[Tessa, io ti
dovevo una Kyoya/Tamaki, donna. La avrai. Per ora ti ritrovi
una Neko/Renge, per di più raccolta, perché nel
profilo dici che ti piacciono
insieme e anche io li approvo molto, soprattutto se
c’è in mezzo Kirimi-chan
XD<3]
Madre vuole che stacchi, però volevo che la donna ricevesse
il primo dei propri
tributi *__* Ahh, Nekozawa-senpai e la fan girl sono una coppia che
potrebbe
non stancarmi mai! XDXD Il perché e il percome di questa
cosa nel prossimo
capitolo, per ora mi andava solo di parlare della bambina che tanto mi
piace
*^*
Buona lettura!
She
is a Princess.
—Ieri
mio fratello ha portato a casa una ragazza.
Una ragazza strana – scattava a gridare
all’improvviso, tanto da fare quasi
paura, parlava a macchinetta, esordiva di tanto in tanto con strani
discorsi e
altro, però... mio fratello l’ha portata a
casa—.
Renge saltava da
un lato all’altro della stanza
lanciando gridolini di gioia e sorpresa; talvolta cercava la
proprietaria della
stanza voltandosi facendo perno sui piedi, come una bambina che si
diverte a
far sollevare la gonna da principessa. Chiedeva mentre tornava a
guardare con aria
sognante l’oggetto della domanda, poi spostava il proprio
interesse su qualcosa
d’altro.
Rideva portando la mano davanti alla bocca, rideva forte e nonostante
tutto
ispirava la simpatia della bambina. Scoprendo la collezione di libri di
favole,
romanzi, manga che narravano le vite e le gesta di principi e
cavalieri, l’ospite
si era dimostrata sorpresa.
«Oh, Kirimi-chan, sei appassionata di fantasy? –
Uh, questa serie la seguivo
pure io! – Il protagonista di questo libro è stato
il mio primo amore, sai? –
Ahh, questo era palesemente innamorato dello scudiere, ricordi
l’episodio dell’incontro
col drago di ghiaccio? – Questo l’ho proprio
odiato... Trattare così una donna!»
indicava uno dopo l’altro i titoli senza seguire un ordine
ben preciso.
Più che affascinata dal suono della propria voce come si
sarebbe potuto
pensare, sembrava più eccitata all’idea di poter
avere uno scambio di opinioni
con qualcuno che avesse le sue stesse conoscenze e magari interessi.
Una
particolare luce di speranza nei suoi occhi fece sorridere la bimba, la
quale
si riscosse nel voltarsi e scoprire il fratello alla porta.
«Hai finito di spaventare Kirimi-chan?»
domandò Umehito all’improvviso, facendo
sobbalzare la manager in visita.
«Nekozawa-senpai!» esclamò la ragazza
prendendo dalla borsa (quando mai aveva
avuto appresso una borsa?) le custodie di alcuni dvd e una torcia:
«La luce del
televisore ti dà fastidio oppure ci facciamo compagnia con
qualcuno di questi?»
Nel domandare
chinò il capo, e l’imbarazzo venne presto
allontanato con un sorriso mentre mostrava i titoli:
«Ne?»
—È una
ragazza strana che parla di relazioni fra uomini e videogames,
però nel momento
in cui, torcia alla mano, si preparava a entrare nella camera di mio
fratello... per i gesti e le espressioni mi è sembrata una vera principessa—.