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Autore: heartgranade    02/08/2010    6 recensioni
La prima ora del primo giorno di scuola passò velocemente. Ora Gerard doveva affrontare un problema grosso: la nuova classe. Già, il preside decise che quest'anno toccava al professor Way. Chissà come sono i ragazzi, spero non casinisti come quelli della 4F.. Perso nelle fantasticazioni di come avrebbero potuto essere i nuovi studenti, venne improvvisamente "svegliato" da una strana sensazione. Alzò gli occhi e vide che circa quindici ragazze lo stavano letteralmente mangiando con gli occhi. Beh, Mister Way era noto per essere un.. gran bel ragazzo. Era giovane, molto bello, aveva quel suo nasino all'insù che lo rendeva semplicemente adorabile, aveva un sorriso che poteva seriamente farti girare la testa, ma soprattutto aveva due occhi maledettamente perfetti. Erano così verdi, così limpidi, sinceri, emozionanti, ti lasciavano lì, senza dire una parola, a fissarli. Solitamente passavi per babbeo, perchè cadere negli occhi di Gerard significava rimanere davanti a lui con la bocca spalancata e gli occhi increduli per dei buoni minuti.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer. Gee&Frankie non mi appartengono (per loro fortuna), è tutto frutto della mia mente malata, non scrivo per soldi e blablabla.

 

 

 

 

"Guarda Paul, si fa così." allungò la mano verso il ragazzo aspettando che questo gli desse il pennello. Quando lo prese lo intinse nella tavolozza dell'azzurro, Gerard voleva far vedere al ragazzo come fare una decente sfumatura per il mare. Intinse poi il pennello nelle tavolozze delle varie sfumature del blu, finendo di dipingere. Lo studente sembrò rapito da ogni gesto che il suo professore d'arte compieva, ma d'altronde lui era un professionista. Paul sapeva che il professor Way aveva studiato all'accademia delle belle arti a New York, ma poi non ebbe fortuna nella carriera e dovette tornare nella sua cittadina, Newark. "Ecco, Paul. Adesso prendi una nuova tela e prova a farlo da solo." Lo studente si alzò, andò a prendere la tavoletta e tornò al posto. Gerard lo guardava, cercando di non farsi vedere. Dopo mezz'oretta tornò da lui, e con un largo sorriso fece i suoi complimenti al ragazzo. Driiiiiiiiiiiiiiin. 

La prima ora del primo giorno di scuola passò velocemente. Ora Gerard doveva affrontare un problema grosso: la nuova classe. Già, il preside decise che quest'anno toccava al professor Way. Chissà come sono i ragazzi, spero non casinisti come quelli della 4°F.. Perso nelle fantasticazioni di come avrebbero potuto essere i nuovi studenti, venne improvvisamente "svegliato" da una strana sensazione. Alzò gli occhi e vide che circa quindici ragazze lo stavano letteralmente mangiando con gli occhi. Beh, Mister Way era noto per essere un.. gran bel ragazzo. Era giovane, molto bello, aveva quel suo nasino all'insù che lo rendeva semplicemente adorabile, aveva un sorriso che poteva seriamente farti girare la testa, ma soprattutto aveva due occhi maledettamente perfetti. Erano così verdi, così limpidi, sinceri, emozionanti, ti lasciavano lì, senza dire una parola, a fissarli. Solitamente passavi per babbeo, perchè cadere negli occhi di Gerard significava rimanere davanti a lui con la bocca spalancata e gli occhi increduli per dei buoni minuti. Gerard fece un sorriso forzato ma comunque stupendo. Un po' in imbarazzo, iniziò a parlare. "s-su ragazze.. prendete posto.." Queste quasi si stavano per prendere a pugni per avere i posti in prima fila, così, imbarazzato ma sotto sotto lusingato mise fine a quella "lite". Le ragazze si sedettero, cinque erano particolarmente felici, avrebbero potuto ammirare il loro già amato professore dalle migliori postazioni. Questo prese il registro e iniziò a fare l'appello. "Angels Marie" "presente" "Armstrong Claire" "presente" "Ballato Lyn Z" "presente" "Bryar Brenda" "presente" "Baker Sara" "presente" "Dirnt Michelle" "presente" "Foxy Claudia" "presente" "Gates Samantha" "presente" "Grentor Julie" "presente" si fermò. Lesse il nome tre volte prima di pronunciarlo. "Iero.. Frank?" "si pronuncia ai-year-o.." Gerard cercò la fonte dalla quale veniva la voce. Guardò in giro per la classe, finchè vide un ragazzino in fondo alla classe. L'unico ragazzino. Per qualche buffa ragione si soffermò ad osservarlo. Aveva i capelli scuri, neri avrebbe detto, ma riusciva anche a distinguere del rosso ai lati. Un luccichio proveniente dalla bocca richiamò la sua attenzione: probabilmente aveva un piercing. Non riuscì a vedere bene la faccia, poichè questo stava fissando il banco rosso in viso. "Frank, giusto? Vieni qui davanti, di fianco a Brenda." A malavoglia il ragazzo si alzò e, sempre con lo sguardo basso, si diresse verso il banco in prima fila. Sistemate le cose si sedette, e per la prima volta alzò lo sguardo, incontrando quello del bel professore.

Gerard sarebbe potuto svenire al momento. Guarda che occhi, sembra un cucciolo indifeso. E guarda che labbra, sembrano così... appetitose. Era così perso ad ammirare il suo studente che non si accorse che questo era diventato viola, rosso, blu, giallo, arancione, verde, insomma di tutti i colori. Era terribilmente imbarazzato, perchè il suo prof lo stava guardando in quel modo? Sentì un brivido sulla schiena. "Prof tutto okay?" la voce squillante di Claire riportò Way sulla Terra. "S-s-sì.. scusate, mi ero solo.. imbambolato." E rivolse un ultimo sguardo al suo studente. Durante tutta l'ora non potè fare a meno di non ammirarlo in tutta la sua perfezione, quei capelli, quegli occhi, quelle labbra, e perchè no, quel piercing. Tutto faceva scombussolare il povero stomaco innocente del professore. 

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin.

Quell'odioso ed interminabile suono stabilì che l'ora era finita. Con la tristezza sul volto Gerard uscì dalla classe, armato della sua fidata valigetta-contieni-ogni-cosa-che-mi-passa-per-la-testa-di-portarmi-dietro. Si diresse verso il cortile, con l'intento di fumare. In qualche modo finì anche la terza ora, ed arrivò l'intervallo. Si girò e vide i ragazzi che cominciavano a intasare il cortile, che adesso brillava di mille colori differenti. Guardò in giro sperando di trovarlo, ma, con dispiacere non lo trovò. Triste si diresse all'interno della scuola, optando per andare a concedersi una barretta dietetica alla macchinetta. Non fosse mai andato! Notò un ragazzino piuttosto basso, con i capelli scuri e rossi, delicatamente appoggiato al muro, e sentì una fitta al cuore. Ahia.

Sentendo dei passi Frank girò il volto, e vide con imbarazzo misto a paura ed eccitazione che il suo professore lo stava praticamente spogliando con lo sguardo. Beh, lo aveva capito dal fatto che nei suoi occhi verdi c'era un forte desiderio, lo capiva perchè si stava mordendo il labbro, ora stava succhiudendo gli occhi, ora si stava leccando le labbra. Il piccolo sentì una forte vampata di calore dopo quel suo ultimo gesto così.. sensuale. Si sentì seriamente mancare, le gambe avrebbero ceduto di lì a poco, stava collassando, stava morendo sotto e per quello sguardo. Il panico prese il sopravvento quando notò che piano si stava avvicinando.

Non sapeva cosa stesse facendo, che diamine, le gambe erano partite da sole, il cervello urlava di fermarsi, ma più cercava di farlo, più le gambe automaticamente si muovevano verso quel ragazzo. Quando furono vicini Gerard si accorse di cosa stesse indossando il suo adorabile studente. Era rimasto troppo sul suo faccino. Aveva dei jeans scuri, strappati. Indossava una camicia nera con una cravatta semplicissima, rosso fuoco. La camicia era infilatà metà nei pantaloni e metà era fuori. Ma quella cravatta era lì, in bella vista, e sembrava dicesse "tirami verso di te, non te ne pentirai Gerard!" Senza pensarci prese il polso del ragazzo, camminarono per qualche secondo, poi si fermarono. Gerard tirò fuori dalla tasca una chiave, la infilò nella serratura e aprì la porta. Spinse Frank dentro, entrò anche lui e la chiuse a chiave. Si girò verso il ragazzo, riuscendo a decifrare i suoi sentimenti. Paura. Vergogna. Stupore. Imbarazzo. Eccitazione. Piano si avvicinò, avvicinò il viso al suo orecchio e con voce calda, roca e maledettamente sensuale, bisbigliò alcune parole. "Scusa Sugar, ma non riesco proprio a trattenermi." Gli morse delicatamente il lobo dell'orecchio, dopo di che si allontanò e si ritrovarono di nuovo faccia a faccia. Al che Gerard esaudì il desiderio che prima sembrava che la cravatta dicesse, lo tirò a se e annegarono in un bacio passionale. Un bacio che fece venire una vampata di caldo, brividi, emozioni mai provate ad entrambi gli uomini. La lingua di Gerard batteva su Frank perchè voleva entrare, così senza farselo ripetere la fece passare. Le loro lingue si unirono, ballarono come mai prima, esploravano il palato dell'altro, finivano nella gola dell'altro. Il professore cominciò senza davvero rendersi conto a sbottonare la camicia del suo studente, lasciandola cadere per terra. Per tutta risposta lo studente fece lo stesso con la camicia del prof. I loro petti caldi e pieni d'amore ora combaciavano alla perfezione, sembravano fatti per essere vicini. Quello che a prima vista poteva sembrare un timido ragazzo, magari per il fatto che arrossiva sempre, iniziò a slacciare i pantaloni del più grande, staccandosi dalla sua bocca e iniziando a baciargli il ventre. La stanza era occupata solo dai loro sospiri, dai loro corpi, dal loro amore. 

 

A malavoglia si riallacciarono i pantaloni, si infilarono la maglietta e si guardarono soddisfatti. "beh prof, non me lo sarei mai aspettato.. è proprio un animale!" sia Frank che Gerard scoppiarono in una risata, fermata poi dal fatto che si erano ricordati di essere a scuola. "Beh, io adesso dovrei andare a lezione di storia.. come farò a seguire le imprese di Alessandro Magno non lo so.." guardò Gerard con uno sguardo malizioso. "Mi dispiace, piccolo." gli rispose, accompagnato da un occhiolino. Si diedero un ultimo dolce e passionale bacio e si lasciarono, andando nelle rispettive classi.

Sì, quello sarebbe stato proprio un gran bell'anno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non so da dove è uscita sta roba AHAHAHAHAH

chiedo scusa se ho urtato i vostri poveri occhietti, davvero.

Meglio se evaporo :D

alla prossima! e grazie a chiunque recensirà (se mai avrò una recensione XD

 

Eri.

  
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