Anime & Manga > Tengen Toppa Gurren Lagann
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Autore: Rota    30/07/2010    2 recensioni
Tre flash per spiegare l’evolversi del rapporto tra questi due beoti (L)(L)
Ghignava in maniera ferina, scoprendo i denti aguzzi al di sotto delle labbra sottili.
Era un riso pieno di scherno – di superiorità arrogante e per nulla pietosa – quello che normalmente la Bestia elargiva a chi gli rivolgeva la parola o il semplice sguardo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Simon, Viral
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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step by step Fandom: Tengen Toppa Gurren Lagann
Pair: ViralSimon
Prompt: Istinto bestiale
Note: Tre flash per spiegare l’evolversi del rapporto tra questi due beoti <3<3
Qui si parla di Viral e Simon della prima serie, non della seconda. Quindi, Viral è molto più animalesco e molto più “selvaggio”, ancora convinto dell’effettiva superiorità della propria razza. Qui è evidente la presenza di Kamina, o almeno della sua ombra. Perché inizialmente era più KaminaViral che ViralSimon ù.ù
Godetevela, non ho altro da dirvi <3<3




First Step


Ghignava in maniera ferina, scoprendo i denti aguzzi al di sotto delle labbra sottili.
Era un riso pieno di scherno – di superiorità arrogante e per nulla pietosa – quello che normalmente la Bestia elargiva a chi gli rivolgeva la parola o il semplice sguardo.
Lui era uno Sterminatore, non un soldato qualsiasi. Era uno di quelli che godeva nel sentire sulla propria pelle il sangue zampillare dalle gole recise, uno di quelli che apriva i ventri e ballava con piedi ebbri di gioia macabra sui cadaveri lasciati a terra a marcire, concime nutriente per i vermi.
Uno che doveva rendere conto solo del numero di teste che faceva rotolare a terra nella polvere, lontano da corpi mozzati.
E sotto quello strato di istinto bestiale – così radicato, così vistoso – vi stava la più naturale delle passioni che un essere nato con un’arma in mano e vissuto per quell'arma potesse provare: l’orgoglio. Quello stesso orgoglio che era stato così ferito nel momento in cui proprio uno di quei vermi aveva osato alzare la testa per guardarlo negli occhi e sfidare le sue capacità, detentore di una verità forte almeno quanto la sua.
Ed erano stati affondi, erano stati gesti veloci e rabbiosi, erano state parole violente e intenzioni ancora più turpi. Uno, due, tre volte – in una battaglia tra due anime che non aveva mai avuto fine.
Allora, come non provare pietà per il puro sgomento che si era dipinto sul volto di Viral quando la meta era caduta – e non per merito suo, non per volontà sua – e si era eretto in piedi il brillante destino di un nuovo Eroe.
Non il primo, ma il secondo.
Non Kamina, ma un altro. Senza che la vendetta potesse essere compiuta.

Contro chi rivolgerai, Bestia, la tua rabbia senza pari, ora che l’unico che poteva placarti si è mescolato alla sabbia, compagno indebito di mille scheletri senza nome?
Chini semplicemente la testa, vinto un’ultima volta – pieno della fastidiosa e irritante luce di una nuova verità. Una verità chiamata Simon.





Fandom: Tengen Toppa Gurren Lagann
Pair: ViralSimon
Prompt: Rivalità
Note: Tre flash per spiegare l’evolversi del rapporto tra questi due beoti <3<3
Nel pieno della lotta contro gli anti- Spiral, dove il fun service si spreca, per me XD
 



Second Step


Ghignava in maniera ferina, scoprendo i denti aguzzi al di sotto delle labbra sottili.
Ed era carico di strafottenza, di non troppo velata arroganza il suo sguardo – quello sguardo che ora più che mai stava rivolgendo direttamente a Simon, Primo Pilota del Gurren Lagann.
Non che non si ricordasse chi avesse di fronte, ovvero l’uomo – il verme, la feccia – che aveva sconfitto il suo immortale e amatissimo re. Non che si dimenticasse, per qualche caso fortuito della vita, quale fosse il suo posto in quel luogo, quale il suo ruolo – quello di un emarginato, quello di chi, in una macchia totalmente bianca, spicca per il suo nero cupo.
Eppure, nonostante fosse una delle più dolorose parti del suo passato e del suo presente, quell’uomo non poteva fare altro che guardarlo così, in maniera tale da farlo ribollire fin dentro le viscere.
Come la coscienza che puntella un’anima fin troppo opulenta.
Si compiaceva, tantissimo, quando Simon ricambiava il suo sguardo, acceso nell’orgoglio almeno quando lui. Sorridente come il degno idiota che era.
Lui era l’eroe, lui era la meta alla quale tutti guardavano con tanto di speranza nel petto.
Anche nel cadere, avrebbe trovato mani pronte a sorreggerlo – perché può cadere un uomo, ma non l’idea che a esso si accompagna. Sarebbe la sconfitta più grande e definitiva.
Viral, ormai, aveva rinunciato ad ogni traguardo personale. Eccetto uno, eccetto quello che ancora lo faceva ghignare, dandogli la possibilità di infierire ancora e ancora su un solo, singolo uomo.

E se il senso di rivalità che ostenti alzerà per sempre quella congrega di disperati, capitanati da un folle pazzo e privo di senno, allora rimarrai per sempre l’eterno – sconfitto – rivale di Simon, relegandoti così il privilegiato posto in ombra di quel piccolo e magnifico Grande.
Aspettando, magari, che la luce si spenga. E tutto si conformi all’oscurità di cui fai tristemente parte.





Fandom: Tengen Toppa Gurren Lagann
Pair: ViralSimon
Prompt: Calda Mortalità
Note: Tre flash per spiegare l’evolversi del rapporto tra questi due beoti <3<3
L'ultimo capitolo della raccolta, dove Simon sta per concludere la propria esistenza e quindi lasciando, inevitabilmente, Viral solo.




Third Step


Ghignava in maniera ferina, scoprendo i denti aguzzi al di sotto delle labbra sottili.
Quel tratto tipico della sua persona non sarebbe cambiato, neanche il passare di mille e mille anni ancora – figurarsi quando di anni erano passati solamente quaranta.
Ghignava, la Bestia, allontanando così ogni altra emozione.
Ghignava di fronte al vecchio umano, a quell’uomo pieno di rughe e pezzi di pelle morta. Tra le pieghe del viso pareva intendersi un sorriso stanco, come quello del Sole durante il tramonto.
Caldo, nonostante tutto, nonostante fosse come una candela che consuma l’ultima cera del proprio lungo corpo.
La sua missione era conclusa, c’era solamente il presente da costruire – e lui non era altro che una formica in un immenso e infinito formicaio.
Come Eroe apparteneva al passato, come Uomo era pressoché inutile ora che le sue braccia non sopportavano neanche il peso di una trave di ferro – figurarsi fare altro.
Eppure, era caldo – Viral lo sentiva distintamente, nascosto dietro la sua strafottenza immortale.
A differenza di tutti, lui avrebbe vissuto per sempre, portandosi dietro il peso di un passato sempre di lontano – il peso di quegli occhi che, seppur stanchi e provati, lo fissavano senza accennare al minimo cedimento.
Ghiaccio fisso contro un fuoco che si dimenava al vento.
Alla fine, probabilmente, la Bestia avrebbe preferito davvero mescolarsi con la stessa polvere degli Uomini piuttosto che vivere e ricordare il calore che non gli era concesso neppure di bramare.
Impotente e immobile, si sarebbe protratto nel tempo come fanno le pietre scure.

Mai dimenticherai quegli occhi su di te, Viral. Mai dimenticherai il timbro di quella voce dolce e decisa, mai dimenticherai il nome dell’unico, vero Eroe che tu abbia mai visto.
Passo dopo passo, questa è l’unica vera verità che la tua coscienza può accettare.
   
 
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