Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |      
Autore: ayumi_L    28/07/2010    12 recensioni
Il giorno prima di natale in una freddissima Mosca, Yuri, incontrerà una persona. Gli cambierà la vita dicendogli che è l'anniversario della morte di sua madre.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1

GRAZIE A TUTTI PER I SUGGERIMENTI HO CAMBIATO ALCUNE COSE TRA CUI LA DATA DEL NATALE CHE HO SCOPERTO CHE IN RUSSIA E’ IL 7 GENNAIO.

SPERO CHE LA LEGGERETE IN TANTI.

INTANTO GRAZIE A:

SARUWATARI_ASUKA CHE MI HA RECENSITA E MI HA DATO TANTI CONSIGLI

TICO_SARAH SENZA DI LEI NON L’AVREI MAI PUBBLICATA

NEAR6 CHE MI AGGIORNATO SULLA DATA DEL NATALE

KAIFAN 91 CHE MI HA RECENSITO DANDOMI OTTIMI CONSIGLI

ALLA PROSSIMA!!!!!!!!!!

 

 

 

Capitolo 1

L’incontro

 

 

Yuri camminava lento per le strade di Mosca senza una meta ben precisa senza qualcuno che lo aspettasse in qualche posto, niente lui non aveva niente.

Era tornato in Russia dopo essersi ripreso dal coma , aver salutato i suoi quasi amici nipponici, ed essersi congratulato con Takao per la sua vittoria molto meritata.

Quel giorno era il 6 Gennaio, la gente era in fibrillazione per finire gli acquisti per amici parenti fidanzati e mariti, in Russia si festeggia il 7 gennaio. A lui nessuno aveva mai fatto un regalo di nessun genere, né per il compleanno né per Natale niente di niente, in fondo che si aspettava lui, non aveva mai avuto una famiglia e mai l’avrebbe avuta. Il presidente Daitenji quando era ancora minorenne aveva cercato di fare di tutto per farlo adottare ma niente, ogni famiglia trovava una scusa diversa: una volta era troppo grande, una volta era prepotente una volta volevano addirittura una femmina e un’altra volta, l’unica che veramente l’aveva colpito era stato quando gli avevano detto in faccia che aveva subito talmente tanti traumi che non volevano un figlio disagiato  con problemi, come se fosse colpa sua.

I suoi compagni erano sparsi per la Russia, chi a casa della sua fidanzata, chi aveva trovato parenti lontani e l’unico con cui avesse un po’ di rapporto ovvero Kei era tornato in Giappone, ormai lui con la Russia aveva poco da spartire; e dunque lui era solo; con Kei si sentivano ogni tanto, Sergay lo aveva pure invitato a trascorrere il Natale con lui e la sua fidanzata incinta al 5 mese, ma lui aveva gentilmente rifiutato usando come scusa che qualcun altro l’aveva già invitato, ma chi? Chi poteva già averlo invitato? Sergay gli aveva creduto ma più che altro per non assillarlo. Mentre lui era immerso nei suoi pensieri e si stringeva su se stesso per il freddo, non potendo permettersi vestiti pesanti,una donna lo urtò facendolo cadere:

-mi scusi - lo bofonchiò cosi piano e così privo di verità che Yuri no ci fece neanche caso.

Rimase a terra seduto sulla neve che perse la cognizione del tempo finche prese una decisione, avrebbe dato una svolta alla sua vita. Non si può vivere una vita vuota nulla e senza nessun obiettivo; si sarebbe ucciso tanto nessuno si sarebbe accorto della sua mancanza. Iniziò ad avvicinarsi al parapetto del ponte. Stava per saltare. Un altro secondo e sarebbe tutto finito, ma d’improvviso sentì qualcuno che lo afferrava –no non lo faccia la prego è così giovane e ha tutta la vita davanti si fermi- lui si girò e la vide. Era  una donna dal viso giovane e gentile che avrà avuto una ventina d’anni o meno. In quel momento lei lo afferrò con talmente tanta decisione e forza che lui gli cadde sopra. Ora erano entrambi distesi sulla neve. Una sopra l’altra. Improvvisamente la donna arrossì e cosi fece anche Yuri. La gente che passava si fermò a guardarli e ha dire battutine sarcastiche sul fatto che non si fanno i piccioni per strada.

-Che ne diresti di alzarti?-gli chiese la ragazza-pesi e poi ci stanno guardando male- Yuri lentamente si alzò. In  effetti, era imbarazzato anche lui.

-va tutto bene?-gli chiese la ragazza.

Lui non gli rispose. Che cosa voleva da lui quella donna che gli aveva impedito di metter fine alla propria vita? Provava pietà come gli altri o solo un po’ di buonismo natalizio?

La donna tornò all’attacco

-ma io ti conosco te sei il campione di beyblede Yuri; ma che stavi facendo?volevi mettere fine alla tua vita in maniera così ignobile? C’è  tanta gente che muore e non vorrebbe e tu invece che fai?-

La ragazza sapeva bene chi era, aveva seguito tutte le sue gare in tv, poi quando era caduto in coma, lo aveva assistito, conoscendo bene il medico che lo aveva seguito un neurochirurgo e neurologo di fama internazionale, da vicino andando addirittura in Giappone ma lui non poteva saperlo in quel periodo lui dormiva in un sonno profondo.

-Vieni dai ti offro qualcosa in quel bar -disse lei indicando un bar di là della strada. Lui la seguì lentamente e tra se e se penso- ma che vorrà mai questa donna da me non sono libero neanche di scegliere come morire-.

-Buonasera!- li salutò calorosamente la cameriera –venite è libero questo tavolo- li accompagnò a un tavolo vicino alla finestra e al camino.

-ordina pure quello che vuoi pago io tranquillo-gli disse la ragazza.

Finalmente Yuri parlò -scusa ma tu come ti chiami e chi sei?-

-A scusa se non mi sono ancora presentata-, disse la ragazza –io sono Keira Karenina ho 20 anni-- questa ragazza ha la mia stessa età e ha un nome giapponese e un cognome russo che strano - rifletté Yuri.

La ragazza continuò- ti ha sorpreso il mio nome vero? Io sono di madre giapponese e padre russo, anche se non l’ho mai conosciuto perche se né andato quando ero piccola, comunque sono una tua grande fan, non ché la ragazza che ti assistito quando eri in coma in Giappone, ti parlato tanto, ti ho lavato accudito e portato anche dei fiori, dei gigli bianchi che in giapponese si chiamo proprio Yuri e poi-la ragazza stava per continuare ma Yuri la interruppe - perché te ne sei andata senza presentarti? perché mi hai accudito? ma ora cosa vuoi da me? che cosa ti ha spinto a cercarmi ?- gli urlò con impeto Yuri.

-sai che giorno è oggi?- gli chiese ma non era tanto una domanda quando un’affermazione

-mi hai salvato, accudito e seguito solo per chiedermi che giorno fosse oggi? Ma non essere ridicola e dimmi il vero motivo per cui mi sei venuta a cercare-

-Mi dispiace essere io a dovertelo dire. Oggi è l’anniversario della morte di tua madre-

-Ma casa stai dicendo?!mia madre è morta appena sono nato, è per questo che sono stato messo in quell’orfanotrofio- rabbrividì al solo ricordo –

-mia madre- continuo Keira- aiutò la tua a farti nascere e gli promise che ti avrebbe protetto come avrebbe fatto lei…mia madre me ne parlò solo dopo e così io presi la decisione di rispettare la parola data-fece una pausa lacrime calde gli iniziarono rigare il viso della ragazza- la prima volta che ti ho visto, ho notato subito la somiglianza di voi due, soprattutto gli occhi dello stesso colore ma i capelli sono di tuo padre cosi di un colore fulvo, mia madre aveva una foto di loro due-

Yuri iniziò a riflettere sulla parole della donna;era tutto vero o gli stava mentendo?;poi si ricordò un particolare: una volta in casa aveva trovato una foto che ritraeva una donna con in braccio una bambina, ma non sapendo chi fosse non ci aveva fatto più caso, ma ora che la guardava meglio quella donna assomigliava tantissimo alla bambina ritratta sulla foto.

Quindi era tutto vero.

 Le lacrime, allora, iniziarono a rigare anche il viso di giovane Yuri, lacrime di dolore sempre tenute dentro per non dimostrare la propria debolezza agli altri.

-Posso parlare con tua madre-gli chiese Yuri speranzoso, di poter sapere qualcosa di più sul proprio passato- mi dispiace ma non è possibile se è andata l’anno scorso però-

-però che cosa??- la incitò Yuri- però ti posso dire dove la sua tomba e quella di tuo padre e magari accompagnarti-

a Yuri nacque spontanea la domanda-mio padre com’è morto?-

-è stato ucciso dagli scagnozzi di Vorkov-

Ancora quel nome quel maledettissimo nome! Quel uomo aveva distrutto tutta la sua vita,passata e futura, ma da quanto aveva sentito, per fortuna ormai era in prigione e ci sarebbe rimasto per il resto della sua vita.

-so che questo nome ti fa venire ricordi spiacevoli mi spiace, devi sapere comunque che dopo la morte di tua madre tuo padre ti prese con se, ma i suoi scagnozzi lo obbligarono a mandarti nel suo orfanotrofio, lui di oppose e così fu ucciso e tu rinchiuso nell’orfanotrofio-- devi sapere- continuò lei-che mia madre cercò in tutti i modi di opporsi ma lui la minacciò e lei decise di smettere-- per me—come ti ho detto, avevo solo lei-

Durante tutto il tempo in cui lei aveva parlato lacrime di dolore e amarezza avevano solcato il suo viso e quello di Yuri.

Lei lo guardò con aria dolce- allora che ne dici di ordinare ? A me è venuta fame, mi raccomando non fare complimenti-

Yuri guardò il menù indeciso tra tutte quelle prelibatezze non sapeva proprio scegliere.

-indeciso?-gli disse

Lui assentì con il capo-bene allora decido io per tutti e due-

La cameriera gli si avvicinò- siete pronti per ordinare ragazzo?-

- Si, vorremmo 2 cioccolate con panna e 2 brioche alla crema per favore-

-bene arrivano subito-

Yuri si girò distrattamente a vedere fuori e con sua grande sorpresa notò che aveva ripreso a nevicare –che bella la neve cosi candida e soffice soprattutto cosi pura –disse Yuri

-e già trasmette un senso di pace –disse la donna ma subito dopo Yuri disse-anche sta notte mi toccherà gelare-la ragazza lo guardò con sorpresa –scusa la domanda ma tu dove vivi?--io dove capita una volta va meglio e una peggio ma non ho un posto fisso-

In quel momento arrivò la cameriera con le loro ordinazioni-ecco a voi -disse- sono 4.80           -

-ecco a lei- disse Keira porgendole una banconota da 5 tenga pur il resto -grazie mille-

-Grazie- le disse Yuri –non dovevi-- ma dai non fare il timido per una cioccolata e brioche

- Se ti va dopo, andiamo da tua madre, poi ti potresti fermare da me sono sola, non ho né il fidanzato ne un marito

 

Uscirono dal locale-arrivederci, tornate a trovarci presto- li salutò la cameriera—arrivederci – la salutarono Yuri e Keira.           .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: ayumi_L