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Autore: Akira_Kiyosawa    31/07/2010    1 recensioni
“Il destino ci voleva separati sin dall’inizio. Avremmo dovuto capirlo…”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AUGURI NEE-CHANNNN!!!!!!! *__*

Questa è un piccola one-shot shonen-ai per te…

Volevo farla più allegra ma mi è uscita così….*fa cerchietti a terra*

So che non è un granché, ma spero che ti piaccia almeno un pochino! ^^

 

 

Destino

 

“Il destino ci voleva separati sin dall’inizio. Avremmo dovuto capirlo…”

Una lacrima.

Non l’avrebbe notata se non fosse stato per la strana sfumatura che aveva assunto la sillaba ‘ra’ della parola ‘separati’.

Rilegge un’altra volta. Forse non lo aveva fatto bene.

“Il destino ci voleva separati sin dall’inizio. Avremmo dovuto capirlo…”

Non era possibile.

Non riesce ad alzare gli occhi da quel pezzo di carta. La mano trema.

Un’infinità di pensieri riempiono improvvisamente la sua mente. Cade in ginocchio in balia di questi, lo sguardo sofferente…


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- E tu chi sei? –

Alzi lo sguardo, un po’ spaesato.

Terribile.

Indietreggio di qualche passo, sconvolto.

Tu ti alzi, chini il capo in segno di rispetto e mentre tieni la mano sul petto affermi di essere al mio completo servizio.

Io mi avvicino lentamente, gli occhi sgranati mentre avvolgo il tuo viso con le mie mani.

Devo…

Devo rivedere quello sguardo.

Solo in quel momento mi resi conto dell’immensità che si celava al suo interno. Erano gli occhi di un ‘uomo’. Impossibile per un bambino avere uno sguardo simile. Cos’aveva passato per arrivare a tale punto?

Non era, comunque, lo sguardo di chi poteva solo piangere. Era sicuro che sarebbe stato capace di ridere di gusto fino ad essere costretto a fermarsi per riprendere fiato. Sapeva che poteva farlo. In quegli occhi non avrebbe più visto la confusione, il dolore, la disperazione, che invece notava.

Sorrido.

- Ora sei qui. Ti prometto che non dovrai più piangere –

Lui mi guarda sorpreso ed, incapace di ribattere alcunché, inizia a chinare nuovamente il capo.

Scuoto la testa deciso, portando i suoi occhi a guardarmi.

- Siamo amici –

- …Ma… -

- Osi forse contraddire il tuo padrone? Ahah  –   dico scherzando    – Forza! –

Gli prendo la mano e lo tiro. – Ti porto in un posto! – dico felice mentre le prime stelle si facevano strada nel manto nero del cielo.


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Apro gli occhi.

Vedo tutto sfuocato ed ho ancora sonno.

- M...ma che? –

Vedo qualcuno nel letto accanto a me. Chiudo e riapro gli occhi, cercando di focalizzare meglio.

Mi rilasso ed accarezzo con la mano i suoi capelli.

‘Dev’essere di nuovo entrato di nascosto…’ penso sorridendo.

Poi si muove ed apre gli occhi anche lui. Sembra confuso.

- Mhh… - sgrana gli occhi non appena si rende conto – Chiedo scusa! – urla, muovendosi per scendere dal letto.

Lo blocco prendendo la sua mano.

- Non ti preoccupare, va tutto bene – sorrido

- I…io…ecco….avevo visto che non eri ancora sveglio….-  Arrossisce vistosamente   - e…ed allora insomma, non volevo farlo…io…dormivi così bene…e… -

- Mi hai guardato dormire? – chiedo divertito e stupito insieme.

Le mani erano ancora intrecciate.

- N…no! – si fa ancora più rosso ed abbassa lo sguardo  - A…allora, andiamo? – chiede per cambiare discorso.

- Certo che andiamo. Ti porto tutti i giorni da quando eravamo piccoli, no? –

Annuisce.

- Ascolta…. – mi dice triste.

- Dimmi… -

Mi sento agitato. Cos’è quell’espressione?

- I…io non penso che…insomma…tu possa ancora continuare in questo modo…a vedermi ed a trascorrere del tempo con me intendo…Lo sai, tuo padre… -

Lo blocco.

Non voglio più ascoltare quelle parole. Non ce la faccio.

- Ascoltami bene… - dico stringendo la mano attorno alla sua  - Guardami negli occhi – ordino.

Lui lo fa, titubante.

- …Io sono felice solo quando sono con te, capito? Non m’importa nulla di quello che pensa lui! Io voglio solo te! Davvero! Ti prego, non dire più cose del genere… - chiedo disperato e deciso insieme.

- I…io penso solo al tuo bene…al tuo futuro…devi ascoltare ciò che dice tuo p… -

Elimino la distanza tra noi due e faccio aderire le mie labbra alle sue, interrompendolo. Lui è sorpreso ma non reagisce, non si discosta…

Mi allontano appena per parlare.

- Tu sei il mio futuro… -  dico, prima di tirarlo in un abbraccio  - Io…ti amo…ti amo. Non so che farei se mi abbandonassi… -  confesso stringendolo a me.

Lui non risponde. Si limita ad appoggiare la testa sulla mia spalla, piangendo e singhiozzando silenziosamente.

Quella mattina non arrivammo al luogo stabilito al solito orario…


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C’è vento.

Non so dire se piacevole o meno.

Guardo la distesa infinita davanti ai miei occhi. Pungevano ed avevo un groppo alla gola.

Deglutisco cercando di eliminare queste spiacevoli sensazioni.

Perché ero tornato lì?

Non avrei dovuto farlo. Ora era tutto più difficile.

Ma non potevo…non potevo andarmene senza…senza vedere ancora una volta questo luogo.

Lascio cadere le lacrime. Inutile ormai trattenerle.

Sento un dolore insopportabile squarciarmi il petto.

Tremo.

Cado in ginocchio.

Non riesco a riprendermi.

Bè…di tempo ne avevo…

Sento rumori di passi ma prima che possa voltarmi due braccia mi stringono da dietro.

Tremo ancora di più. Com’era possibile?

Rimaniamo in silenzio, uno ad ascoltare il respiro dell’altro.

Il suono più bello che ci potesse essere. Il suono che testimoniava il suo essere vivo.

- Piangi? – domanda, la testa appoggiata sulla mia spalla.

Scuoto la testa con forza.

Parlando, mi sarei tradito da solo.

Mi stringe forte.

- Ti prego…dimmi…che non sei un sogno… - mi sussurra.

Cosa significava?

- Pensavo…di averti perso…di arrivare tardi…di n…non vederti mai più…I…io stavo per impazzire. Ero semplicemente terrorizzato…P…perfavore…Ti sto pregando…non fare mai più una cosa del genere… -

Tremava anche lui.

Sembrava sul punto di piangere.

- I…io… - non potevo cedere.

Non potevo!

- Adesso…devo andare –  sussurro.

- Sapevo di trovarti qui. Sei venuto nel nostro posto…lo sapevo… - dice ignorandomi

Perché?

Perché doveva venire?

- Il nostro amore è troppo forte… - continua – Sentivo…riuscivo a percepire un’ansia, una preoccupazione. Per questo mi sono svegliato nel cuore della notte…Ero angosciato…e…l’ho visto…il foglio… -

Si ferma. Non riesce a continuare.

- Quello che ho scritto è vero…non possiamo…Non capisci che è tutto inutile? Saranno sempre contro di noi…contro di te! Non lo posso accettare… - dico, deciso – Incontrerai qualcun altro e… -

Adesso ero io a non poter continuare. Era terribile immaginarlo assieme ad un’altra persona.

Mi volta con forza verso di lui, costringendomi a guardarlo negli occhi.

Eravamo entrambi in ginocchio, le mani di lui sulle mie spalle, occhi negli occhi.

- Cosa dici? – mi chiede. Sembra indignato. – Tu sei l’unico ed il solo! Non potrei mai amare qualcun altro…preferirei morire! Ti amo…ti amo…non posso lasciarti andare via da me… - dice poggiando le mani sul mio volto rigato di lacrime.

- Tu mi ami…? – chiede improvvisamente insicuro.

Annuisco con forza.

Le lacrime non riescono a fermarsi.

Mi alza il viso e tocca le mie labbra con le sue in un dolce bacio.

Lo abbraccio.

Avevo ceduto alla fine…

Dopo quella che sembrò un’eternità si stacca appena, guardandomi intensamente.

- Conosci il motivo per il quale siamo ancora qui? A subire mio padre? –

Lo guardo interrogativo.

- Per questo… - si guarda attorno  - Se ce ne fossimo andati avremmo dovuto abbandonarlo…Il luogo che racchiude tutti i nostri ricordi…. –

Lo guardo.

Come potevo non amare follemente questa persona?

- Ma ora…ora che capisco cosa stavo perdendo…- scuote la testa e si alza in piedi, tirando su anche me. – Andiamo! –  dice sorridendo

Lo stesso sorriso che aveva quando ci eravamo incontrati per la prima volta…

Un sorriso, dolce, rassicurante, gentile…

Annuisco. Prende lo zaino che ho sulle spalle.

- Andiamo via…Creeremo nuovi ricordi insieme! – dice prima di baciarmi di nuovo.

Camminiamo per un po’; ora entrambi abbiamo il volto rigato di lacrime, mentre proviamo a fissare nella mente il profumo di quel luogo…

Mano nella mano andiamo…

Io e te…

Verso un futuro ignoto, tagliando tutti i legami con il passato…

Ma nulla potrà fermarci…Siamo insieme…

E questo basta…

  
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