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Autore: Kahlan Amnell    01/08/2010    1 recensioni
una piccola one-shot nata dalla mia mente su questo fantastico videogioco...
La nascita di un nuovo assassino...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adorava scalare ogni superficie, in qualunque modo. Ormai lo praticava da anni, quasi come fosse uno stile di vita. Qualunque edificio era come il più piccolo gradino, ormai non faceva più tanta differenza.
Stava correndo su un tetto quando all’improvviso un ombra si calò dall’alto, per poi posarsi, con una capriola, a terra.
La figura che le era appena passata sulla testa e che le era atterrata, se così si può dire, davanti, era un giovane ragazzo, per quanto poteva capire visto che il viso era quasi totalmente coperto da un cappuccio.
Aveva una strana divisa indosso. Pensandoci le venne in mente quel racconto che le aveva fatto il nonno tempo addietro.

Devi sapere, Elizabeth, che un tempo esistevano gli Assassini il cui credo era:
1. Trattenere la lama dalla carne degli innocenti.
2. Nascondersi alla vista.
3. Mai compromettere la confraternita.

Queste persone fanno parte di una setta che combatte per la pace, eliminando, qualora c’è ne fosse il bisogno, le autorità che non meritano di esserlo.
Un’altra setta è quella dell’Ordine dei Templari, di questa setta fanno parte alcune guardie con abilità del tutto diverse dalle altre. Svolgono i compiti più importanti commissionati dal Signore del Regno e non devono sottostare alle regole delle autorità...




Quel ragazzo aveva qualcosa che le aveva fatto ricordare quella storia, ma non riusciva a ricordarsi cosa. Non le importava, il ragazzo stava correndo via e lei, curiosa, doveva inseguirlo, quindi iniziò a correre.
Dopo pochi metri era già arrivata al primo salto da un tetto all’altro. Proseguì sui tetti per un po’, ma poi dovette scendere ed utilizzare ogni appiglio utile per seguirlo, cercando di non farsi notare.
L’inseguimento durò abbastanza, ma quando vide dove erano arrivati si stupì completamente.
Era rimasta veramente a bocca aperta, non se lo aspettava per nulla.
Era andato nella sua abitazione.
Ancora stupita, entrò in casa. Si diresse immediatamente verso lo studio del padre e rimase ad origliare fuori dalla porta.

- si, credo proprio che non manca molto – parlò il padre
- ne è sicuro signore? – chiese un ragazzo
- Certo! Ha delle buone capacità…
- Va bene signore. – più persone risposero.
- Anzi, sai che vi dico? La mando a chiamare subito… - chi mandava a chiamare? Cavolo stva per uscire, doveva spostarsi velocemente.

Sentì dei passi, presumibilemente quelli del padre, avvicinarsi alla porta, così, senza pensarci due volte, corse via nella sua stanza.
Dopo pochi minuti una cameriera entrò in camera sua.
- signorina, suo padre mi ha mandata a chiamarla, l’aspetta nel suo studio.
- Va bene Marie, grazie

Elizabeth si alzò dalla sedia sulla quale era seduta e si diresse velocemente nello studio del padre. Che quella di cui stavano parlando fosse lei?
- vieni pure figliola
Elizabeth entrò e si ritrovò davanti al padre e altre persone, una decina più o meno, tra donne e uomini. Erano vestiti tutti in modi simili, c’era anche il ragazzo del tetto…
- Cosa volevi dirmi?
- Per caso ti ricordi di quei racconti che faceva tuo nonno? Quelli sugli assassini, sui templari…
- Certo, mi hanno sempre affascinata. Perchè?

Quella storia stava diventando sempre più insensata, non ci stava capendo più nulla.
- Penserai sicuramente che quelle sette siano esistite solo nel passato, invece, ci sono tutt’ora, ora nel X!X esistono ancora, così come esisteranno nei secoli a venire. Ebbene si, tu figlia mia, sei davanti ad una parte della confraternita.

L’uomo lasciò la frase in sospeso e la figlia a bocca aperta. Per lei ricevere quelle informazioni così, con leggerezza, non era stato il top del top. Non le rimaneva che assimilarle…
- Quindi? Perché me lo stai dicendo? – chiese poi, curiosa
- La confraternita avrà un nuovo membro, sempre se tu vorrai…

Ok, ora era veramente rimasta di sasso…lei, se voleva poteva entrare a fare parte di una grande confraternita…non ci poteva credere.
Lentamente guardò negli occhi ogni persona presente nella stanza, ognuno sembrava con il fiato sospeso, tutti, tranne il padre che già aveva capito la sua risposta.
L’uomo fece un ghigno soddisfatto e senza aspettare la risposta di Elizabeth andò verso ad un baule e prese un’armatura, se così si può chiamare…prese l’unica cosa che faceva assomigliare ogni individuo presente nella stanza.
Era un indumento femminile, certo, ma con tutti gli appositi spazi in cui nascondere ogni tipo di arma, sempre nel limite del possibile.
Glielo porse sorridendo. Poi sussurrò: ‘nulla è reale, tutto è lecito’ . Elizabeth parlò mentre lo teneva in mano.

- Certo!

Tutti finalmente seppero la sua risposta.

La ragazza entrò in una stanza nascosta per indossare l’abito. Quando rientrò nello studio tutti la guardarono sorridendo, poi, insieme dissero…

Nulla è reale, tutto è lecito


Era nata una nuova Assassina.

   
 
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