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Autore: Eclair    27/07/2010    5 recensioni
Il grande detective, il Numero Uno e degno erede di L e chi più ne ha più ne metta, che in questo preciso momento mi sta dormendo appiccicato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mello, Near
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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My sunshine.
Un avviso prima della lettura: In questa One-Shot i POV subiranno dei cambiamenti, e nonostante non lo specifichi con un "CAMBIO POV" perchè lo trovo terribilmente antiestetico, avrete comunque modo di capirlo dalla divisione del testo attraverso gli asterischi. Grazie per l'attenzione, vi lascio alla lettura :]











My Sunshine.
**
E' stata una giornata curiosa, quella di ieri. Anche se siamo a fine Luglio ormai, ieri c'è stato un inspiegabile - quanto apprezzato - cambio di temperatura, e stanotte ha di sicuro piovuto. Abbiamo dormito con le imposte che danno sul balcone completamente spalancate, e posso respirare l'odore della terra bagnata proveniente da fuori dal nostro isolato, ma comodo, appartamento di periferia. Credo che questo odore sia tra quelli che adoro di più al mondo. Mi ricorda la mia, la nostra Inghilterra: Quelle fredde notti d'inverno alla Wammy's house passate sui libri, lo svegliarsi all'alba accorgendomi di essermi addormentato per l'ennesima volta sulla scrivania, e inspirare questo odore dalla piccola e alta finestra della mia stanza. Sì, mi ricorda la mia infanzia, e anche allora vivevo di sfide. Ora che ci penso, ho sempre vissuto di sfide, e anche tuttora, il mio subconscio non riesce a fare a meno di trovarne sempre una anche nelle cose più banali, nonostante non ce ne sia il bisogno. E lui se ne accorge, e lo so, che fa in tutti i modi per non permettermi più di sentirmi in sfida con me stesso, o con lui. Lo capisco da come modera i discorsi a volte, come evita qualsiasi cosa che possa apparirmi come una nuova sfida. Questo suo strano modo di proteggermi mi fa sorridere, ma gliene sono grato.

Mi distolgo dai miei pensieri, e torno al presente. Ecco di chi parlavo: Near. Il grande detective, il Numero Uno e degno erede di L e chi più ne ha più ne metta, che in questo preciso momento mi sta dormendo appiccicato con un braccio piegato verso il petto, arrivando con il suo viso non più in alto del mio mento, la mano sinistra nella mia, mentre io ho l'unico braccio libero piegato sotto la testa, a farmi da cuscino. Lascio la sua mano per toccare, senza quasi accorgermene, i tratti delicati del suo viso, passando impercettibilmente sulla sua fronte, le palpebre, le ciglia, scendendo a poco a poco dalla guance alle labbra, al collo e al petto nudo, fermandomi sull'addome, appena incontro l'elastico dei pantaloni del suo pigiama. Rimango con lo sguardo in questo punto forse un pò più del previsto, poi ritorno a guardarlo in viso: Così concentrato nel suo sonno, con i candidi capelli sparsi sul cuscino, sembrerebbe ancora un ragazzino, se non fosse per i tratti più maturi del viso: E' davvero bello. Ora che ci penso, credo che sia cresciuto di qualche - parliamo di tre o quattro, eh - centimetro negli ultimi tempi. Ad Agosto farà ventidue anni, mentre io aspetto di farne ventiquattro. In questi ultimi anni il tempo è passato come se non ci fosse. Decido che è ancora presto per iniziare ufficialmente la giornata, lascio ricadere il braccio sul fianco di Near, lo stringo di più a me e, cullato dai tanti pensieri ma soprattutto rasserenato da quell'odore e quel freddo che forse diventava un pò troppo pungente, mi riaddormento.
**
Quest'odore... di terra bagnata. Mi sveglio cercando di ricordare dove l'ho già sentito. Mi infonde una strana sicurezza, mi ricorda gli umidi giorni d'inverno ormai passati della mia infanzia in Inghilterra. Sento l'echeggiare della campana di una lontana chiesa che segna lo scoccare di mezz'ora. Il sole è alto nel cielo e inizia a riscaldare il paesaggio quasi campestre di fuori, dopo l'evidente pioggia notturna: Entra anche nella nostra spaziosa camera da letto, ferendomi gli occhi. Mi lamento sommessamente, e inizialmente mi porto un braccio davanti al viso per cercare di ripararmi dai raggi, fino a quando non mi abituo e osservo Mello, che dorme ancora, a due dita dal mio viso. Mi perdo spesso a osservare i suoi tratti, soprattutto quando dorme e non rischio di imbattermi nei suoi sorrisi divertiti quando me lo vede fare. Porto una mano a riavviare un ciuffo di morbidi capelli biondi che gli ricadeva sul viso dietro l'orecchio, e ne approfitto per tracciare con l'indice il suo profilo, carezzandogli una guancia, passando delicatamente sulla pelle increspata della sua cicatrice e sulle sue labbra morbide. Anche se non ho mai conosciuto questo sentimento nella mia vita, se amare qualcuno vuol dire questo, io credo di amarlo davvero. Vorrei che questo tempo insieme non finisse mai. Vorrei fargli dimenticare ogni sofferenza passata per causa mia. Lui non si è mai lamentato nella sua vita, ha sempre preso tutto con una dose di ironia e cinismo quanto basta, cercando di cambiare le cose con le sue forze. Non so se io ne sarei capace, sono sempre stato abituato a trovare tutto già pronto, nella mia vita. Per questo lo ammiro, e l'ho sempre fatto, ma forse lui non lo sa. Alzo di poco la schiena e lo bacio delicatamente sulle labbra, quando sento l'aria fredda che entra dalle imposte aperte. Io indosso i pantaloni, ma lui solo la biancheria - non capirò mai la sua strana avversione per i pigiami - . Quindi mi sciolgo dal suo abbraccio e tiro il morbido e fresco lenzuolo su di noi, prima di ridistendermi e aspettare che anche lui si svegli.
**
Mi rigiro nel letto, intenzionato a svegliarmi definitivamente. Dovrebbero essere le dieci, a giudicare dalla luce che filtra attraverso i miei occhi chiusi. Lentamente mi stiracchio, accorgendomi che sono coperto da un lenzuolo che non ricordavo di avere alzato. Apro gli occhi e mi accorgo che Near accanto a me è già sveglio, a pancia in su sul suo lato di letto. Appena si accorge che sono già sveglio si gira venendomi vicino.
«Buongiorno, Mello»
«Buongiorno..dormito bene?» Gli rispondo fra uno sbadiglio e l'altro.
Ricevo in risposta solo un sorriso malizioso e un verso che dovrebbe essere un assenso, mentre mi si avvicina baciandomi sulle labbra, ricambiato. In pochi secondi è già sopra di me e ha intezione di approfondire quel bacio, ma divertito gli alzo il viso.
«Dai.. siamo appena svegli!» Gli dico ridendo. «Che ne dici di farci prima una doccia calda?»
«E va bene...»
Risponde decisamente convinto dalla prospettiva, mentre si alza, ancora scarmigliato, dal mio corpo.
Scende dal letto, si toglie i pantaloni e raggiunge il bagno. Resto qualche secondo a guardare il suo corpo seminudo sparire dietro la porta che lascia aperta.
«Mello, per colazione c'è la torta di mele di ieri... ti và?» Mi chiede la sua voce dal bagno.
Nel frattempo mi decido a scendere anche io dal nostro letto.
«Ma io veramente volevo della cioccolata...» Non finisco neanche di parlare che lo sento sbuffare dal bagno, prima di aprire l'acqua della doccia.
«É inutile che sbuffi, sai?»
Insomma, veramente:
Mi lamento mai del salotto che sembra il set di Guerre Stellari con tutti quei robot in giro?
«Tu dici?» Mi risponde in tono provocatorio.
«Ora te la faccio vedere io, piccolo-» Gli rispondo divertito e lo raggiungo sotto la doccia.
«No dai Mello! ...E spostati!» Ride.


La mia felicità sono quei tre centimetri in più di Near;

É svegliarmi e poter dire di avere una casa;

É l'odore di terra bagnata quando piove;

É quell'assurda mensola di robot in salotto;

É quella risata cristallina;




La mia felicità è dormirti accanto, svegliarmi, e trovare il tuo viso a due dita dal mio.
Non chiedo altro, perchè non mi serve.



















~~
SSalve! In questi giorni ho uno strano estro creativo e pubblico quasi ogni giorno, mi dispiace! Questo è il mio nuovo scempio, forse ci ho dato un pò troppo dentro con le sdolcinatezze e ho davvero paura che Mello mi appaia in sogno per rivendicare il suo carattere O_O! Però ho un alibi plausibile: Contando che si tratta di una AU non possiamo sapere con precisione come si comporterebbe Mello in una situazione del genere; E poi si sà, l'amorr cambia le persone u.u! No, dai seriamente c'è da dire anche che entrambi sono di 21 e 23 anni e non sono più i ragazzini che conoscevamo, quindi il cambio di carattere ci sta... Insomma, non so, a voi il giudizio! Se sembrano troppo una vecchia coppia di sposi non esitate a farmelo notare!
Ringrazio di cuore chi mi segue e recensisce, a presto! :]







  
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