’ha condannata,
dicendo di amare quel Dio che invece odia con tutta se stessa.
Alexiel amava lei!
Il suo amore era ricambiato.
Anche io l’amavo.
Volevo toccare quel suo bel corpo senza veli,
volevo baciare quelle sue labbra rosse e carnosi,
volevo che lei mi prendesse con tutte le sue forze,
volevo che lei mi possedesse,
volevo che lei provasse anche un briciolo di quello che provo io nei suoi confronti per me.
Ma lei è morto.
Ha donato le sue belle tre ali a Setsuna,
il salvatore,
la reincarnazione di sua sorella.
Sommate con le sue hanno dato vita ad un angelo con sei ali,
che ha restituito la vita all’inferno, alla terra e al paradiso.
Ha fatto un miracolo così grande da prosciugare interamente la sua forza astrale e perdere le ali.
Sono stato contento di morire per mano sua signor Rosiel.
Sono felice ora più di prima, nonostante sia umano.
Ora siamo una coppia umana e felice.
La amo signor Rosiel.
Ti amo ex angelo inorganico Rosiel.